Col du Galibier in moto, itinerario in Francia sulle Alpi Cozie

È una delle strade alpine più alte della Francia: ecco il passo che supera quota 2600

Stefano Maria Meconi  | 04 Apr 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti

Incastonato tra le cime innevate e imponenti delle Alpi Francesi, che si elevano maestosamente verso il cielo, si trova il Col du Galibier, una delle strade più celebri e amate della Francia. Questo passo non rappresenta semplicemente una meta ambita dagli entusiasti del ciclismo, ma si erge come un santuario della natura per coloro che desiderano sperimentare la montagna in tutte le sue espressioni. In questo luogo, l’aria fresca si unisce al ruggito dei motori, e il paesaggio si dispiega in un grandioso murale che narra di impegno, vittorie e assoluta libertà. Il percorso verso la cima si avvolge attraverso scenari in continua evoluzione, ad ogni svolta si rivela uno spettacolo unico: cime coperte di neve, prati di un verde brillante e cieli così intensamente azzurri da sembrare quasi surreali. Il Galibier è un inno all’avventura, un appello agli spiriti avventurosi per esplorare i suoi misteri, superare i limiti personali e abbandonare la routine di tutti i giorni per tuffarsi in un’esperienza memorabile.

Col du Galibier in moto. L’itinerario

Mappa

Lasciamo Valloire seguendo la Rue des Grandes Alpes, e immettiamoci sulla D902, che ci permetterà, dai 700 metri del borgo, di arrivare fino ai quasi 2.650 metri del Colle du Galibier; il percorso, di quasi 27 chilometri, presenta una pendenza abbastanza rilevante, che raggiunge nel punto maggiore il 12,1%, e dunque non è un caso se sia i ciclisti che i motociclisti trovino in questo pezzo di Alpi una sorta di splendida “sfida”. Lungo il percorso del Galibier, che supera un dislivello di circa 2.000 metri, è possibile poi soffermarsi per più volte, sia per ammirare il picco del Grande Galibier, e sia per scoprire due interessanti monumenti: quello ad Henri Desgrange, “ideatore” del Tour de France, e quello a Marco Pantani, che con la vittoria sul Galibier, nel 1998, ottenne il trionfo al Tour de France e, dopo il Giro d’Italia, si consacrò come uno dei più grandi nomi di questo sport. Una volta superata la cima del Galibier, la discesa prosegue verso il Col du Lautaret, che si può raggiungere tramite la D1091, che ci permette, una volta oltrepassata anche Le-Monètier-les-Bains, di raggiungere Saint-Chaffrey e Briançon, bella località situata a poca distanza dal confine italiano di Sestriere. Da qui, è possibile rientrare in Italia seguendo il “napoleonico” percorso del Colle del Monginevro.

Cosa vedere lungo il percorso

La zona del Col du Galibier non è solo un invito all’avventura motociclistica, ma riserva anche spunti interessanti per una visita a questo angolo della Francia particolarmente prossimo all’Italia. Vi si arriva infatti da Bardonecchia, percorrendo il Frejus o il Colle della Scala.  Il punto di partenza per il valico è la piccola località di Valloire, 1300 abitanti per un territorio che passa da 700 a 3500 metri inglobando tutto il comprensorio sciistico di Valmeinier. Prima ancora di arrivarci, si passa per Saint Jean de Maurienne (San Giovanni di Moriana), dove si può visitare la magnifica cattedrale romanica dell’XI secolo. Questo comune dista meno dall’italiana Torino (137 km) che dalla francese Lione (174 km), e ha avuto un ruolo importante per le discussioni politiche seguite alla Prima guerra mondiale.

Sul lato opposto del valico, merita infine una visita il Jardin du Lautaret, inserito nel novero dei giardini botanici di Francia e situato a oltre 2100 metri nel cuore delle Alte Alpi. Da oltre 100, questo giardino conserva una enorme collezione di 2000 specie di fiori di montagna provenienti da ogni angolo del mondo, che hanno trovato casa ai piedi del ghiacciaio della Meije.

  • Titolo: Col du Galibier
  • Lunghezza (km): 60
  • Durata: 2 ore
  • Partenza: Valloire
  • Arrivo: Briançon
  • Altezza massina (m s.l.m.): 2.645
  • Pendenza massima (%): 12,1%
  • Chiusura invernale: No
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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