Val Trebbia, itinerario in moto sugli Appennini | TrueRiders

Val Trebbia, itinerario in moto sugli Appennini

Stefano Maria Meconi  | 29 Mar 2017  | Tempo di lettura: 6 minuti
  • Titolo: Val Trebbia
  • Lunghezza (km): 136
  • Durata: 3 ore
  • Partenza: Piacenza
  • Arrivo: Genova
  • Principali località attraversate: Bobbio, Marsaglia, Torriglia
  • Chiusura invernale: No

Frequentata dai motociclisti, amata dagli scrittori, scelta dai turisti che vogliono immergersi nelle suggestioni della natura dell’Italia settentrionale: ecco la Val Trebbia. Un luogo che viene spesso definito con l’appellativo della “terra di Hemingway“, che la visitò nel 1945, sul finire della Seconda guerra mondiale, definendolo come uno dei luoghi più belli del mondo. E detto da lui, che il globo lo ha attraversato in lungo e in largo nella sua opera di scrittore e narratore, c’è sicuramente da crederci. Non c’è però da fidarsi solo delle parole del celebre autore d’oltreoceano: la vallata, attraversata dall’omonimo fiume che le da il nome, è custode preziosa di scenografie naturali particolarmente piacevoli durante tutto l’arco dell’anno, ma soprattutto nei mesi più caldi. La natura in fiore, la facilità di movimento e i tanti appuntamenti tematici fanno sì che una gita su due ruote da queste parti costituisca una insuperabile occasione per vivere in sella uno scenario fiabesco.

Val Trebbia in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Quello della SS45 è un itinerario unico, che unisce Piacenza a Genova seguendo il corso del fiume Trebbia, un paradiso delle due ruote. Una delle strade più divertenti del territorio italiano che riesce a coniugare l’adrenalina delle due ruote e l’incanto di un panorama tutto da ammirare.

Partendo da Piacenza avrete davanti a voi una lunga e quasi interminabile lingua di asfalto. Il primo tratto non sarà sicuramente dei più piacevoli per i biker perché tutto dritto e veloce. Il bello inizia una volta arrivati a Bobbio: attraverso un percorso pieno di anse e curve si inizierà la discesa verso il mare. All’ingresso della cittadina lo spettacolo è davvero suggestivo: il ponte romanico che unisce le due sponde del Trebbia è contrassegnato da undici arcate irregolari ed è davvero qualcosa di fantastico. Una piccola sosta, dunque, a Bobbio è doverosa, per tutti i motociclisti: non solo per ammirare questo ponte che colpisce all’occhio ma anche per una visita veloce alla sua abbazia in stile gotico-romano fatta erigere dal monaco irlandese Colombano, il santo patrono dei biker.

Bobbio, Val Trebbia

Un manto stradale ben curato e un asfalto con un ottima aderenza, in quanto rinnovato in molti punti, vi accompagneranno durante questo mototour, assicurandovi una tenuta invidiabile. Occhi sempre bene aperti però, perché questa zona è davvero molto trafficata da motociclisti e non soprattutto nella bella stagione. Occhio dunque a godere delle strade che permettono di sgasare alla grande tra le curve e tornanti della Val Trebbia ma sempre con prudenza ed attenzione perché su queste strade di corre parecchio. Attenzione anche ai limiti ed ai controlli di velocità. Pochi chilometri dopo Bobbio la strada inizia ad “impennarsi” quindi pronti per una discreta salita, con una carreggiata più stretta che costeggia, ad altezze via via maggiori, il Trebbia guidando davvero a picco sul fiume. Importante prestare attenzione al fondo spesso umido nei punti in cui il sole non arriva.

Cento chilometri di strada, il piacere di viaggiare fra le vallate verdi all’ombra dei castagni e una strada che tiene alla prova i freni. Qui affrontiamo curve circondate completamente dalla straordinari vegetazione e dalle rocce che sembrano abbracciarsi tra loro. Attraversamento la valle vi verrà sicuramente voglia, soprattutto in estate, di fare un bel bagno rinfrescante nelle limpide acque del Trebbia.

Nel percorso verso il mare tanti sono i paesini caratteristici come Marsaglia, Losso, Ponte Organasco ed Ottone consigliati per una breve sosta rinfrescante. Allo stesso tempo caratteristici sono gli agriturismi dove poter fare una pausa a base di piatti tipici. Proseguendo oltre Ottone si supera il confine tra Emilia-Romagna e Liguria, precisamente nei pressi di Gorreto. Il paesaggio continua ad essere molto suggestivo, in questo tratto ligure davvero poco trafficato soprattutto nei mesi più freddi. Si passa per molti paesini tutti da scoprire anche solo di sfuggita dalla propria sella come Montebruno, Torriglia e Sottocolle. Continuando ci si trova proprio alle porte di Genova e per gli amanti del mare si può continuare fino al litorale.

Quello che c’è da sapere sulla Val Trebbia

Meteo Val Trebbia

meteo val trebbia
Nei mesi invernali, in Val Trebbia la neve è piuttosto frequente e le temperature scendono sotto lo zero

Se volete sapere subito come sarà il meteo Val Trebbia prima di partire, siete nel posto giusto. Tenete conto sin da subito che questa è una zona di media-alta collina. Le temperature, pur rimanendo abbastanza alte in estate, non raggiungono quelle della Pianura emiliana. Bobbio, ad esempio, si trova a meno di 300 metri di quota, ma in gennaio raggiunge temperature di -3 °C. Tra luglio e agosto le massime superano raramente i 28 gradi.

Temperature decisamente più fresche si registrano invece nelle zone più alte, come Zerba (906 metri s.l.m.) e Ottone (510 metri s.l.m.), in media Val Trebbia.

Dove andare in Val Trebbia

castello di Rivalta
Una vista del torrione del Castello di Rivalta in Val Trebbia

Visitare la Val Trebbia in lungo e in largo è un’esperienza che richiede sicuramente alcuni giorni liberi: complessivamente le località che racchiude sono venti, costituite intorno al centro principale di Bobbio, la “Città di San Colombano“.

Ed è proprio lei, con il suo imponente Ponte del Diavolo, uno dei luoghi migliori dove andare in Val Trebbia. Questa bella zona ospitò nel VI secolo un monaco cristiano, proveniente dall’Irlanda, che da anni si muoveva in tutta Europa per portare un messaggio di fratellanza ed evangelizzazione. Colomba Bianca, questo il significato del suo nome gaelico, si stabilì nella zona di Bobbio nel 614, un anno prima della morte, fondandovi una grande Abbazia, che ancora oggi è visitabile dai turisti.

Non solo Bobbio: nella vallata di Hemingway ci sono anche molti castelli da visitare, a iniziare da quello di Rivalta (Gazzola), passando per Montechiaro e quanto oggi rimane del maniero di Torriglia. Già solo percorrere le sponde del fiume Trebbia, 120 km di lunghezza in tutto, offre degli scorci particolarmente piacevoli e interessanti.

Dove andare a fare il bagno sul Trebbia

dove andare a fare il bagno sul Trebbia
La Val Trebbia è una località balneare “alternativa” ma dagli spunti interessanti

Per chi vive in regioni non bagnate dal mare, come la vicina Lombardia, la ricerca di mete alternative al mare è certamente un’evenienza ricorrente durante i mesi caldi dell’anno. Da queste parti, una domanda che si sente porre molto spesso è dove andare a fare il bagno sul Trebbia.

La scarsa presenza umana nella zona, la natura rigogliosa e le acque limpide del fiume infatti permettono di concedersi una “balneabilità alternativa” che ha poco da invidiare ai frequentati lidi adriatici o tirrenici. Certo, non troverete strutture attrezzate o acque a temperature miti, ma è un’esperienza assolutamente da provare.

Tra i luoghi migliori dove tuffarsi ci sono Bobbio e Marsaglia, lungo il corso delle gole del Trebbia. I sedimenti trasportati dal fiume aprono spazi secchi dove illudersi, ma senza rinunce, di trovarsi in spiaggia. A Trebbia sotto Brugnello c’è un tratto di fiume poco profondo, ideale per un tuffo. Attenzione, come sempre, alla corrente.

Ponte Organasco e Ottone offrono infine alcuni tratti di facile accesso, dove l’acqua è riflessata di azzurro e verde, quasi come trovarsi tra i laghi delle Dolomiti.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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