Affilate come una sega, bianche di neve come una torta coperta dallo zucchero, le vette del Resegone sono da sempre uno dei paesaggi più belli dell’Alta Lombardia. Una montagna impreziosita dalla citazione letteraria del Manzoni nei Promessi Sposi, che ce la introduce subito dopo aver dato spazio a quel ramo del lago di Como, che è appunto proprio quello lecchese.
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La sua importanza per la regione che lo ospita è talmente alta che, fino agli anni Ottanta del XIX secolo, la Servitù del Resegone era la regola secondo la quale non si potevano costruire palazzi troppo alti da oscurarne la vista dal centro di Milano.
Oggi è una apprezzata meta di turismo escursionistico, perfetto per podisti, scalatori, ciclisti e riders che vogliono godersi curve e panorami da sogno.
Pronti a partire?
120 chilometri intorno all’impianto paesaggistico del Resegone, con partenza dal borgo montanaro di Morterone e arrivo “rivierasco” a Lecco. Questo itinerario, una chiocciola lombarda potremmo definirla, affronta significativi dislivelli e curve aggettanti su un panorama invidiabile. È un’ode alla Lombardia più bella, quella dei passi di montagna e dei paesaggi lacustri, perfetta per un mototurismo domenicale, dai ritmi rilassati e non sincopati.
Lasciato Morterone, seguiamo per 16 km i tornanti della provinciale 63 verso Ballabio (qui consigliata la deviazione al Pian dei Resinelli). Armonica e raffinata successione di curve, dopo Garabuso (4,3 km via SP62) la troviamo lungo il percorso che porta ad Avolasdio (SP64, 17 km), Peghera (SP24, 10 km), Laxolo San Gottardo e Cepino (28 km, SP17).
Spettacolare è infine la serie di tornanti che dal Laghetto del Pertus scende verso Valcava (SP22/SP179) e supera l’ampio dislivello che porta a Garlate e, infine, a Lecco (SP582).
Si chiama Morterone, ospita appena 31 persone ed è il comune più piccolo d’Italia. Un magnifico scorcio di poche case immerso tra le vette del Resegone, a più di 1000 m s.l.m. e in un contesto paesaggistico prezioso. Arrivare a Morterone è come fare un tuffo nel passato, nella terra viscontea benedetta dai fratelli Borromeo (San Carlo e Federico, entrambi arcivescovi di Milano) e tra le case in pietra. Dista 22,3 km da Lecco.
Da dove ammirare tutta la bellezza del Lago di Como/Lecco, e dei suoi piccoli fratelli tutt’intorno? Ovviamente, dal Pian dei Resinelli. Parente stretto dei panorami del Resegone, vi si arriva partendo da Mandello o da Esino del Lario, salendo fino a questa terrazza naturale situata a quota 1200 metri. Accogliente, tradizionale e perfetto da visitare in ogni momento dell’anno, l’altopiano dei Resinelli è anche il punto di partenza per escursioni uniche, come quelle alla Cascata del Cenghen.
Un tempo l’educazione delle nuove generazioni passava anche attraverso racconti fiabeschi e curiose tradizioni che instillavano la paura dei bambini. A Esino Lario, una serie di installazioni artistiche riportano al giorno d’oggi la cavrè sbàgiolè, pésegh adòss e le cascè selvàdeghè. Caccia selvatica, il “piscia addosso” e l’animale dalle doppie sembianze sono uno degli abbellimenti di questo borgo delle Grigne a quasi 1000 metri d’altitudine, dove respirare aria buona e gustare le specialità locali delle montagne intorno al Resegone.
A 884 metri, tra Val Brembilla e Val Taleggio, c’è spazio per i motociclisti che collezionano anche i passi più lontani e meno conosciuti. La Forcella di Bura è un valico a 884 m s.l.m., con una pendenza massima del 6%. Nessun record, ma un piacevole tratto di strada lungo il percorso che ridiscende dal Resegone verso Lecco, e che sicuramente regala spazio per una foto ricordo.
Lo premiò così, nel 2014, l’Huffington Post ed è un titolo onorifico sul quale non si fa fatica a concordare. Il Lago di Como è infatti una sorprendente rassegna di bellezze naturali, di ville d’autore di paesaggi a filo d’acqua e dalle vette circostanti. Non è solo il più grande dei laghi interamente in Lombardia, ma direttamente o indirettamente vi si collegano anche altri laghi: Mezzola, Garlate, Annone, Pusiano. Cinque parchi e aree protette, innumerevoli borghi e ville con vista ne fanno la meta perfetta per concludere il viaggio sul Resegone.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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