Gole del Dades in moto, un percorso incredibile tra le strade del Marocco. Situate nell’alta valle del Dades (un fiume lungo all’incirca 200 chilometri, affluente del Drâa), queste gole sono raggiunte da una strada particolarmente impervia e ricchissima di curve e tornanti, che mette in diretta comunicazione Boumaine Dades e M’semrir, due città delle quali la prima, a oltre 1.500 metri sul livello del mare, è una rinomata destinazione turistica. Queste gole sono divise in quattro “serie”, nelle quali il fiume, con un’azione erosiva durata millenni, ha lavorato il panorama in maniera straordinaria, con strettissimi passaggi (come il Cervello dell’Atlantes) e spazi più ampi, nei quali si trovano villaggi e luoghi di grande attrazione turistica.
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Il nostro viaggio alla scoperta delle Gole del Dades parte dalla bella città murata di Ouarzazate, che è tra i maggiori avamposti abitati della Valle del Dadès. Espansasi soprattutto durante la dominazione francese di inizio Novecento, Ouarzazate ospita una antichissima qasba, ottimamente conservata, dalla tipica architettura magrebina.
Nonostante la lingua ufficiale sia l’arabo, muoversi in Marocco è “facilitato” dall’ampia conoscenza del francese, lingua che ci aiuterà anche a relazionarci con la popolazione locale, in generale disponibile e aperta nei confronti dei turisti che si recano da queste parti.
Ouarzazate
Lasciata Ourzazate, ci immettiamo sulla Route Nationale 10, e costeggiamo la Barrage El Mansour Eddahbi, un lago creatosi dallo sbarramento del Fiume Dadès. I panorami che ci portano alle Gole del Dades sono prevalentemente desertici, caratterizzati da dislivelli spesso ampi del terreno, con alcune “macchie” verdi che corrispondono ad oasi o zone naturali più floride.
Giungiamo a Kelaat Mgouna dopo 94 chilometri, e già qui iniziamo ad apprezzare l’inverdirsi del panorama che ci circonda, segno che lo scorrere del fiume Dadès arricchisce il terreno e lo rende florido e fertile. La distanza che ci separa da Boumalne Dadès è di 23 chilometri circa, ed è proprio da qui che inizia il viaggio vero e proprio tra le Gole del Dadès.
Lasciamo la N10, che prosegue in direzione ovest, e prendiamo la R704, che inizia a mostrarsi in tutta la sua bellezza tra curve e tornanti che superano, agevolmente e con panorami mozzafiato, le increspature naturali delle pareti rocciose scavate dall’azione millenaria delle acque del Dadès.
Tamellalt, Tinghir sono le località che tocchiamo in questi 60 chilometri di percorso che ci portano verso la meta finale delle Gole del Dades, M’semrir. Continuiamo a rimanere incantati da come qui, la natura, abbia disegnato pregevolissimi luoghi e alternanze spaziali davvero degne di nota.
Situata a quasi 2.000 metri di quota, M’semrir è un comune berbero, dove si ritrovano le popolazioni nomadi della regione e dove è ancora molto forte l’attività pastorizia. A causa della sua altezza, e anche se il paesaggio suggerirebbe diversamente, non è raro che qui cada la neve, come accaduto nel dicembre 2007, quando le nevicate resero praticamente impossibili i collegamenti con le zone limitrofe.
Se amate l’avventura, potete decidere di proseguire il viaggio delle Gole del Dades lungo la R317 e la A8 per arrivare a Casablanca (443 chilometri) oppure a Fes (475 chilometri), seguendo la R706 e la N13.
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