C'è un'isola dove non si può circolare in moto. Ma è davvero un problema?

C’è un’isola dove non si può circolare in moto. Ma è davvero un problema?

Redazione TrueRiders  | 25 Mar 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Il governo indonesiano ha introdotto recentemente un divieto di circolare in moto sull’isola di Bali. Questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti da parte degli abitanti dell’isola e dei turisti.

Perché è stato introdotto e chi riguarda questo divieto

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Il divieto di circolare in moto è stato introdotto come misura di sicurezza dopo un aumento dei casi di incidenti stradali a Bali, in particolare quelli che coinvolgono le motociclette. Secondo le autorità locali, il divieto è stato imposto per proteggere i cittadini e i turisti dagli incidenti stradali che possono causare lesioni, anche gravi e in alcuni casi la morte.
Il divieto riguarda tutti i motociclisti, inclusi i turisti stranieri, e si applica a tutti i distretti dell’isola. La violazione del divieto comporta una multa e la confisca del veicolo.

La decisione ha suscitato preoccupazione tra i turisti che si affidano alle moto per esplorare l’isola. Molti visitatori dell’isola scelgono di noleggiare le due ruote per muoversi facilmente, percorrere strade più sinuose e visitare le spiagge e i luoghi turistici.

Senza la possibilità di noleggiare moto, i turisti potrebbero avere appunto difficoltà a raggiungere alcune delle attrazioni più remote dell’isola. Questo apparentemente sembra uno dei problemi maggiori di questa nuova normativa.

Cosa ne pensano i residenti di Bali?

Tuttavia, i residenti dell’isola hanno accolto favorevolmente la decisione del governo. Hanno sottolineato che gli incidenti stradali sono un grave problema a Bali e che il divieto di circolare in moto è necessario per proteggere la sicurezza delle persone che viene prima di qualsiasi interesse economico o turistico.

Il governo ha anche annunciato l’intenzione di migliorare il sistema di trasporto pubblico sull’isola per aiutare i residenti e i turisti a spostarsi senza l’uso delle moto.

Questo potrebbe includere l’introduzione di autobus e taxi a tariffe minori e sempre più accessibili e da una parte anche permettere alle autorità di avere un controllo maggiore sugli spostamenti dei turisti. A goderne sarebbe sempre la sicurezza.

E se non fosse poi un grande problema?

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Il divieto di circolare in moto potrebbe alla fin fine anche promuovere il turismo sostenibile sull’isola. Senza la possibilità di noleggiare moto, i turisti potrebbero scegliere di utilizzare mezzi di trasporto alternativi come biciclette o mezzi pubblici, riducendo così l’impatto ambientale del turismo sull’isola.

Ultimamente Bali ha dovuto affrontare anche il problema della plastica in mare; si tratta infatti di tonnellate quelle ritrovate sulle spiagge dell’isola negli ultimi mesi. Il divieto in questione che riguarda le moto, associato alle molteplici iniziative per ripulire le acque sembra proprio una bella presa di posizione del governo sul problema delle emissioni climalteranti e l’inquinamento.

Il divieto a Bali ha suscitato reazioni contrastanti da parte dei turisti e degli abitanti dell’isola. Tuttavia il governo non ha per ora voluto saperne nulla in quanto la sicurezza delle persone deve sempre essere la priorità assoluta, e questa normativa potrebbe essere un passo importante per ridurre il numero di incidenti stradali a Bali che negli ultimi anni sembra essere diventato un vero e proprio problema.

Probabilmente il governo sarà ancora per molto al centro delle critiche ma i dati sull’inquinamento e gli stessi residenti dell’isola sembrano essere dalla parte delle istituzioni. Amici motociclisti, se proprio non potete fare a meno delle due ruote, riflettete bene prima di decollare verso Bali!

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