Bella come un’avventura, pesante come un vocabolario: la passione del motociclista raccontata in 10 parole chiave

Ogni materia ha il suo vocabolario, quello che gli accademici chiamano metalinguaggio. E secondo voi, noi bikers potevamo non avere un nostro modo di parlare tutto speciale? Ovviamente no e, difatti, il mondo di noi motociclisti è pervaso da termini ed espressioni tipiche, alcune volte addirittura incomprensibili agli esterni al nostro mondo meraviglioso. Quando non sono termini unici, si tratta di un vero e proprio stravolgimento di significato di verbi e sostantivi di uso corrente che, tuttavia, nel linguaggio bikeresco assumo tutto un altro senso. Insomma, un mondo di parole oltre che di moto e strade, che noi di TrueRiders non potevamo di certo non raccontarvi e spiegarvi fino in fondo. Ed ecco per voi, amici, il vocabolario del motociclista o, meglio, una piccola parte di esso: 10 parole, 10 espressioni chiave per capire meglio come parlano tra di loro i biker.

Alzare (la moto)

Manovra spettacolare ma vietata

Lo so, non si fa ed è anche (e giustamente) vietato dal codice della strada. Tuttavia, in pista, è più che concesso. Ovviamente mi riferisco alle impennate che nel gergo di noi motociclisti si riassumo nell’espressione “alzare la moto”. Lo sentirete dire spesso, soprattutto seduti attorno al tavolino di un bar, quando ognuno dei presenti narra le proprie gesta.

Misto

Per noi motociclisti il sostantivo misto, che può essere anche usato come aggettivo, assume un significato molto preciso, senza necessità di aggiungere altro, ovverosia una strada con curve che si alternano a rettilinei. Noi adoriamo il misto, diciamo che non aspettiamo altro; difficilmente troverete un biker che preferisce le strade dritte (come l’autostrada) perché è sulle curve che diamo il meglio. In alcuni casi, quando il numero di curve supera di gran lunga quello dei rettilinei, a “misto” aggiungiamo “stretto”…e il divertimento è assicurato.

Piega

La piega è uno degli indicatori di un buon pilota

Strettamente collegata alla parola di prima, piega non si riferisce né ai pantaloni né, tanto meno, ai capelli. Per piega intendiamo l’angolo con cui affrontiamo le curve, punto d’onore fondamentale per ogni biker che si rispetti. Dovete infatti sapere che uno dei modi per misurare l’esperienza e la capacità di guida è l’angolo di piega: più è ampio (ndr: più pieghi) e più sei capace.

Posteriore

Il posteriore per un biker è solo una cosa nel vocabolario del motociclista: la gomma posteriore. Non è il codino, non è lo scarico, non è tutta la parte posteriore della moto ma solo ed esclusivamente la ruota posteriore. Il posteriore si chiude (ossia si piega molto), il posteriore scivola, il posteriore è inchiodato a terra…sono tutte espressioni di uso corrente che si riferiscono al comportamento del retrotreno della moto.

Prima giù…(e tutte le altre su)

Altra espressione di uso frequente, il cui significato può decisamente risultare oscuro ai non biker, ai neofiti e, ovviamente, agli scooteristi. Difatti, il riferimento è diretto al cambio della moto, dove la prima marcia si trova giù e tutte le altre su. Lo usiamo per spiegare il funzionamento del cambio a chi non lo conosce (in modo da far capire che è più facile a farsi che a dirsi) e, tra di noi, per intendere qualcosa di semplice e immodificabile, proprio come lo schema delle marce di una moto.

Squadrare (la gomma)

Esattamente all’opposto della piega e del misto sta il verbo squadrare che è, drammaticamente e impietosamente, riferito alla gomma posteriore. Ma quando un biker squadra la ruota? Semplice: quando percorre principalmente strade dritte o, comunque, con poche curve. E nello pneumatico si crea un fastidioso scalino che pregiudica tutta la guida.

Staccata

La staccata serve a entrare in curva

Altro verbo sfruttatissimo dai biker, soprattutto quando si commentano le strade e come affrontare le curve. La staccata, difatti, altri non è che la frenata (di norma piuttosto energica) che si effettua in ingresso curva, così da poterla affrontare la meglio. Ovviamente, più si riesce a staccare vicino la curva, più si è bravi e veloci. Sempre in pista però!

Stoppie

Bastianini festeggia con uno stoppie

Sapevate una cosa? I biker in gamba, quelli più spericolati, non solo alzano la ruota anteriore della moto, ma riescono anche ad alzare la posteriore. Questa manovra, da fare solo in pista e si è particolarmente pratici, prende il nome di stoppie e si fa frenando con decisione con il freno anteriore e spostando il peso del corpo in avanti. Facendo attenzione, in questo modo, sarà possibile alzare tutta la parte dietro della moto, con un effetto decisamente spettacolare.

Terminale

Non si termina proprio niente, bensì è qualcosa che termina, ossia lo scarico. Altro termine largamente diffuso nel vocabolario dei biker, serve a identificare l’ultima parte dell’impianto di scarico, da dove escono i gas. Può essere aperto, con o senza DB Killer, omologato (o non), sotto al codone, ecc ecc.

Zavorrina

Un viaggio con la propria zavorrina è sempre più bello

Concludiamo il nostro vocabolario (o quando meno un breve estratto) con la parola che indica affettuosamente e inequivocabilmente la nostra passeggera: la zavorrina, infatti, è la ragazza che accompagna il biker, fidata compagna di viaggio, anche lei addestrata a stare in sella, perché dovrà saper tenere una posizione tale da non ostacolare la guida del pilota.

Credit foto:
Sito ufficiale KTM
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