Bollo moto 2023, ecco come calcolarlo e chi può non pagare

Bollo moto 2023, ecco come calcolarlo e chi può non pagare

Giordano Di Fazio  | 18 Feb 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Puntualissimo, come ogni anno, arriva il bollo. Una tassa che scoccia chi la deve pagare, ma di cui bisogna assolutamente sottolineare l’importanza, dal momento in cui risulta necessaria per continuare a circolare sulle nostre amate moto. Per quanto riguarda i motocicli, questo importo da versare riguarda fortunatamente solo scooter o motocicli con cilindrata superiore a 50 centimetri cubi, però come ogni anno, cambia la normativa che riguarda le esenzioni, le scadenze e gli importi. Ma a chi spetta la fortuna di risparmiare questo denaro? Quali sono le modalità di calcolo dell’imposta? Scopriamolo insieme.

1 Dubbi sul bollo? Ecco come calcolarlo

Prima di calcolare l’ammontare dell’imposta dovuta, bisogna capire la potenza della nostra moto. Tale indice è espresso in Kilowatt, ed è proprio questo l’importante parametro su cui basarsi. Nel dettaglio, le due ruote con potenza fino a 11 kW pagano una tariffa unica:

  • 26 euro per le Euro 0;
  • 23 euro per le Euro 1;
  • 21 euro per le Euro 2;
  • 19,11 euro per le Euro 3 e Euro 4.

Per i motocicli e gli scooter più potenti è necessario sommare a queste tariffe un ammontare extra: per ogni kiloWatt in più rispetto alla soglia degli 11, si pagherà 1,70 euro per le moto Euro 0, 1,30 euro per le Euro 1, un euro per le Euro 2 e 0,88 euro per le Euro 3 e Euro 4. Ricordiamo, però, che alcune Regioni possono applicare tariffe più alte: dunque, per essere sicuri del giusto importo, è necessario effettuare il calcolo sul portale dell’ACI.
Per quanto riguarda la scadenza del bollo, cade generalmente nei mesi di gennaio e luglio, anche se il pagamento può avvenire entro la fine del mese successivo (rispettivamente il 28 febbraio e il 31 agosto).

2 L’elettrico viaggia gratis

Insieme alle già molte agevolazioni di cui gode chi sceglie un motociclo elettrico, siamo felici di annunciare come anche l’esenzione dal bollo si vada ad aggiungere a questo lungo elenco. Infatti, in tutte le regioni italiane, i proprietari di questi veicoli non pagano l’imposta per i cinque anni che decorrono dalla data di prima immatricolazione, e se non bastasse, alcuni territori hanno anche scelto di prolungare questo beneficio di ulteriori tre anni, come ad esempio la Valle d’Aosta. Va però per la maggiore la formula in cui, decorsi i 5 anni, si torni al normale versamento dell’imposta.
Rimanete aggiornati sulle ultime uscite nel mondo dell’elettrico: ecco il PF4o targato Pininfarina.

3 Lo stile non si paga: esenzione dal bollo anche per le moto d’epoca

Per i fortunati collezionisti, che per passione hanno scelto di conservare con cura la loro moto d’epoca, abbiamo un grande annuncio da farvi: la vostra passione e perseveranza è stata ripagata! Per tutti loro che posseggono e utilizzano motoveicoli più che trentennali (non adibite ad uso professionale), c’è l’esenzione dal pagamento dell’imposta. Solo uno sconto invece per coloro che hanno una moto più recente, dai 20 ai 29 anni. È importante però, per usufruire al meglio di questo vantaggio, fornirsi il prima possibile del CRS ovvero il certificato di rilevanza storica, che viene rilasciato dalla Federazione Motociclistica Italiana.

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Giordano Di Fazio
Giordano Di Fazio

Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, attualmente studente universitario alla Sapienza. Inizio a scrivere per gioco, poi per passione ed ora (quasi) per professione. Collaboro con TrueRiders dal 2022



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