Qualche tempo fa abbiamo riportato la notizia degli sconti per i pedaggi autostradali delle moto, notizia che avrà fatto felici tanti di voi, ma oggi dobbiamo riportare una novità decisamente meno positiva.
Lo scorso 19 luglio 2017, la Commissione parlamentare Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei Deputati ha posto all’ordine del giorno una piccola, ma sostanziale, modifica al Codice della Strada che potrebbe, di fatto, rendere gli sterrati inaccessibili alle motociclette.
L’articolo 2 del Codice della Strada, quello che definisce le varie categorie di percorso stradale, viene aggiornato al Comma 2, lettera F-ter, per includere la nuova tipologia stradale definita Viabilità forestale, sentiero, mulattiera, tratturo. E fino a qui, tutto regolare.
Il comma 3 dell’articolo 2 CdS, tuttavia, dispone che le strade che rientrano nella fattispecie dell’art. 2, comma 2, lettera F-ter, siano destinate “all’esclusivo passaggio di pedoni, velocipedi e animali, fatto salvo il transito occasionale di veicoli a motore e rimorchi di cui all’articolo 47, comma 2, per scopi connessi ad attività agro-silvo-pastorali autorizzate, di servizio, vigilanza, soccorso e protezione civile, nonché ai fini dell’accesso al fondo e all’azienda da parte degli aventi diritto”.
In sostanza, dunque, la modifica presentata alla Camera dei Deputati attraverso questo emendamento al Codice della Strada introdurrebbe una nuova classificazione – e dunque un riconoscimento de facto – delle mulattiere e delle cosiddette strade bianche, impedendone contestualmente la percorribilità ai mezzi a motore, salvo che per attività legate alla produzione agricola e all’allevamento.
Dunque, lo stop definitivo a ogni endurista e a tutti coloro che vogliono raggiungere le vette di montagna su due ruote, come ad esempio nel caso della Strada dell’Assietta.
Ma cosa si intende, sostanzialmente, per “mulattiera” o strada bianca, almeno nelle intenzioni del legislatore? Una strada di larghezza uguale o inferiore a 2,5 metri, sulla quale possano passare, su un solo senso di marcia, una “fila di animali da soma a pieno carico”. Ancora più limitativa la definizione del sentiero, la cui larghezza massima è fissata a 1,2 metri.
Le eventuali trasgressioni alle nuove disposizioni, così come previsto dagli emendamenti, saranno perseguibili con sanzioni amministrative pecuniarie, sebbene il testo in esame alla Camera dei Deputati non quantifichi la somma della sanzione per chi verrà sorpreso a percorrere le “strade bianche” in moto. Il testo completo è consultabile qui.
C’è da scommettere che questa decisione farà molto discutere. E voi, cosa ne pensate?
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