Vespa: la storia di un mito su due ruote - TrueRiders

Vespa: storia di un mito in trasformazione

Redazione TrueRiders  | 17 Mar 2015  | Tempo di lettura: 2 minuti

La Vespa è molto più di un mezzo di trasporto: è una vera icona, uno dei simboli del design italiano, famosa al punto da essere stata esposta addirittura al MoMA di New York.

Nata negli anni Quaranta su progetto dell’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio, ha mantenuto inalterata fino a oggi la sua fama e intatto il suo charme. Chi non ha sognato, almeno una volta, di girare per le strade di Roma a bordo di una Vespa proprio come Audrey Hepburn e Gregory Peck nel celebre film Vacanze Romane? E pensate che quella non è l’unica apparizione cinematografica della mitica Vespa, che compare anche in altre pellicole di successo come Il Talento di Mr. Ripley e The Interpreter.

Noi di TrueRiders vogliamo tracciare una storia della Vespa e mostrare com’era la Vespa ieri e com’è oggi, per capire cosa è cambiato e cosa è rimasto dei suoi ‘antichi fasti’.

Le caratteristiche di un mito

Partiamo dalle caratteristiche della prima Vespa, quella degli albori e che ha aperto il varco per tutti i modelli successivi. La prima Vespa possedeva degli elementi ben definiti: una cilindrata di 98 cm³, motore a due tempi, tre marce, una potenza massima di 3,2 cavalli che consentivano di andare ad una velocità massima di 60 km/h.

La più grande innovazione di questo primissimo modello, e che fu anche l’aspetto che maggiormente contribuì al suo successo e alla sua diffusione, fu l’introduzione della carrozzeria al posto del telaio che, coprendo del tutto il motore, lo proteggeva dalle intemperie. Un’altra diretta conseguenza della carrozzeria: preservava l’abbigliamento del guidatore, senza imbrattare come facevano invece le moto prodotte fino a quel momento. Si tratta di un elemento importante poiché facilitò la diffusione della Vespa anche presso le categorie dei lavoratori, che potevano arrivare senza problemi – e senza macchie! – sul posto di lavoro.

Conferma e riconoscibilità

Gli anni successivi videro una sostanziale conferma delle caratteristiche tecniche principali della Vespa, con un incremento semmai del numero di marce e con l’inserimento di uno spazio per la ruota di scorta.

Nonostante questi piccoli cambiamenti, l’aspetto della Vespa rimane quasi invariato e, proprio per questo, estremamente riconoscibile. Anche ora che siamo nel 2015 chi non riuscirebbe a distinguere una Vespa da qualsiasi altro mezzo a due ruote? Impossibile!

Lo status symbol

Nel corso del tempo la Vespa è passata dall’essere un mezzo di diffusione di massa, ma con scopi sostanzialmente pratici (spostarsi, andare a lavoro ecc.), ad un mezzo di espressione del proprio status e, diciamoci la verità, fa anche un sacco vintage.

Specialmente quando la si può decorare come si vuole: pensa che già dagli inizi della sua storia la Vespa è stata tra i primi mezzi a due ruote altamente personalizzabili, a partire dalle famose verniciature particolari, le selle personalizzate, l’aggiunta di cromature. Tutti elementi che rendono la Vespa veramente tua!

Sai che c’è chi con la Vespa ha fatto il giro del mondo?

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