L'epoca d'oro delle due ruote è finita: i giovani non le vogliono più. Come reagirà il mercato?

L’epoca d’oro delle due ruote è finita: i giovani non le vogliono più. Come reagirà il mercato?

Redazione TrueRiders  | 26 Mar 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Negli ultimi anni si è assistito ad un calo della vendita di ciclomotori in molti paesi del mondo. In particolare, sembra che i giovani stiano perdendo la passione per le moto, preferendo altri mezzi di trasporto o addirittura rinunciando del tutto alla guida di un veicolo.

Perché la moto non è più una passione per molti giovani?

Ci sono diverse ragioni per cui i giovani sembrano meno interessati ai ciclomotori e alla guida in generale. Una delle principali ragioni è l’aumento dei costi associati all’acquisto e alla manutenzione dei ciclomotori. In molti paesi, i giovani devono affrontare costi elevati per ottenere la patente di guida per i ciclomotori, e poi devono fare i conti con costi di acquisto e manutenzione sempre più elevati. Inoltre, l’aumento dei prezzi del carburante ha reso ancora più costosa la guida di un ciclomotore.

C’è però anche un cambiamento culturale in corso, che ha portato molti giovani a preferire altre attività rispetto alla guida di una moto, che fino a qualche anno fa era un vero must tra i più giovani. Ovunque ormai ad oggi i giovani trascorrono sempre più tempo sui social media o a giocare ai videogiochi, piuttosto che dedicarsi ad attività all’aria aperta come le scorribande dei genitori sulle due ruote. Sì, i social stanno dando molto in questa società e ricoprono un ruolo fondamentale, ma non si può negare che abbiano allontanato molte ragazze e ragazzi da quelle passioni che spingerebbero loro fuori da casa.

La pandemia ha poi portato un certo senso di insicurezza tra i nostri giovani: sono aumentati i problemi psicologici, le paure e l’ipocondria ad esempio. Tutti fattori che in un certo senso vanno in contrasto con attività adrenaliniche e a volte più pericolose come la guida di una moto.

Più attenzione per l’ambiente, i giovani sempre più avversi alle emissioni climalteranti

In ogni caso, il calo delle vendite di ciclomotori non dovrebbe essere visto come una tendenza negativa sotto un certo punto di vista. Al contrario, potrebbe essere un segnale della crescente attenzione dei giovani alla sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente, nonché del loro desiderio di adottare stili di vita più attivi e salutari. E’ l’ora di spezzare una lancia a favore dei giovani: rispetto alle generazioni precedenti, questa, sembra essere molto più sensibile sui temi ambientali. I monopattini elettrici e gli spostamenti con i mezzi di trasporto pubblici sembrano in alcuni casi aver preso il sopravvento.

Non è un caso che la maggior parte dei movimenti Green per l’ambiente siano per lo più costituiti da Under-30 che da tempo pongono alle istituzioni il serio problema delle emissioni climalteranti. Ecco perché l’abbandono di passioni come quella delle moto può essere giustificata da una maggiore attenzione all’ambiente, una sensibilità figlia di una generazione che anche attraverso internet ha potuto sviluppare in maniera accentuata.

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C’è ancora interesse per le moto, ma mancano i veicoli

In molti paesi, la domanda di moto rimane comunque alta, anche tra i giovani oltre agli appassionati storici di motociclismo. Tuttavia, molte case motociclistiche si sono trovate a dover affrontare problemi di produzione e di approvvigionamento di componenti, che hanno rallentato la produzione di nuovi modelli e ridotto il numero di moto disponibili sul mercato.

Uno dei principali fattori che ha contribuito alla mancanza di moto disponibili è la crisi globale dei semiconduttori. I semiconduttori sono componenti fondamentali per la produzione di molte parti delle moto, come i sistemi di infotainment e di controllo del veicolo. A causa della pandemia di COVID-19 però, molte fabbriche di semiconduttori sono state costrette a chiudere o a ridurre la loro produzione, causando una scarsità globale di questi componenti.

Molte case motociclistiche si sono trovate a dover affrontare problemi di approvvigionamento di materiali, come acciaio e alluminio, a causa della crisi globale delle forniture. Questo ha ulteriormente rallentato la produzione di nuovi modelli di moto e ridotto il numero di moto disponibili sul mercato.

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