È uno dei moto club più antichi al mondo, e le sue vicende hanno ispirato un film che uscirà fra pochi giorni

È uno dei moto club più antichi al mondo, e le sue vicende hanno ispirato un film che uscirà fra pochi giorni

Stefano Maria Meconi  | 09 Giu 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti

In origine era il fidanzato di una giovanissima Carrie Bradshaw nel prequel di Sex & The City, e tutti ci si aspettavano che non avrebbe sfondato sul piccolo o grande schermo. Vuoi o non vuoi, la carriera di Austin Butler, giovane attore 33enne di Anaheim, in California, è letteralmente decollata nel 2022. Il merito? Aver interpretato il ruolo di Elvis Presley nell’omonimo film di Baz Luhrmann, con il quale l’attore, fino ad allora relativamente poco conosciuto, ha vinto un BAFTA e un Golden Globe, ed è stato candidato agli Oscar. Ora, direte voi, cosa ha a che fare questo giovane attore biondo e dagli occhi azzurri con le moto? La risposta è in arrivo il 21 giugno 2024 nei cinema, con The Bikeriders, un film che riguarda il nostro mondo molto da vicino.

1 La storia degli Outlaws, i motociclisti “che non perdonano”

bikeriders

Il Chicago Outlaws Motorcycle Club, che in molti chiamano semplicemente Outlaws MC, è tra i club motociclistici più antichi e noti degli Stati Uniti. La sua fondazione risale a quasi 90 anni fa, nel 1935 a McCook, Illinois, da un gruppo di dipendenti della Electro-Motive Company, una subsidiary della General Motors. Il club è inizialmente noto come McCook Outlaws Motorcycle Club, ma negli anni ’50, con il trasferimento a Chicago, cambiò nome in Chicago Outlaws. Un nome che, dopo il calo delle attività durante la Seconda Guerra Mondiale, segnò una ripresa dell’interesse culminando con il primo grande raduno motociclistico post-bellico a Soldier Field nel 1946.

Nel frattempo, però, l’adozione di un’immagine più dura e di un logo rinnovato, caratterizzato da un piccolo teschio, segnò un netto cambio di rotta​. Nel 1963, gli Outlaws divennero il primo club motociclistico ufficialmente riconosciuto come “one-percent” ad est del Mississippi, un termine che indica un’associazione al di fuori della legge. Del resto, il loro motto è God forgives, Outlaws don’t (Dio perdona, i Fuorilegge no), un mood che si è ripercosso nella loro rivalità storica con i Hells Angels, che ha spesso portato a violenti scontri​.

Nonostante l’essere stato associato a numerose attività criminali, tra cui traffico di droga, estorsione e violenza organizzata, gli Outlaws sono riconosciuti come membri del cosiddetto Big Four, il club informale che racchiude i quattro moto club più longevi degli USA, insieme proprio a Hells Angels, Bandidos e Pagans.

Ed è proprio agli Outlaws, oggi presenti con 441 capitoli in 43 paesi nel mondo, che è dedicato The Bikeriders, il film prossimo a uscire nelle sale di mezzo mondo.

2 The Bikeriders, un film che parla di moto

Il film è ispirato a un libro fotografico del 1968 di Danny Lyon, che documentava la vita di un gruppo di motociclisti chiamato “Chicago Outlaws Motorcycle Club”.

Nel film, il giovane Austin Butler interpreta Benny, uno dei membri del club, e la trama segue l’evoluzione del club e le storie – sia dentro che fuori dal club – dei suoi membri nel corso degli anni. La storia esplora temi come la libertà, la fratellanza, il ribellismo e le dinamiche interne del gruppo. La narrazione è focalizzata sulle esperienze personali dei motociclisti, le loro relazioni e le sfide che affrontano mentre cercano di mantenere la loro identità e indipendenza in un mondo in rapido cambiamento.

Il film cerca di catturare l’essenza della cultura motociclistica dell’epoca, mostrando sia il fascino che le difficoltà di uno stile di vita controcorrente, con una combinazione di dramma, azione e introspezione. Le scene a tratti violente e l’uso di profanità lo ha reso classificato come vietato agli under 17, soprattutto negli USA, dove questi temi sono molto sentiti.

3 Il trailer del film

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Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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