La regola dell’amico, Nord sud ovest est, Hanno ucciso l’Uomo Ragno, Una canzone d’amore. Insomma, gli 883, il gruppo di Max Pezzali e Mauro Repetto che ha segnato una delle pagine più belle della musica italiana degli anni ’90. Se ancora oggi queste canzoni sono l’inno per eccellenza dei Millennial, è merito di un affiatamento musicale che ha reso i due cantanti protagonisti di più un decennio delle classifiche. Lo sapevate che il nome del gruppo ha a che fare con le moto? Più precisamente con la Harley-Davidson Sportster 883. Nota al mondo come Sporty, decisamente più piccola e agile di tutte le sue sorelle maggiori, la 883 insiste sul mercato da quasi 70 anni e durante questo lunghissimo periodo ha catturato l’anima di tantissimi biker, dai più duri amanti del custom, con il loro fedele gilet in pelle sempre indossato, agli amatori più soft, che non disdegnano anche usare la moto in città per andare al lavoro. In ogni caso, chiunque sia il proprietario di una 883 non potrà non amare la sua linea sportiva, nel senso più puro del termine, nata proprio per alleggerire la gamma Harley, fino a quel tempo votata solo alle grandi cruiser.
Nel 1957 la casa di Milwaukee, nel Wisconsin, si trovò costretta a fronteggiare il dilagare delle moto inglesi prodotte dalla Triumph; le loro ridotte dimensioni e la maneggevolezza di guida avevano fatto guadagnare alla casa britannica una discreta fetta del mercato USA. Per questo, gli ingegneri della Harley Davidson si misero al lavoro su un modello più piccolo da affiancare alla vasta gamma delle grandi custom già in linea di montaggio: nacque così la Sporster, da subito disponibili nelle cilindrate 883 cc e 1000 cc, che dal 1986 divenne 1200 cc. Partendo dal precedente modello K del 1952, un’iniziale tentativo di creare una moto più piccola, la Sporster era caratterizzata da una linea sportiva pura, perfetta per una guida anche nelle competizioni. Per restringere ulteriormente la larghezza, la Sporty venne dotata del caratteristico serbatoio a “nocciolina” originariamente da 8,5 lt e aumentato di capienza negli anni. La Sporster venne messa in vendita nel 1957 al prezzo di 1103 $ (circa 10mila € odierni) e ne vennero venduti, durante il solo primo anno, 1983 esemplari.
In 66 anni di vita la Sporster 883 ha avuto moltissime varianti ed evoluzioni, senza però mai tradire la sua anima sportiva delle origini. L’economicità, l’eleganza e la versatilità di questo modello l’hanno fatta diventare un vero e proprio fenomeno di culto tra gli appassionati del genere e anche oltre; non esiste biker, infatti, che non abbia mai sentito parlare della 883 in una delle sue numerose declinazioni. Mantenuta praticamente inalterata sino alla metà degli anni Ottanta, la prima grande evoluzione interessò, nel 1986, i motori, completamente modernizzati, per poi passare nel 1991 a rivedere il cambio, portandolo da quattro a cinque rapporti. Nel 2004 fu la volta del telaio, interessato da un profondo lavoro di riprogettazione. Infine, tralasciando le innumerevoli versioni avvicendatesi negli anni, sarà sufficiente ricordare il 2007 come l’anno di definitivo abbandono del carburatore, in favore della iniezione elettronica.
La Harley-Davidson Sportster 883, oggi, commercializza la ancora la 883, dotata del nuovissimo motore H-D Evolution, ancora fedele alla sua cilindrata originaria. Disponibile in diverse colorazioni, il prezzo del nuovo è a partire da 10.900€; tuttavia, grazie ai numerosissimi accessori presenti a listino il costo finale può oscillare di diverse migliaia di Euro. Il mercato dell’usato offre una vasta gamma di opzioni, anche se negli ultimi anni la gamma Sporster ha subito una sensibile impennata dei prezzi, ottimo per chi vende, meno per chi deve acquistare. Andando infatti a dare una rapida sbirciata ai siti di vendita online, ci si accorgerà subito quante sono le 883 usate in vendita a prezzi pari a quelli del nuovo, se non addirittura maggiori. Si può dire senza timore di smentita che la regina custom Harley-Davidson 883 stia vivendo una nuova giovinezza.
Ma cosa vuol dire guidare una Sportster 883? Appena saliti in sella, la moto regala una sensazione di stabilità; il peso di circa 250 kg, di sicuro non contenuto rispetto a moto più moderne, resta però saldamente verso il basso, donando la piacevole sensazione di essere un tutt’uno con la moto. Appena avviato il motore, il classico sound Harley diventa padrone dell’atmosfera; le orecchie gustano quella musica senza esserne mai sazie. La tentazione di aprire il gas in folle è costante e bisogna sforzarsi per non cedere. La moto è maneggevole anche nel traffico, il peso è giusto percettibile nelle manovre da fermo ma appena ci si muove e la fisica inizia a lavorare diventa una piuma. Lasciato il traffico, dove il calore sviluppato dal bicilindrico un po’ si fa sentire, la 883 entra nel suo habitat e inizia ad affrontare le curve leggera e agile, fedele al volere dei suoi ideatori. Bisogna solo avere un po’ di accortezza nell’impostazione della curva a causa dell’avantreno, condizionato dallo pneumatico da 100 di larghezza. La progressione del motore 883 è piacevole e graduale, senza necessità di salire molto di giri per gustare al meglio le prestazioni di questa regina custom sempre alla moda.
Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.
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