La moto più costosa del 2023 è un vero mostro di potenza (ma non puoi averla)

La moto più costosa del 2023 è un vero mostro di potenza (ma non puoi averla)

Leonardo Anchesi  | 11 Ott 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti

Si aggiudica a mani basse il titolo di moto più costosa del 2023 la Wraith della bizzarra azienda a stelle e strisce Combat Motors, da oltre trent’anni impegnata nella produzione di motociclette costosissime e liberamente ispirate all’industria degli aerei da combattimento. Prezzi altissimi sì ma anche moltissime richieste, a giudicare che tutti modelli sul loro sito sono sold out, eccezion fatta proprio per la Wraith che è, invece, disponibile alla modica cifra di 155mila USD (circa 146mila € nostrani). Decisamente interessante la possibilità di acquistarla online e farsela recapitare a direttamente a casa, a patto che abbiate una carta di credito con un plafond estremamente consistente. Tempi di attesa? Non dichiarati ma, considerato che in Combat si mettono a costruire solo dopo aver ricevuto l’ordine, possiamo immaginare che si parli di diversi mesi, se non anni.

E come abbiamo fatto con le ultime moto di lusso viste, andiamo a saperne di più.

Uno “spettro” tutto tecnica e materiali pregiati


Il poderoso motore fa bella mostra di sé

Proprio la linea massiccia ma, allo stesso tempo, che restituisce una sensazione di leggerezza avranno fatto optare i tecnici della Combat Motors per il nome Wraith (spettro). E per raggiungere questo equilibratissimo risultato gli ingegneri hanno dovuto studiare anni e ricorrere all’utilizzo dei più pregiati materiali sulla piazza, il tutto sempre ispirandosi rigorosamente all’industria aeronautica. Traendo le mosse dall’esperienza con la P-51 Combat Fighter, il telaio della Wraith è stato realizzato interamente in alluminio di tipo militare, ovviamente scavato dal pieno. Il risultato? Un telaio più robusto e adatto a resistere alle sollecitazioni ma, allo stesso tempo, piuttosto leggero.

Una struttura che non passa di certo inosservata

Un motore bicilindrico a V S&S X-Wedge da 56 gradi, raffreddato ad aria dalla poderosa cilindrata di  2.163 cc, garantisce la spinta; ma per i più parsimoniosi è disponibile anche un 1.900 cc. Cilindrata altissima ma prestazioni piuttosto limitate: 111 cv che si riscattano però con una coppia di quasi 200 Nm, subito disponibile a 3.500 giri/min. Praticamente una moto perfetta per le drag race! 254 kg in ordine di marcia non sono, tuttavia, un peso piuma ma rendono comunque la Wraith una moto divertente da guidare e con una velocità di punta di quasi 260 km/h.

Il reparto sospensioni è caratterizzato da un doppio braccio oscillante, sospensione anteriore monoammortizzatore, sospensione posteriore monoammortizzatore con cantilever, completamente regolabile che, abbinate alle ruote da 120/70 R19 e 240/45ZR17, rendono la guida stabile e sicura, anche se non particolarmente indicata sul misto stretto vista la generosità dello pneumatico posteriore.

Il suo vero punto di forza della moto più costosa è il design

Sembra proprio di ammirare un’opera d’arte

Diciamoci la verità: chiunque abbia a disposizione quella cifra da spendere in una Wraith non lo fa di certo le prestazioni, facilmente ritrovabili in maniera analoga, se non maggiore, in prodotti ben più abbordabili. Questa moto, infatti, deve essere interpretata come una opera d’arte a due ruote perché, di fatto, è stata concepita per stupire alla vista e non di certo alla prova su strada. Gli elementi curvi, come il serbatoio e gli oblò che permettono di guadagnare la vista su serbatoio e telaio, si fondono armoniosamente con gli elementi lineari, rappresentati dagli alberi a camme, e con gli ingranaggi a vista della distribuzione. La pregevole alternanza di vuoti e pieni bilancia perfettamente l’iconografia di questa moto che merita un’analisi artistica più che tecnica.

La sede storica della Combat Motors

Gli elementi aeronautici che celano la forcella anteriore completano un quadro già di per sé perfetto, regalandogli quel tocco in più che lo rende un capolavoro unico. Moto più costosa sì, ma decisamente anche la più particolare.

Credit foto:
Sito ufficiale Combat Motors

Leonardo Anchesi
Leonardo Anchesi

Garfagnino DOC e Sardo di adozione, sono uno storico dell’arte (da qualche anno) e biker sin dalla più tenera giovinezza. Ho iniziato a collaborare con TrueRiders nel 2023 per mettermi in gioco nel campo della scrittura e ho voluto cominciare scrivendo di qualcosa che amo particolarmente: la moto e tutto ciò che le ruota attorno.



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