Il GP di Germania premia ritmo e gestione delle gomme: a spuntarla è ancora una volta Marc Marquez, sul podio con Valentino Rossi e Maverick Viñales
Non solo il Cota, anche il tracciato del Sachsenring è tra i terreni di caccia preferiti di Marc Marquez, sempre più leader del campionato MotoGP 2018 e ancora una volta imbattuto al GP di Germania nella classe regina. Una corsa difficile, da disputare con il peso dell’incognita gomme e destinata a premiare chi ha meglio saputo gestire fino alle fasi finali: una combinazione che, sotto la bandiera a scacchi, ha premiato, oltre al numero 93, anche le Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Viñales.
Diverso in realtà il copione che hanno seguito le due M1. Più costante nella prestazione e nel risultato il Dottore, costretto ad arrendersi al solo Marquez; venuto fuori nel finale il più giovani team-mate, che ha saputo comunque sfruttare nel migliore dei modi le tornate conclusive della sua gara e le difficoltà dei rivali. Risultati alla mano sono infatti proprio le moto di Borgo Panigale a soffrire di più nel corso delle ultime tornate, seppur con sorti altalenanti: mentre Danilo Petrucci porta a casa un quarto posto dal gusto agrodolce dopo aver accarezzato comunque il sogno del podio per qualche giro, Jorge Lorenzo – come non di rado gli accade – crolla fino alla sesta piazza dopo aver a lungo capitanato la truppa. Tra i due, la “sorpresa” Alvaro Bautista, rapidissimo per tutto il weekend.
Settima posizione per Andrea Dovizioso, autore di una corsa priva di veri crolli ma anche di exploit. Lo seguono in classifica Pedrosa, fresco di annuncio del ritiro a fine stagione, Zarco e Smith.
In Moto3, arriva la quinta vittoria stagionale per Jorge Martin. “Sopravvissuto” alla battaglia iniziale che l’ha visto anche protagonista di un rischioso contatto con il compagno di squadra Fabio Di Giannantonio, il pilota spagnolo strappa nel finale su Marco Bezzecchi e si concede il successo in solitaria. L’italiano, secondo sotto la bandiera a scacchi davanti a Jonh McPhee, sembra ormai l’unico capace di tenergli testa con costanza, anche in ottica iridata: il distacco al momento è di soli 7 punti.
Lo stesso numero di lunghezze che, dopo la convulsa gara di Moto2, separa Pecco Bagnaia da Miguel Oliveira. Se il portoghese chiude quarto il GP di Germania, il rivale italiano è “solo” dodicesimo: a pesare sul risultato finale è però una scivolata del connazionale Pasini che ha costretto Bagnaia a rinunciare alla lotta per le prime posizioni, certamente alla sua portata, per una gara di rimonta, preziosa per preservare la testa della classifica. Quello che festeggia davanti al pubblico del Sachsenring è quindi un trio decisamente inedito per la Moto2: primo successo di categoria per Brad Binder, che regola di misura Joan Mir e Luca Marini, al suo primo podio in carriera. Saprà confermarsi anche nelle prossime gare?
Per scoprirlo bisognerà aspettare il 5 agosto. La MotoGP 2018 e le classi minori del motomondiale si prendono infatti una breve vacanza: primo appuntamento dopo il break estivo il circuito di Brno, suggestivo palco di scena del prossimo GP di Repubblica Ceca.
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