Avevamo preannunciato uno spettacolo senza precedenti e così è stato. La lotta per il titolo di nuovo campione del mondo è entrata più che mai nel vivo e i due contendenti sono stati autori di una gara meravigliosa. Adrenalina pura e staccate al cardiopalma, con un finale davvero da brividi. Ripercorriamo tutte le tappe del Gran Premio della Thailandia che proietta Marti e Bagnaia ad una lotta serrata anche nei prossimi weekend.
Il fine settimana thailandese si apre subito con Martin che chiarisce le sue ambizioni. Lo spagnolo conquista la prima casella in griglia con lo straordinario crono di 1’29”287 distanziando la VR46 di Luca Marino di oltre un decimo.
Completa la prima fila Espargaro che di un nulla riesce a mettersi a sandwich tra le due Ducati Mooney. Deve accontentarsi di un sesto Bagnaia, chiamato quindi ad un weekend in salita.
La partenza da centro gruppo non aiuta Bagnaia nella sua rimonta, ma comunque nella totalità della gara sprint sembra non essere così brillante da poter competere con il gruppo di testa, anche se il ritmo degli ultimi giri ha dato una certa fiducia al campione in carica per la gara della domenica.
Chi non ha avuto esitazioni è stato Jorge Martin, in pieno controllo in ognuno dei 13 giri a disposizione. Una vittoria che gli permette di arrivare a ben 5 Tissot Sprint consecutive e già al sabato iniziare a ridurre il gap da Bagnaia guadagnando ben 9 punti, vista la settima posizione del pilota italiano. Una forma smagliante che potrebbe essere decisiva per lo scatto finale al titolo.
Il podio è completato da un’ottima prestazione di Binder e una solida gara di Marini, anche se non sono mai riusciti ad impensierire lo spagnolo in testa.
Martin completa il weekend perfetto centrando un’altra vittoria dopo quella della sprint. La gara stavolta non è stata ampiamente sotto il dominio dello spagnolo che ha trovato in Binder un avversario davvero ostico. I due si sono dati battaglia soprattutto nell’ultimo in giro, in cui anche Bagnaia ha partecipato alla bagarre. Pecco, autore di una manovra che, se portata a termine, sarebbe rientrata senza dubbio tra in migliori sorpassi della storia della MotoGP, staccata profonda all’esterno che per un istante lo ha portato in testa alla corsa sopravanzando sia Binder che Martin all’esterno.
Una lotta intensa che si è conclusa con la vittoria di Martin, il secondo posto di Binder e il terzo di Bagnaia, ma un track limit del sud africano gli è costato una penalità e quindi posizioni invertite con Bagnaia che riesce a limitare i danni di un weekend non perfetto.
Ora la classifica si fa interessante con Martin e Bagnaia distanziati soltanto da 13 punti in favore del campione in carica, ma con sole 3 gare alla fine ancora tutto è possibile.
Il prossimo appuntamento è in Malesia tra due settimana, quando un tris consecutivo di Gran Premi ci dirà chi riuscirà a diventare campione iridato.
Credits delle immagini: motogp.com
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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