Il flag to flag premia Marc Marquez, che vince il GP della Repubblica Ceca davanti a Pedrosa e Viñales. Quarto Rossi, “penalizzato” da un cambio di moto tardivo, che ne complica il cammino in questo MotoGP 2017.
La fortuna aiuta gli audaci e, nel caso del GP della Repubblica Ceca, audacia, strategia e velocità premiano Marc Marquez, primo a fermarsi al box su un tracciato asciugatosi molto rapidamente dopo uno start che dava ufficialmente la corsa come “bagnata”. La classifica iridata resta indubbiamente corta, ma lo spagnolo guadagna terreno sugli inseguitori a cominciare dai connazionali Pedrosa e Viñales, che lo affiancano sul podio.
Quarta piazza per Valentino Rossi, che può quantomeno gioire della bella rimonta messa in mostra dopo un cambio moto indubbiamente arrivato con un giro di troppo. Difficile ragionare con i se, ma abbastanza facile immaginare il Dottore sul podio se il passaggio dal box fosse arrivato almeno con un giro d’anticipo. Stesso errore e scelta tattica rivelatasi quindi sbagliata anche per Andrea Dovizioso, sesto alle spalle di Cal Crutchlow. Per i due italiani, il campionato è tutt’altro che compromesso, anche se qualche rimpianto rimane.
Così come rimangono d’obbligo le riflessioni sulla pratica del flag to flag, che oggi presta indubbiamente il fianco a qualche critica. Emblematico della confusione e della pericolosità generata dal cambio moto l’incidente avvenuto in corsia box tra Aleix Espargaro e Andrea Iannone, con la Suzuki ad avere la peggio nella collisione. Caos anche al box Ducati, che ha costretto Jorge Lorenzo a una sosta imprevista di circa 10-15 secondi prima di poter ripartire: una moto non pronta, forse una scelta inattesa da parte di Lorenzo o un’incomprensione con il pilota che, pur non tra i più rapidi sull’asciutto, aveva scelto un buon momento per il cambio e poteva forse ambire – al netto dell’errore – almeno a un posto in top ten.
Condizioni atmosferiche protagoniste anche nelle “classi minori” e, in particolare, in Moto2, dove la pioggia non solo ha riscritto il corso della gara, ma rischia persino di pesare sulle sorti del campionato. Come sa bene Tom Luthi che, autore di un re-start perfetto dopo la bandiera rossa resa necessaria dal meteo, ha saputo creare su asfalto bagnato un gap sui suoi avversari parso da subito incolmabile: una vittoria pesante, quello dello svizzero, che si porta ora a -17 punti in classifica da Franco Morbidelli, che ha chiuso solo ottavo tra prudenza e difficoltà. Sul podio con Luthi anche Alex Marquez e Miguel Oliveira, terzo a precedere un ottimo Luca Marini; a terra, poco dopo la seconda ripartenza, il poleman Mattia Pasini.
Situazione diametralmente opposta per la Moto3, dove i piloti hanno tagliato il traguardo potendo percorrere traiettorie pressoché asciutte dopo essere partiti con assetti da bagnato. Meteo avverso o meno, a conquistare i riflettori e la prima piazza è però sempre lui, Joan Mir, capace di tenere a bada nel finale un buon Romano Fenati, quasi a sorpresa a suo agio sin dall’inizio della gara, malgrado la pioggia e condizioni che, in passato, gli hanno raramente giovato. Una ritrovata confidenza che può festeggiare con la seconda piazza davanti a Canet e la possibilità di riprovarci con convizione già la prossima settimana, quando il motomondiale tornerà in pista in Austria, sul Red Bull Ring di Spielberg. Non mancate!
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