Doppietta Ducati a Sepang, dove Marc Marquez si accontenta invece di un quarto posto. Il titolo MotoGP 2017 si deciderà solo a Valencia.
Per quanto tempo la Ducati sarà costretta rimpiangere la prestazione disastrosa di Phillip Island lo scopriremo solo a Valencia, dove Andrea Dovizioso sbarcherà coltivando ancora qualche speranza di laurearsi campione del mondo MotoGP 2017. Merito di un’ottima vittoria arrivata sotto l’acqua della Malesia e anche con un pizzico di complicità da parte di Jorge Lorenzo, che ha vestito i panni di uomo squadra accontentandosi di un comunque ottimo secondo posto. Facile (ma non scontato) prevedere che il forlivese si sarebbe comunque involato verso il successo, ma in un momento delicatissimo per il titolo sapere di doversi giocare i 25 punti con un team-mate di certo non intenzionato a rovinare la stagione della propria squadra ha giovato alla corsa dell’italiano. Forse camuffato da cambio di mappatura, il team order è probabilmente arrivato, anche se poi va precisato che a favorire il sorpasso è stato proprio un errore di Lorenzo, con qualche brivido nel box Ducati. Che ora dista 21 lunghezze dai sogni di gloria.
Toglie punti a Marc Marquez, quarto e in versione “ragioniere”, anche l’ottimo Johann Zarco, di nuovo sul podio in questa stagione che lo vede vestire i panni di rookie of the year. Quinta piazza per Dani Pedrosa, che precede un Danilo Petrucci costretto a rimontare dal fondo a causa di un piccolo problema tecnico che lo obbligato a partire in coda allo schieramento. Ancora una volta male le Yamaha ufficiali con il bagnato: se Rossi è settimo, Maverick Viñales è addirittura nono.
Nel frattempo la Moto2 festeggia il suo campione del mondo, Franco Morbidelli. Un titolo meritato a suon di vittorie, ma arrivato in realtà in mattinata lontano dalla pista, a causa dell’infortunio rimediato in qualifica e che ha costretto lo svizzero Tom Luthi a rinunciare al GP della Malesia. A Morbidelli basta dunque un terzo posto per onorare l’iride e festeggiare al parco chiuso, dove ritrova ancora una volta Miguel Oliveira – fresco vincitore dell’Australia – e Brad Binder, di nuovo secondo. Finale di stagione in grande spolvero quindi per KTM, che l’anno prossimo potrebbe davvero essere la moto da battere. Tra quanti ci proveranno anche Joan Mir che, per nulla appagato dall’iride conquistato a Phillip Island, ha centrato l’ennesima vittoria della sua ultima stagione in Moto3 anche sull’insidioso asfalto di Sepang, regolando al momento giusto Jorge Martin e Enea Bastianini, terzo sotto la bandiera a scacchi.
Se nelle classi minori i giochi sono fatti, il gran finale MotoGP attende con trepidazione il GP di Valencia! Non resta che aspettare due settimane per scoprire il campione del mondo della classe regina!
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