MotoGP Thailandia: le caratteristiche del Chang International Circuit

MotoGP Thailandia: le caratteristiche del Chang International Circuit

Redazione TrueRiders  | 03 Ott 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Il MotoGP Thailandia apre la terza e ultima fase del calendario iridato, con le quattro corse in terra asiatica e in Oceania, prima del gran finale a Valencia in programma il prossimo 17 novembre. Il favorito numero uno per la vittoria sia della gara sul circuito di Buriram sia del mondiale è Marc Marquez.

Il pilota spagnolo della Honda, dopo il successo ad Aragon, potrebbe laurearsi campione del mondo già in Thailandia. Indipendentemente da quella che sarà la posizione di Andrea Dovizioso, il suo diretto avversario nella classifica piloti, semplicemente conquistando il primo posto nella gara di domenica. Di seguito le principali caratteristiche del Chang International Circuit.

Chi ha costruito il Chang International Circuit

A costruire il Chang International Circuit, dove viene disputato il Gran Premio di MotoGP della Thailandia, è stato Hermann Tilke, noto architetto tedesco. Tilke ha realizzato la maggior parte dei circuiti moderni dove oggi il campionato di MotoGP disputa le sue gare.

Quando si è corso sul Chang International Circuit per la prima volta

Il circuito di Buriram ha ospitato le prime competizioni automobilistiche nel 2014, anno di apertura del Chang International Circuit dopo la fine dei lavori coordinati dall’architetto teutonico.

Il battesimo vero e proprio delle due ruote fu però nell’anno successivo (2015), quando la Thailandia ospitò il Mondiale di Superbike, che di recente ha visto l’ennesimo trionfo della leggenda inglese Jonathan Rea in sella alla Kawasaki.

Le caratteristiche tecniche del Chang International Circuit

La maggior parte dei circuiti moderni concepiti dall’architetto tedesco Hermann Tilke presenta il noto layout stop-and-go. Il Chang International Circuit non fa differenza, sebbene sia più guidato rispetto ad altri tracciati realizzati dall’architetto teutonico.

La pista è stretta e tortuosa, presenta complessivamente dodici curve e tre rettilinei. Quello finale misura quasi un km ed è qui che si raggiungono i picchi di velocità più alti dell’intero weekend di gara, fino a 330 km/h.

Cosa significa Buriram

Una curiosità sul circuito di Buriram, conosciuto a livello internazionale con il nome di Chang International Circuit. In lingua khmer, parlata nelle nazioni del sud-est asiatico (oltre alla Thailandia anche in Cambogia e Vietnam), la parola ‘buriram’ significa Città della Felicità.

Buriram è una località situata a circa 400 km a nord della capitale Bangkok, meta ogni anno di milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.

Secondo anno per la classe MotoGP in Thailandia

La corsa del prossimo fine settimana coinciderà con il secondo anno della MotoGP in Thailandia. Infatti, l’edizione 2018 fu la prima in assoluto per la classe regina del campionato delle due ruote più seguito al mondo. Ad aggiudicarsi la vittoria fu Marc Marquez su Honda, che riuscì a battere in volata Andrea Dovizioso e il connazionale Maverick Vinales su Yamaha. A poco meno di due secondi dal terzetto di testa tagliarono il traguardo Valentino Rossi e il francesco Zarco, reduce dalla sfortunata parentesi con la scuderia KTM.

Credits foto apertura: Box Repsol rilasciata in licenza CC BY 2.0

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