Passaggio di proprietà moto: tutto quello che c'è da sapere

Passaggio di proprietà moto: tutto quello che c’è da sapere

Giordano Di Fazio  | 15 Dic 2022  | Tempo di lettura: 3 minuti
Acquisto di motocicletta tra privati.

Sì, quando si ha finalmente tra le mani la nuova moto tanto agognata, per la quale abbiamo risparmiato mesi e mesi, e di cui avevamo il poster attaccato in camera, è difficile non salire in sella carichi di entusiasmo e lasciarsi guidare. Purtroppo però la legislazione ci impone alcuni passaggi formali da rispettare, prima di mettere in moto. Uno di questi è proprio il passaggio di proprietà moto.

Cos’è il passaggio di proprietà?

Il passaggio di proprietà è una procedura che permette di trasferire la titolarità del mezzo da chi lo vende a chi lo compra, formalizzandola. Per quanto riguarda accordi tra privati la necessità è quella di sostenere alcune procedure burocratiche, per i ciclomotori (due ruote superiori a 50 cc) infatti le strade percorribili sono due: effettuare l’iter presso un’agenzia di pratiche auto, più rapido ma più costoso, oppure attraverso lo Sportello Telematico dell’Automobilista, rivolgendosi agli uffici del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) o a quelli della Motorizzazione civile.

Cosa serve?

È importante che acquirente e venditore si rechino insieme presso l’ufficio scelto e portino con sé questi documenti:

  • Fotocopia del documento di identità o patente, e del codice fiscale.
  • Fotocopia della carta di circolazione della moto (presentando anche l’originale) e certificato di proprietà.

Il retro del certificato di proprietà presenta sul retro il modulo per l’atto di vendita, dove il nuovo proprietario dovrà inserire i propri dati. L’atto avrà validità solo dopo aver autenticato la firma del venditore, presso l’Ufficio Anagrafe del Comune o il PRA.

Quanto costa?

La registrazione del passaggio di proprietà moto deve necessariamente avvenire entro 60 giorni dall’autenticazione, pena una sanzione (da 700 a 3500€, oltre al ritiro della carta di circolazione). Ma la domanda che tutti si pongono è: quanto costa?

Il costo dipende dagli uffici ai quali ci si rivolge, la spesa per il trapasso al PRA o alla Motorizzazione comprende:

  • 32 euro per l’imposta di bollo e trascrizione al PRA;
  • 16 euro di imposta di bollo per l’aggiornamento del libretto di circolazione;
  • 9 euro per diritti DTT (Dipartimento Trasporti Terrestri);
  • 16 euro di marca da bollo per l’autentica della firma;
  • 27 euro per emolumenti ACI.

La procedura cambia leggermente tra PRA e Motorizzazione, ma comunque entrambi prevedono dei tempi di attesa.

Mentre invece chi opta per un ufficio di pratiche auto privato dovrà fronteggiare un costo maggiore, circa 80€ in più del PRA, per un totale di 180€, ma potrà risolvere la questione in tempi molto più brevi.

E i ciclomotori?

Per quanto riguarda mezzi a due ruote inferiori a 50 cc, cambiano procedure e costi. Gli uffici di riferimento rimangono gli stessi (PRA, Motorizzazione o privati). Il venditore dovrà dichiarare la sospensione della circolazione del veicolo per passaggio di proprietà, con annesso certificato, e inoltre dovrà presentare il modulo TT2118, scaricabile a questo link. L’acquirente invece dovrà presentare la copia autenticata del certificato di avvenuta sospensione della circolazione e la domanda su modulo TT2118 per il rilascio del certificato di circolazione aggiornato e della targa.

Il costo di questa operazione varia dai 56€ richiesti dalla Motorizzazione, ai 100-120€ che invece chiede l’agenzia di pratiche auto.

Giordano Di Fazio
Giordano Di Fazio

Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali, attualmente studente universitario alla Sapienza. Inizio a scrivere per gioco, poi per passione ed ora (quasi) per professione. Collaboro con TrueRiders dal 2022



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