Tourist Trophy, la gara motociclistica più pericolosa al mondo

Il Tourist Trophy, il circuito più pericoloso del mondo

Redazione TrueRiders  | 19 Giu 2015  | Tempo di lettura: 2 minuti

Il Tourist Trophy, la pista su strada che si trova nell‘Isola di Man, attira ogni anno migliaia di estimatori, curiosi e giovani piloti pronti a competere in una gara mozzafiato.

Un isolotto nel Mare d’Irlanda, che si racconta sia nata per volere del gigante irlandese Fionn Mac Cumhail durante i conflitti con il gigante rivale irlandese, territorio abitato da 76 mila anime un pò british ed un pò irish, dove il mare con la sua violenza impetuosa sbatte sulle scogliere ed il paesaggio è sempre verde, ospita ogni anno la Tourist Trophy, un circuito motociclistico pericolosissimo.

Il circuito dello Snaefell Mountain Course, tracciato di 60,720 chilometri si sviluppa attorno l’abitato dell’isola, intersecandosi fra casette tipiche, muri e pali della luce, caratteristica che lo ha reso famoso fra gli appassionati di motociclismo ma soprattutto per le decine di morti che annualmente cadono durante la gara a causa dell’evidente difficoltà del tracciato.

La prima edizione risale al 1907, e inizialmente faceva parte del Gran Premio di Gran Bretagna fino a quando nel 1976, fu escluso dai circuiti in gara proprio per l’eccessiva pericolosità del tracciato.

Da allora, la sua fama è aumentata; diventato il più noto tracciato del Campionato mondiale Formula TT, ossia finalizzato a dare un’ulteriore possibilità ai motociclisti esclusi dal Motomondiale, tra i piloti italiani desiderosi di sfidare quelli inglesi, si ricordano Giosuè Giuppone che partecipò nel 1909, nel 1924 fu la volta del pilota Achille Varzi che partecipò e portò a termine il circuito, fino a quando, nel 1937, Omobono Tenni fu il primo italiano a vincere la gara con la sua Moto Guzzi 250.

La gara del Tourist Throphy è diventata così nel tempo uno dei campionati motociclistici più famosi proprio per la loro particolarità del tracciato e per le emozioni che provoca sia ai partecipanti che agli spettatori.

Nell’edizione TT2015 Ian Hutchinson , giovane pilota 35enne di Bingley, dopo aver portato a casa ben cinque Tourist Thophy nella stessa edizione e un incidente che l’aveva messo ko nel 2010, è tornato più forte di quanto si potesse pensare, dando sfogo a tenacia e bravura tecnica.

Ma c’è anche chi, a 45 anni d’età, come Bruce Anstey, pilota della Nuova Zelanda naturalizzato inglese, continua a correre sul tracciato più pericoloso del mondo, lasciando tutti senza fiato per la temerarietà, in competizione con le nuove leve, desiderose di primeggiare nelle diverse categorie della TT.

Tra gli italiani partecipanti nella TT 2015 Stefano Bonetti,  39enne veterano del circuito partecipante con la sua Kawasaki versione Superstock, ha dovuto arrendersi ai problemi tecnici della sua moto che lo hanno fatto classificare 19simo in Superbike, pur non dimenticando i ben 34 traguardi raggiunti negli scorsi anni.

Altro italiano in gara è Marco Pagani, giovane bresciano che partecipa alla TT 2015 grazie ad un precedente opera di crowdfunding.  Anche lui vittima di un problema tecnico al cambio della sua moto in gara, una BMW S1000RR, ma che annuncia il suo ritorno all’anno prossimo, più carico che mai.

Redazione TrueRiders
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