In Viaggio con Suzuki, Day 2: il Cilento in moto - TrueRiders

In Viaggio con Suzuki, Day 2. Un Cilento da scoprire

Redazione TrueRiders  | 18 Mag 2017  | Tempo di lettura: 5 minuti

Secondo giorno di In Viaggio con Suzuki, il viaggio in Cilento del Bonzo Team, all’insegna delle strade dell’entroterra campano.

4 maggio 2017. Dopo la partenza da Roma e il primo assaggio delle strade del Cilento, Alessio, Edoardo e Massimo ripartono alla volta del Vallo di Diano, la zona dell’entroterra cilentano più verde e ricca di strade panoramiche.

Edoardo prende idealmente il comando per raccontarci le emozioni e le sensazioni provate sulla V-Strom 650 e 1000 e sulla GSX-S1000F in questo secondo giorno di viaggio.

In Viaggio con Suzuki – Il diario di Edoardo

Il risveglio a Palinuro è al cospetto di un bel sole. Il tempo è decisamente migliore di ieri, e ci lascia intravedere l’opportunità di trascorrere una grande giornata di moto. Da lontano, le sfumature blu cobalto del mare ci danno idealmente il buongiorno.

Dopo una ricca colazione sulla terrazza del nostro B&B e, fatto il pieno, partiamo alla volta del Faro che domina il promontorio di Palinuro, dal quale si gode un panorama eccezionale!

Riprese le moto e accese le nostre camera-bike proseguiamo lungo la Costiera, percorrendo la SR562, alla ricerca della curva perfetta. Da Palinuro fino al bivio per Marina di Camerota la strada non riserva grandi sorprese, ma poco dopo si entra in uno scenario che ci ricorda la Corsica, con le pareti delle montagne che sembrano chiudere la strada ad ogni curva. Facciamo una piccola deviazione poiché siamo attratti dalle indicazioni per il borgo medievale di Mercato San Severino, ubicato sui dirupi della Gola del Diavolo.

Ripresa la strada Costiera, assolutamente poco trafficata, pennelliamo interessanti curve nel tratto fino a Scario, poi la strada torna ad essere più di collegamento fino a Policastro Bussentino e di lì fino a Sapri, il paese principale del Golfo di Policastro, che ci accoglie con la sua famosa torre astronomica, La Specola. Bellissimo il litorale che ci permette una bella sosta fotografica. Siamo a pochi chilometri dalla Basilicata e già che ci siamo puntiamo diritti verso Maratea. La scelta non poteva essere più azzeccata!

In tanti anni di viaggi possiamo sicuramente dire che questo tratto di strada, che unisce Campania e Basilicata e costeggia il mare, entra di diritto tra i più suggestivi ed interessanti percorsi. Sensazioni ed emozioni uniche che hanno esaltato le doti sportive del GSX-S1000F, una moto che ha messo d’accordo tutti! Precisa ed affilata come una lama entra in curva con grande sicurezza, merito anche dei Dunlop Sportmax che equipaggiano la moto in nostro possesso.

Massimo
Massimo con vista… sulle gole del Calore

Sia la V-Strom 650 che la 1000, guidate da Max e Alessio, si confermano moto universali e polivalenti, la giusta cavalleria consente di affrontare anche percorsi come questo in 3° marcia aprendo e chiudendo il gas a proprio piacimento, il massimo!

Sosta di nuovo a Sapri per riprendere fiato, il nostro orologio segna mezzogiorno… ed è il momento di lasciare, non senza qualche rimpianto, la Costa del Cilento per iniziare il nostro “viaggio nel viaggio” all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano! Dalla costa si vedono i rilievi montuosi e fortunatamente le poche nuvole non sembrano destare apprensione. Partiamo super-gasati alla conquista del Parco!

All’altezza di Policastro Bussentino prendiamo la SS18 in direzione Torre Orsaia-Alfano. Veloce e tecnico questo tratto di circa 20km, ci ha entusiasmato e forse abbiamo spinto più del dovuto, ma tanta era la voglia di guidare a buon ritmo che ci siamo veramente divertiti.

Dopo una deviazione di qualche chilometro ci ritroviamo al paese di Rofrano, dove ci accorgiamo che si sta avvicinando prepotentemente l’ora di pranzo! Fortuna vuole che nei pressi del paese di Montano Antilia, troviamo un ristorantino che in tempi rapidi ci serve un pranzetto coi fiocchi a base di antipasti locali e pasta fatta in casa. Il nome? Ante Elios, se capitate da queste parti vale la pena fermarsi.

Intorno alle 15.30 riprendiamo le moto, abbiamo ancora un bel po’ di strada da fare. Gli scenari sono sempre molto belli, immersi nelle montagne del Parco Nazionale del Cilento, curve, tornanti, allunghi e di nuovo curve strette si susseguono senza fine.

Giunti finalmente a Vallo della Lucania imbocchiamo la mitica SR488 che in un turbinio di curve (non trovate un tratto diritto neanche a pagarlo) ci porta fino al paese di Felitto, porta d’accesso alle Gole del Calore che sono una serie di cinque profonde (la prima inizia nei pressi del paese di Piaggine) incisioni scavate nella roccia dalle acque correnti del fiume Calore Lucano.

Massimo, Edoardo e Alessio
Massimo, Edoardo e Alessio con le Suzuki e il panorama in bella vista

L’accesso alle gole è poco prima dell’entrata di Felitto, perciò riprese le moto e parcheggiate nell’area apposita, ci avventuriamo a piedi sul tracciato per gli amanti del trekking o della camminata nordica, giusto qualche centinaio di metri per arrivare al suggestivo ponte di ferro che ci consente di fare gran belle foto! Sui tavoli allestiti per i pic-nic nell’attrezzata area verde ci rilassiamo un pò giocando a carte.

Sono oramai le 18.00 e dobbiamo fare gli ultimi 30km della giornata per giungere all’Agriturismo Villa Vea presso il paese di Bellosguardo. Non ci crederete, ma come abbiamo iniziato alla grande la giornata, così la chiudiamo! Da Felitto ancora un tratto sulla bellissima SS488 fino al bivio con la SS166, da qui fino a Bellosguardo è un continuo di curve veloci e tratti più tortuosi su un asfalto a dir poco perfetto che invita a tenere un buon ritmo e in questo senso le nostre Suzuki non si lasciano pregare, in primis il GSX-S1000F che non chiede di meglio!

Intorno alle 19.00 giungiamo al nostro agriturismo che è inserito in 4 ettari di terra coltivata ad ulivi e vite, un posto davvero molto bello dotato anche di piscina per il periodo estivo. Qui abbiamo scelto la formula della mezza pensione e non abbiamo sbagliato, rimetterci in moto dopo questa giornata sarebbe stato difficile. Cena molto buona e completa che inevitabilmente ci riconcilia col meritato riposo. Ci addormentiamo con la sensazione di aver guidato su strade molto belle, che tutti dovrebbero provare… a domani!

Redazione TrueRiders
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