Se vi trovate in Piemonte, perché ci abitate o perché siete da quelle parti in vacanza (rigorosamente in moto!), non potete rinunciare a scollinare il Colle Braida, valico alpino che collega la Val Sangone con la bassa Val di Susa. È un percorso ricco di sorprese, come Avigliana e i suoi bellissimi laghi oppure la straordinaria Sacra di San Michele, celebre per aver ispirato Umberto Eco nella scrittura della sua opera più letta, Il Nome della Rosa. Senza dimenticare, ovviamente, Giaveno e Valgioie, Coazze e Forno di Coazze, che meritano sicuramente una visita. Un itinerario breve, ma intenso. Pronti a partire?
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Colle Braida in moto. L’itinerario
Mappa
Percorso
Si parte da Avigliana, una città che merita di essere visitata per i suoi laghi. È il comune più importante di tutta la Val di Susa. Procedendo lungo Via Sacra San Michele ci dirigiamo, lungo la SP188, verso quello che è un edificio storico davvero incredibile. Ovviamente lasciata un attimo la moto nel parcheggio, potrete fermarvi a visitare questo convento, costruito sulla vetta del Monte Pirchiriano.
Ripartendo dalla Sacra di San Michele, procediamo verso il Braida riprendendo la Strada Provinciale 188. Passeremo per il Colle della Croce Nera, prima di arrivare al valico alpino. In poco tempo, curva dopo curva, eccoci arrivati al Colle Braida, che vanta un’altezza di poco più di 1000 metri: qui è il paradiso degli amanti della natura e magari nella vostra sosta potrete fare una passeggiata nei dintorni per ammirare panorami davvero molto interessanti.
Dal Monte Ciabergia, raggiungibile a piedi dal Braida, si possono vedere i laghi di Avigliana e le montagne della Bassa Val di Susa. Ne approfittiamo per concederci un po’ di tempo alla scoperta di questa bella zona del Piemonte. Riprendiamo verso sud la SP188, per poi deviare verso ovest sulla SP189, che ci porterà verso Coazze, comune della Val Sangone bagnato dal fiume Sangone. È un luogo di villeggiatura di mezza montagna, molto famoso alla fine dell’Ottocento e del Novecento.
Qui ha soggiornato anche Pirandello, come ricorda il campanile della chiesa. Da qui possiamo riprendere la strada alla volta di Giaveno oppure deviare verso Forno di Coazze (prendendo la SP190 direzione sud, prima di deviare verso ovest lungo la SP192). Riprendiamo la SP192 e dirigiamoci verso Giaveno. Da qui prendendo la SP187 potremo raggiungere l’abitato di Trana, per poi proseguire lungo la SP184 verso Buttigliera Alta. A questo punto deviamo sulla SP185, direzione Avigliana. E il nostro giro emozionante e unico termina qui, da dove eravamo partiti!
Le cose da vedere lungo il Colle Braida
Sacra di San Michele
L’Abbazia di San Michele della Chiusa (questo è il suo vero nome, anche se tutti la chiamano semplicemente Sacra di San Michele) si trova nel territorio comunale di Sant’Ambrogio di Torino ed è uno dei monumenti simbolo del Piemonte.
Risale circa al X-XI secolo e fu costruita su un basamento roccioso a quasi mille metri di altitudine. Dalla Sacra, imponente e maestosa, si ammira tutta la Val di Susa. Dal Seicento in poi fu abbandonata dai Benedettini, e riprese a vivere grazie ai Padri Rosminiani dal 1836. Restaurata negli ultimi anni, oggi è la cartolina più conosciuta del Piemonte insieme alla Mole Antonelliana di Torino.
Coazze e Forno di Coazze
Forno di Coazze è un piccolo borgo montano del Piemonte, famoso perché ospita il Santuario della Madonna di Lourdes, una riproduzione dell’originale assolutamente da visitare perché davvero affascinante.
Nel paese di Coazze (che arriva fino a 2700 metri di altitudine) c’è un’Ossario dedicato alle vittime di una strage nazista nel 1944, e vi si ricorda una visita di Pirandello risalente al 1901.
Laghi di Avigliana
Si tratta di due piccoli laghi, ma assolutamente meritevoli della visita. I Laghi di Avigliana sorgono proprio sulla strada che porta verso il Colle Braida. Sono, con estrema semplicità chiamati “Lago Piccolo” e “Lago Grande”. Insieme, non superano i 2kmq di estensione, e sono stati originati dallo scioglimento del ghiacciaio della Val di Susa.
Il Lago Grande (o Lago della Madonna) è tra i più puliti d’Italia secondo Legambiente e Touring Club Italiano. Il Lago Piccolo è celebre per la sua ricca vegetazione, ma non vi si può fare il bagno, a differenza del Grande.