Tavoliere delle Puglie Foggia e Manfredonia in moto | TrueRiders

Tavoliere delle Puglie in moto

Letizia  | 21 Apr 2021  | Tempo di lettura: 6 minuti
  • Titolo: Tavoliere delle Puglie
  • Lunghezza (km): 111
  • Partenza: Foggia
  • Arrivo: Manfredonia
  • Principali località attraversate: Ascoli Satriano, Cerignola, Lago Salso
  • Chiusura invernale: No

Conosciuto per essere stata la meta della transumanza per secoli, il Tavoliere delle Puglie è la pianura più vasta d’Italia.

Noi vogliamo proporvi un itinerario alternativo al sempre più popolare Tratturo Magno, che vi porterà alla scoperta dell’entroterra a partire da Foggia con effetto speciale finale sul Gargano. Saliamo in sella allora e scopriamo il Tavoliere delle Puglie in moto!

Tavoliere delle Puglie in moto, l’itinerario

Mappa

Itinerario

Il nostro itinerario ovviamente non prevede lunghe salite o ripide discese. Ci troviamo infatti in una delle pianure più famose d’Italia, proprio lì nel tacco della penisola. Il nostro percorso parte dall’entroterra per concludersi sull’Adriatico, proprio nel cuore dello sperone. Ma saliamo in sella e scopriamo il nostro itinerario nel Tavoliere Puglie. 

Partiamo da Foggia. Da qui imbocchiamo la SS 655, partendo da Via Francesco Crispi in direzione Piazza XX Settembre; seguiamo la SS655 in direzione di SP105 prendendo l’uscita verso Ascoli Satriano Nord. Continuiamo sulla SP 105; al bivio svoltiamo a sinistra sulla Strada Comunale Stazione Ascoli. Attraverso Viale Domenico Pandiscia, Via Estramurale Pozzello, Via Pietro Giannone, Corso Umberto I e Via Sanniti attraversiamo il cuore antico della cittadina. Svoltiamo leggermente a destra e prendiamo Corso Vittorio Emanuele II/SP90, fino ad arrivare al cuore di Ascoli Satriano in una mezz’oretta di strada. 

Foggia
Foggia

Riprendiamo la SP90 in direzione Viale Aldo Moro, svoltiamo a sinistra e imbocchiamo Via Cerignola/SP88. Questa volta svoltiamo a destra e prendiamo la SP 89, poi giriamo a sinistra e prendiamo la SP95. La scenografia sono distese di prati verdissimi a perdita d’occhio per 30 minuti, giusto il tempo di arrivare a Cerignola. Imbocchiamo allora Via Pietro Mascagni e poi Via Napoli; proseguiamo sulla SP 77 per poi svoltare a sinistra sulla SP 141 proprio prima di superare il Torrente Carapelli. Proseguiamo lungo la SP 141 superando l’Acquapark di Ippocampo, il Canale Cervaro Nuovo e attraversando l’Oasi Lago Salso e il Ponte Candelaro che sormonta l’omonimo torrente. Ancora su SP141, imbocchiamo Viale Giuseppe di Vittorio, Viale Aldo Moro, Viale Kennedy, Via Gaetano Palatella, Corso Roma, fino a Via Arcivescovado nel cuore di Manfredonia: la “porta del Gargano” e tappa finale del nostro viaggio ne il Tavoliere delle Puglie. 

Pianura Tavoliere delle Puglie cosa vedere e cosa sapere

Il Tavoliere delle Puglie è la pianura peninsulare più vasta d’Italia che dall’entroterra si estende sino alle soglie dell’Adriatico

Tavoliere delle Puglie origine

Tavoliere delle Puglie

Il Tavoliere è una vasta pianura, la più estesa d’Italia (se si esclude la Pianura Padana) con i suoi tremila chilometri quadrati, emersa per sollevamento. Infatti la sua origine è legata all’emersione di fondali marini risalente ad epoche remote. Successivamente, sulla terra emersa andarono ad accumularsi detriti trasportati da alluvioni e dal corso dei fiumi discendenti dagli Appennini. Nella zona costiera il Tavoliere è parecchio paludoso, dal momento che buona parte dei fiumi che scorrono qui si insabbiano prima di arrivare al mare. Solamente l’Ofanto e il Carapelle sfociano nell’Adriatico. Con le bonifiche del XX secolo, la pianura ha dato il via ad una fortuna agricola, anche grazie alla rete idrica più efficiente della regione. 

Il nome “Tavoliere” deriva dalle Tabulae Censuariae romane, una specie di elenchi del catasto in cui erano registrati i terreni posseduti dal fisco. Inoltre nel Medioevo il territorio era suddiviso in tre zone, salvo poi essere unificato sotto il Regno d’Italia. Ecco perché oggi parliamo di Tavoliere delle Puglie e non di Puglia.

Tratturi pugliesi

val di sangro
I tratturi, che arrivano fino nel Tavoliere delle Puglie, partono generalmente dall’Abruzzo (qui la Val di Sangro)

Il territorio tendenzialmente arido ha da sempre spinto gli abitanti di questi luoghi a dedicarsi alla pastorizia. Il Tavoliere ha svolto per secoli la funzione di pascolo invernale, in cui far svernare le greggi dall’Abruzzo verso Foggia e quindi il mare. I tratturi erano i percorsi battuti ogni anno dai pastori con le proprie pecore attraverso l’Italia peninsulare. Oggi questi cammini sono per lo più abbandonati, quantomeno nella loro funzione primaria, e si sono trasformati in una grande attrazione turistica per gli amanti del trekking e delle passeggiate esplorative. 

Scoprite a tal proposito il Tratturo Magno in moto!

Cosa vedere nel Tavoliere di Puglia

Ascoli Satriano è la prima tappa che incontriamo; in una posizione strategica rialzata oggi conserva importanti testimonianze del passato locale. Roccaforte del dominio romano, la città fu protagonista delle Guerre Puniche in quanto si alleò con Annibale. La Cattedrale Natività della Beata Vergine Maria, realizzata in stile romano-gotico, e la barocca Chiesa di San Potito Martire sono due gioielli da visitare; ma anche l’antico Castello Normanno, il Palazzo Visciola e il Palazzo del Cavaliere. Il Parco Archeologico dei Dauni è un altro luogo imperdibile.

Tavoliere delle Puglie. Cerignola, Cattedrale
La Chiesa Madre di Cerignola è la cattedrale della città pugliese

Cerignola, nella sua “Terra Vecchia”, conserva echi artistici e architettonici dell’antico passato. La Chiesa Madre di San Francesco d’Assisi, risalente all’XI secolo, è molto probabilmente l’edificio più antico della città. La Chiesa della Beata Vergine del Monte Carmelo è un capolavoro barocco, la cui facciata fu realizzata in due momenti successivi. Da visitare anche la Torre dell’Orologio risalente al XIX secolo e Il Monte, un’area protetta istituita nel 1982.

Punto di arrivo del nostro itinerario è Manfredonia. Fondata nel 1256 da Manfredi figlio di Federico II di Svevia, come dice il nome. La quattrocentesca Chiesa di San Domenico vi accoglie con il suo imponente portale gotico, mentre di fronte al Molo di Levante del porto vi aspetta il Castello Svevo con torri cilindriche e quadrate concluso dagli Angioini. La Chiesa di Santa Maria di Siponto sorge a pochi chilometri dalla città, ma prima delle inondazioni dei secoli precedenti sorgeva nel cuore della città antica. 

Tavoliere Puglia dove mangiare

In Puglia il cibo non è un accessorio, ma parte integrante della sua cultura. I vini e l’olio extra vergine d’oliva D.O.P. sono la dimostrazione dell’eccellenza dei prodotti locali. 

  • Ristorante Porta di Basso a Peschici, in provincia di Foggia. Lo chef Domenico Cilenti è pronto ad accogliervi in una terrazza a picco sul mare. Allestito in un vecchio frantoio, le materie prime genuine rappresentano il credo del menù di questo ristorante, insieme a molte erbe spontanee.
  • Piana della Battaglia a Vieste. In un agriturismo nascosto nella natura, qui potete assaggiare circa 30 tipi di pizze diverse, cotte in un forno alimentato a legno d’ulivo. La proprietà gestisce anche Il Capriccio, presente sulla guida Michelin, nel porto turistico della città. Qui il tradizionale riso, patate e cozze è imperdibile.
  • Coppola Rossa a Manfredonia. Ristorante rustico a conduzione familiare che offre diversi classici della tradizione locale, il pescato del Golfo, e il famoso Caciocavallo Podolico del Gargano, presidio Slow Food. 

Attraversato il Tavoliere delle Puglie, scoprite anche il Parco dell’Alta Murgia in moto!

Letizia
Letizia

Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.



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