La terza tappa di Sali a Borgo si è conclusa lo scorso 12 settembre e nell’attesa di partire alla volta del quarto e ultimo itinerario in moto, continuiamo a fantasticare sulle strade da sogno che ha percorso il Parods durante lo scorso weekend. Sono stati tre giorni alla scoperta di suggestivi borghi Nord Italia tra Milano, Novara e Biella, costellati da sterrati e curve morbide, tra meravigliose cittadine medievali abbracciate da paesaggi tendenzialmente pianeggianti.
L’edizione 2020 di Sali a Borgo ha compiuto il suo giro di boa. L’iniziativa, promossa dall’Associazione I Borghi più belli d’Italia e ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), organizzata da Ecce Italia e Valica in collaborazione con TrueRiders e sponsorizzata da Europ Assistance Italia, è giunta alla sua terza tappa scoprendo un paesaggio decisamente inedito rispetto a quello “mari e monti” dei primi due viaggi. Tuttavia, luoghi ed emozioni non sono stati certo da meno, anzi i borghi nel Nord Italia incontrati in questi giorni hanno riservato esperienze uniche che solamente un turismo lento e di qualità sa offrire ai turisti più ispirati.
D’altronde proprio la riscoperta di un turismo di prossimità è stata al centro di Sali a Borgo 2020. Infatti, l’emergenza Covid-19 ha spinto gli organizzatori e i partner a lanciare un diario di viaggio volto alla promozione delle vacanze in Italia, nel rispetto del distanziamento sociale. Roberto Parodi, testimonial d’eccezione, narra attraverso le sue piattaforme social, e in quattro puntate, la scoperta di 16 chicche tra i Borghi medievali più belli d’Italia. E dove è sfrecciato questa volta a bordo del suo bolide? Scopriamolo!
Se la prima tappa di Sali a Borgo ci aveva portati ad esplorare unicità paesaggistiche, storiche e culturali tra la Lombardia e il Veneto e la seconda tappa alla scoperta di altrettante meraviglie tra il Piemonte e la Liguria, questo terzo itinerario si concentra tra Lombardia e Piemonte. Se in quei luoghi Parodi aveva potuto inebriarsi delle morbide colline delle Langhe e dei carrugi liguri, stavolta ha incontrato un terreno tendenzialmente pianeggiante ma decisamente suggestivo.
La terza tappa è consistita in un itinerario di circa 300 chilometri che, partendo da Milano, ha portato il nostro protagonista alla scoperta di Morimondo, Orta San Giulio e Ricetto del Candelo.
Partendo da Milano, città che non ha certo bisogno di presentazioni, il Parods si è lanciato nei territori della provincia del capoluogo lombardo, più precisamente a Morimondo: a soli 35 minuti da Milano, imboccando la A/7 in direzione Sud, verso le valli della Pianura Padana rigate da fiumi, roggie e risaie. La strada da percorrere corre in mezzo a filari di pioppi e robinie, tra avvallamenti del terreno, argini e morbide curve. Che dire, sembra che sfrecciare in Pianura Padana non sia poi un’esperienza così… piatta! Il Parods ci ha portato subito sui suoi prediletti sterrati, che già da lontano omaggiavano l’imponente abbazia di Morimondo. Si tratta di un convento cistercense risalente al XII secolo che ancora si staglia sull’abitato circostante trasmettendo un profondo senso di solennità all’intero paesaggio circostante. Nonostante il suo desiderio di divertirsi e sfrecciare alla volta dell’Abbazia, la nostra guida ha trovato un momento per fermarsi ad apprezzare i canali limpidissimi generati dai fontanili che rigano il terreno padano. Dopo aver visitato Morimondo e gustato le prelibatezze locali, Roberto è di nuovo montato in sella. Prossima meta: Orta San Giulio, in provincia di Novara.
Partendo da Morimondo, in poco meno di un’ora e mezza Parodi ha raggiunto questo borgo incantevole, anzi incantato, che si appoggia dolcemente lungo le sponde del Lago d’Orta.
La moto ha permesso di godere a pieno degli incredibili belvedere che, da ogni angolo, offrono suggestive viste panoramiche sull'”acquerello di Dio”, come viene chiamato il borgo. Per non parlare delle curve che seguono il perimetro del lago: un tracciato ineguagliabile per gli amanti delle due ruote!
E se il paese di Orta è uno dei Borghi più belli d’Italia, questo è dovuto anche all’incredibile isolotto San Giulio che galleggia silenzioso e indisturbato in mezzo al lago e che, certamente, merita una visita prima di rimettersi in sella! Anche il nostro Parodi ha sentito il bisogno di parcheggiare la sua adorata moto e passeggiare tra le strade dell’isola San Giulio, sospese nel tempo e nel silenzio contemplativo delle suore di clausura. Finita la visita, e dopo una meritata sosta culinaria, è giunto anche il momento di lasciare Orta e partire alla volta di Ricetto del Candelo.
Ricetto di Candelo è una piccola cittadina medievale in provincia di Biella che se dall’esterno sembra il classico borgo antico, al suo interno rivela una storia davvero unica e interessante legata ad una comunità di grandi lavoratori e risparmiatori. Per raggiungerla, da Orta San Giulio, basta un’oretta.
La Baraggia di Candelo, è una riserva naturale particolarmente selvaggia che occupa l’altopiano su cui sorge l’omonimo borgo e costituisce uno spettacolo da non perdere e che dona il meglio di sé nel momento in cui ci sia avvicina a Ricetto a bordo di una moto fiammante. Ovviamente le sorprese a Ricetto del Candelo non finiscono qui: basta parcheggiare la moto e camminare tra le originali vie medievali della cittadina per sentirsi catapultati secoli indietro.
Insomma, tra morbide strade pianeggianti, atmosfere da fiaba sul Lago d’Orta ed esperienze 100% medievali, anche questa terza tappa di Sali a Borgo è giunta al termine… ma solo per il Parods!
Ora tocca a voi, amati centauri, ripercorrere queste magiche strade italiane. E se volete scoprire gli incontri e le esperienze nei borghi di questa terza tappa, seguite i nostri canali social, quelli del Parods e l’hashtag #saliaborgo!
Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.
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