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Lago di Lucerna in moto

Stefano Maria Meconi  | 07 Lug 2022  | Tempo di lettura: 4 minuti

Visitare la Svizzera in moto significa fare i conti – nel modo più piacevole possibile – con spettacoli naturalistici come il Lago di Lucerna. Nella parte settentrionale del paese elvetico, infatti, questo è solo uno dei tantissimi laghi che meriterebbero una visita: Neuchatel, Ginevra, Costanza, Zurigo.

La scelta stavolta è ricaduta sul Lago dei Quattro Cantoni, che è l’altro nome per definire lo specchio d’acqua che bagna la città di Lucerna. Si chiama così, neanche a dirlo, perché la sua estensione tocca ben 3 cantoni (Lucerna, URi, Svitto) e 2 semicantoni (Nidvaldo e Obvaldo).

Curiosamente, le strade qui sono arrivate molto tardi, e il motivo è semplice: le impervie montagne di quest’angolo della Svizzera. Un tempo, infatti, il lago era l’unico modo per spostarsi tra Lucerna e il Canton Ticino, e dunque per passare da nord a sud. A rendere più facili gli spostamenti arrivò a metà Ottocento il Passo del San Gottardo (altra strada imperdibile!), e da allora anche parte di questo specchio d’acqua dolce ebbe i suoi collegamenti stradali, a metà tra lago e montagna. Una vera manna per il mototurista che è in te.

Lago di Lucerna in moto, l’itinerario

Per scoprire il Lago di Lucerna in moto, abbiamo deciso di allungare un po’ il brodo. E metterci dentro anche Berna (capitale della Svizzera), Thun e le sue ceramiche, Zurigo (capitale economica del paese) e un piccolo ‘sforamento’ verso la Germania, per raggiungere Costanza e il suo lago delle tre nazioni.

Mappa

Percorso

Il Lago di Lucerna è solo la parte centrale di questo itinerario che, in 227 chilometri (circa) ci porta da Berna a Costanza, in Germania. Lasciata Berna, prendiamo la Strada 6 che in soli 28 chilometri ci porta a Thun, sulle sponde del lago omonimo.

Sosta, e si riparte sulla Strada 2/2a per 78 chilometri, attraversando la Biosfera di Entlebuch con destinazione Lucerna e il suo lago. “Raddoppiamo” con la Strada 4, e il viaggio si sposta verso la Svizzera tedesca, toccando Zurigo (50 km) e Winterthur (Strada 4/Strada 1, 24 km).

L’ultimo tratto del percorso si svolge sulla Strada 7, dura 46 chilometri e prevede lo sconfinamento in Germania, per arrivare infine a Costanza.

Lago di Lucerna e non solo: le tappe imperdibili del viaggio

Il Lago dei Quattro Cantoni

Quarto lago della Svizzera per dimensioni (114 kmq, circa come il Lago Trasimeno), quello di Lucerna o dei Quattro Cantoni ha una curiosa forma “ramificata”, che lo rende particolarmente suggestivo da percorrere in moto lungo le sue sponde, o in barca.

A stupire è soprattutto la ripidissima crescita delle montagne tutt’intorno, che può raggiungere anche i 1500 metri di dislivello. Numerose sono anche le località turistiche tutt’intorno: oltre ovviamente a Lucerna c’è Seedorf con la sua Abbazia, Beckenried con la funivia che porta sul Klewenalp e Kussnacht. Quest’ultimo luogo è fondamentale per la storia svizzera, perché è qui che – nella Gesslerburg – abitava Hermann Gessler, contro la cui tirannia si sollevarono gli elvetici guidati dal leggendario Guglielmo Tell.

Thun e le ceramiche più famose della Svizzera

La città di Thun è una rinomata destinazione per chi decide di visitare la Svizzera settentrionale, grazie alla sua vivace vita notturna e alla sua vicinanza ad altre città svizzere come Zurigo o Berna (entrambe a circa un’ora di distanza). A circa due ore di distanza è possibile visitare anche Interlaken, una città nota per le attività all’aria aperta come le escursioni a piedi o in bicicletta!

Qui si produce la celebre ceramica di Thun, realizzata ancora oggi – come in passato – con argilla locale che viene cotta almeno due volte per garantirne la durata e l’idoneità all’uso quotidiano. Oggi è possibile trovare un’ampia gamma di prodotti realizzati con questo tipo di porcellana: vasi, piatti, pentole, servizi da tavola ecc., tutti splendidamente dipinti a mano con disegni tradizionali come fiori o paesaggi (vedi foto sotto).

L’azienda Thun, anch’essa produttrice di ceramiche, non è svizzera bensì italiana, di Bolzano. La produzione segue dei processi simili, ma non uguali, e nella città elvetica la produzione ha ritmi e organizzazioni molto diverse.

Zurigo, la capitale economica della Svizzera

Il centro storico di Zurigo è un luogo meraviglioso da visitare, una tappa irrinunciabile lungo il percorso del Lago di Lucerna. Uno degli edifici più notevoli della città è lo storico municipio, o Zurcher Rathaus. È impossibile non notarlo: è l’edificio con la torre dell’orologio che si affaccia sul lago di Zurigo, con molte decorazioni sul tetto. Fu costruito nel 1218, al culmine della prosperità medievale del paese.

La ‘città degli Orsi’ è anche ricca di torri, campanili e chiese, come la Fraumunster e la Predigerkirche. Per conoscere in maniera completa la storia di Zurigo e della Svizzera, merita assolutamente la visita lo Schweizerisches Landesmuseum, mentre la Bahnhofstrasse, ovvero la strada della stazione, è ricca di negozi e boutique di lusso.

Berna, la capitale-non-capitale

Sapevate che la Svizzera è l’unico paese al mondo a non avere una capitale? Nel modello federale, infatti, non esiste il concetto di capitale dello Stato. Eppure, le sue istituzioni ci sono: Consiglio federale (governo) e Assemblea federale (Parlamento). La loro presenza a Berna fu una sorta di compromesso per centralità, eppure ancora oggi c’è chi pensa che la capitale della Svizzera sia Ginevra o Zurigo.

Politica a parte, anche Berna merita la visita. Conta circa 120mila abitanti, ma sembra molto più piccola, il che la rende un luogo ideale per chi cerca un’atmosfera più rilassata. Il centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è caratterizzato da strade acciottolate e numerose fontane. È inoltre circondata da numerosi parchi e bellissime chiese.

  • Titolo: Lago di Lucerna
  • Lunghezza (km): 250
  • Durata: 4 ore
  • Chiusura invernale: No
  • Partenza: Berna
  • Arrivo: Costanza
  • Principali località attraversate: Thun, Lucerna, Zurigo, Winterthur
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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