Ci sono paesi che non si limitano a essere visitati, ma si attraversano come gallerie d’arte, si osservano come quadri, si vivono come racconti. In uno di questi angoli sorprendenti dell’Abruzzo, ogni muro è una tela e ogni vicolo una narrazione. Qui, l’arte non è chiusa tra cornici o musei, ma si affaccia sulle facciate delle case, si intreccia con la storia locale e accompagna il passo di chi arriva. Tra scorci panoramici e atmosfere raccolte, quindi, prende forma un borgo dove la creatività è di casa, e ha trasformato ogni angolo del borgo in bellezza condivisa.
Stiamo parlando del delizioso borgo di Casoli, che si trova nel cuore dell’Abruzzo, arroccato su un colle che domina la valle dell’Aventino. Le sue radici affondano nell’antico insediamento romano di Cluviae, capitale della tribù sannita dei Carecini, i cui resti sono ancora visibili nella località Piano Laroma. Dopo le invasioni barbariche, gli abitanti si rifugiarono su un’altura vicina, dando vita a un nuovo nucleo chiamato Casulae, da cui deriva il nome attuale. Nel corso dei secoli, Casoli ha attraversato differenti dominazioni e trasformazioni, facendo parte del Gastaldato teatino, poi della Contea di Manoppello, per poi passare sotto il controllo di importanti famiglie feudali come gli Orsini, i Colonna, i Carafa e i d’Aquino, che ne fecero un ducato nel XVII secolo. Il Castello Ducale, ancora oggi visitabile, fu il centro della vita politica e culturale del borgo, ospitando nel Novecento personalità di spicco come Gabriele D’Annunzio e Francesco Paolo Michetti. Durante il secolo scorso, il borgo ha vissuto momenti intensi legati al conflitto mondiale, diventando un luogo di memoria condivisa contro le tante atrocità generate dalla guerra, tanto che, ancora oggi, il castello ospita una mostra permanente che racconta con delicatezza e profondità quelle pagine di storia, trasformando la memoria in patrimonio condiviso.
Casoli è uno di quei luoghi autentici che si scoprono con calma, passeggiando tra vicoli lastricati e scorci panoramici che sembrano usciti da un dipinto. Il Castello Ducale, con le sue sale storiche e la vista sulla valle dell’Aventino, è ovviamente il simbolo del borgo. Qui si respira la storia, tra epigrammi di D’Annunzio e memorie della Brigata Maiella. Accanto al castello si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore, elegante e raccolta, mentre poco più in là si incontrano la Chiesa di Santa Reparata e quella di San Rocco, ognuna con il suo carattere e le sue opere d’arte. Ma Casoli è anche e soprattutto natura. Il Lago Sant’Angelo e la Riserva del Serranella, per esempio, offrono percorsi immersi nel verde, ideali per chi ama camminare o rilassarsi all’aria aperta. E poi ci sono i caratteristici murales, sparsi un po’ ovunque, che raccontano storie, emozioni e volti del borgo, che appare come un vero e proprio museo a cielo aperto. Casoli non si visita soltanto, è un luogo speciale che si vive con l’anima e con lo spirito, in grado di lasciare veramente il segno in ogni visitatore.
Se vi trovate in Abruzzo, in sella alla vostra amata compagna a due ruote e motore, questo itinerario è pensato proprio per voi. Un percorso che unisce il piacere della guida alla scoperta di borghi autentici e paesaggi mozzafiato, con Casoli come tappa centrale e privilegiata. Si parte da Civitella Messer Raimondo, piccolo borgo ai piedi della Majella, imboccando Via Dante Alighieri e Contrada Torretta, per poi proseguire lungo la Strada Statale 84 Frentana (SS84) in direzione Casoli. Dopo circa 15 minuti di guida, si arriva nel cuore del borgo, dove vale la pena fermarsi per visitare il Castello Ducale, passeggiare tra i murales che colorano il centro storico e godersi l’atmosfera raccolta del paese. Da Casoli si riparte lungo la SS84 e poi sulla SS81, attraversando tratti collinari fino a Pennapiedimonte, balcone naturale sulla Majella, perfetto per una breve sosta panoramica. Il viaggio continua lungo la SS263 e l’Ex Strada Statale 363, che si snoda tra curve dolci e scorci verdi, fino a raggiungere Guardiagrele, borgo noto per la sua tradizione artigiana e le viste spettacolari. Qui, se serve una pausa tecnica o un consiglio da esperti, potete fare tappa da Torrieri Moto Guardiagrele, punto di riferimento per motociclisti della zona. L’ultima parte del percorso attraversa la SS538 e la Strada Provinciale SP64, che vi porteranno direttamente a Lanciano, città ricca di storia e cultura, ideale per concludere il giro con una visita al Santuario del Miracolo Eucaristico o una passeggiata nel centro. In totale, il percorso misura circa 59 km e si percorre in circa 1 ora e mezza, ma ogni tappa merita tempo e attenzione. Un viaggio che non è solo strada, ma scoperta, libertà e bellezza allo stato puro, con Casoli come cuore pulsante di questa avventura su due ruote.
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