
Nel cuore dell’Alto Monferrato, c’è il piccolo centro che ha dato il nome a uno dei vini più conosciuti al mondo. Stiamo parlando di Gavi e del suo bianco DOCG. Tra fortezze, colline e vigneti ordinati, il borgo racconta una storia di sapori, commerci e antiche rivalità tra Genova e il Piemonte. Infatti il Comune si trova sulle colline che segnano il passaggio tra le pianure piemontesi e i rilievi liguri e, per questo, fu per secoli conteso per il suo valore strategico. Ma oggi il suo vino mette d’accordo tutti, e passeggiare per le sue stradine è come attraversare secoli di cultura enogastronomica. Non c’è stagione più azzeccata dell’autunno per andare a scoprirlo!
Questa è un’occasione ottima per fare un ampio giro nel Monferrato alessandrino. Partenza dal capoluogo Alessandria: prendi la SS10 per la vicina Spinetta Marengo, e poi la SP180 per Basaluzzo. Continua dritto sulla SP160 per raggiungere Gavi. Dopo la visita ritorna a Basaluzzo e svolta a sinistra, su SP179 e SP186 verso Sezzadio. Prendi la SP195 che ti porta ad Acqui Terme (che hai già scoperto nell’itinerario delle quattro A). Il ritorno ad Alessandria è facile: prendi la SP30 sempre dritto, non puoi sbagliare. Tempo totale in sella: due ore e un quarto, per 117 km complessivi.

L’imponente Forte di Gavi.
Gavi (233 m s.l.m.) è stato noto in passato anche come Gavi Ligure, allo stesso modo di altre località dell’Alessandrino come Novi Ligure, Parodi Ligure o Albera Ligure, che a dispetto della loro denominazione si trovano in Piemonte. La Liguria è comunque poco distante, e nella storia di questa cittadina di quattromila abitanti ci sono molti secoli di dominazione della città di Genova. Il Comune è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, e per visitarlo la scelta migliore è iniziare dal suo simbolo: la fortezza.
Il Forte di Gavi domina il borgo dall’alto, con mura e torri che suggeriscono la funzione strategica che ha avuto nei secoli. Una visita alla rocca permette di godere di splendidi panorami sulle colline e sulla campagna circostante. Il biglietto d’ingresso costa 5€ ed è possibile avvalersi della visita guidata a orari fissi.
Oltre alla fortezza, il centro di Gavi offre diverse tappe interessanti, come la Chiesa di San Giacomo Maggiore, in stile romanico, con facciata in arenaria risalente al XII secolo. Via Mameli è la strada principale del borgo, dove si trovano negozi, botteghe e piccole enoteche che propongono degustazioni di vini locali. Nelle vicinanze (per la precisione a Novi Ligure, a pochi chilometri di distanza) c’è il Museo dei Campionissimi, dedicato ai grandi del ciclismo, per abbinare turismo culturale e sportivo (ingresso 7€); non dimentichiamo che l’Alessandrino è la terra natale del grande Fausto Coppi, anche noto appunto come “Il Campionissimo”!
Il nome di Gavi è indissolubilmente legato al suo vino più celebre, il Gavi DOCG, prodotto esclusivamente con uve Cortese, un vitigno autoctono piemontese coltivato in quest’area da almeno sei secoli. Le prime testimonianze scritte risalgono al 1659, ma è nel Novecento che il Gavi si afferma come vino di alta qualità, ottenendo la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) nel 1998. Il suo carattere fresco, minerale e leggermente agrumato è la chicca dell’enogastronomia ricca e generosa di queste terre, chiamate appunto “Le Terre del Gavi”. Il Piemonte del territorio Unesco delle Langhe Monferrato e Roero è il paradiso per gli amanti del vino, e te lo raccontiamo anche in un altro itinerario!

Vista sulle vigne delle Terre del Gavi.

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
Sembra uscita dalle pagine di una fiaba, te la puoi immaginare perfettamente come ...
Da un lato il fiume Nera, dall'altro le colline verdi e gli angoli rigogliosi della ...
Nella magica atmosfera delle Langhe che in questo periodo si dipinge dei colori del ...
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