Questo borgo ha detto NO ai motori e proprio per questo è ancora più bello

Questo borgo ha detto NO ai motori e proprio per questo è ancora più bello

Tra le Alpi valdostane sorge un borgo molto affascinante, con panorami suggestivi ed emozionanti, divenuto famoso per un ammirevole primato.
Antonia Festa  | 03 Nov 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

La bellezza autentica delle Alpi, circondati da una natura che esplode in mille colori (soprattutto quelli caldi autunnali) e che si ravviva con la colonna sonora offerta dal verso dei suoi incantevoli abitanti. Sembra tutto idilliaco in questo comune valdostano della Valle del Cervino, ma c’è un piccolo dettaglio che ti potrà lasciare – almeno all’inizio – con l’amaro in bocca: non potrai arrivarci in moto. Perché? Ti sveliamo l’arcano!

Il borgo che ha detto “no” ai motori


[foto @Roberto Zoni / Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Con i suoi 1815 metri s.l.m, Chamois, ubicato nella valle del Cervino, è il comune più alto della Valle d’Aosta. Ma non solo: è anche il primo ad aver detto un secco e definitivo no ai motori. Sin dal 2006, infatti, all’interno del paese non possono circolare mezzi a motore, anche perché non ci sono strade asfaltate. Tutto il paese promuove l’ecosostenibilità ambientale e, per tale motivo, si consiglia di fare tappa alla Casa UD. Si tratta di una struttura realizzata con solo paglia e riso, che non necessita di riscaldamento in quanto produce energia autonomamente. La funivia Buisson – Chamois permette di arrivare nel centro abitato. Il biglietto di sola andata costa 3,50 euro, mentre quello A/R 5,50 euro.

A Chamois risiedono stabilmente circa 100 abitanti, che si moltiplicano nel periodo estivo per l’arrivo di turisti italiani e stranieri. Una volta arrivati nel paesino (lo si può fare anche a piedi, seguendo la mulattiera che parte sempre da Buisson e supera 700 metri di dislivello, con ben 93 tornanti), la Gran Balconata del Cervino si aprirà davanti agli occhi con un nugolo di casette in legno, hotel e l’ottocentesca chiesa di San Pantaleone, con un magnifico altare in legno.

Non solo Chamois: ecco cosa vedere nei dintorni

Se Chamois è la perla delle Alpi, ci sono anche numerose attrattive nei dintorni che vi invoglieranno a proseguire l’esplorazione di quest’angolo così verde e incontaminato della Valle d’Aosta. Ad esempio, si può raggiungere in moto il lago di Lod. Ubicato a 2000 metri di quota, è uno specchio d’acqua altamente suggestivo, circondato dalla vegetazione montana e dalle Alpi.

Sempre a Chamois è stato realizzato il primo altiporto italiano. Vi si possono prendere lezioni di volo oppure provare l’ebrezza di eseguire un volo panoramico sul Cervino. A differenza di un comune aeroporto, l’altiporto ha piste corte e in pendenza, che fungono come dei trampolini di lancio per gli aerei al decollo. In particolare, dal momento che Chamois fa parte dei comuni ecostostenibili, è possibile coniugare l’esperienza di itinerario motociclistico con una giornata all’insegna del relax, scoprendo territori e sentieri naturalistici. Lasciando la propria moto comodamente parcheggiata nello spazio apposito a valle, si possono incontrare, sia in funivia sia a piedi, animali tipici delle zone montane, come caprioli, camosci, marmotte e stambecchi. La strada procede sin dalla partenza su asfalto, pertanto l’itinerario è eseguibile con qualsiasi mezzo.

Chamois in moto: l’itinerario

Mappa

Percorso

Lasciata Aosta, il capoluogo della regione e città più grande, procediamo in direzione est lungo la SS26 (Strada Statale della Valle d’Aosta), evitando così il percorso dell’Autostrada A5 Torino-Monte Bianco. Attraversiano Nus, Champagne e Chambaye arrivando a Châtillon. Qui, lasciamo la statale e prendiamo la SR42 in direzione nord, fino a Buisson. E adesso? Come già detto, l’arrivo a Chamois è interdetto ai mezzi a motore. Si può però prendere la Funivia Buisson-Chamois, che prevede corse ogni 15-30 minuti ed è funzionante tutti i giorni.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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