Questo borgo in Veneto ha 100 orizzonti ed è bellissimo a inizio autunno

Questo borgo in Veneto ha 100 orizzonti ed è bellissimo a inizio autunno

Eleonora Duse, Ernest Hemingway, Pietro Bembo: tantissimi i nomi d'autore (anzi, di autori!) che sono passati da questo angolo del Trevigiano dove storia e natura si fondono nell'intensa bellezza delle colline venete
Stefano Maria Meconi  | 12 Set 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti

Ci sono certi borghi in Italia che tutto il mondo ha imparato a conoscere, un po’ per la loro bellezza e un po’ per alcune particolarità che li hanno resi delle mete insuperabili capaci di richiamare visitatori da ogni parte del mondo. Basti pensare, che so, a San Gimignano: le sue torri che svettano su un paesaggio basso e collinare le sono valse l’appellativo di Manhattan del Medioevo: storicamente poco accurato, ma sicuramente evocativo. Visitando il Bel Paese, ne incontriamo tante di queste realtà, e particolarmente in queste settimane che ci accompagnano all’autunno il nostro sguardo si andrà a posare sul Veneto, dove è possibile lasciarsi conquistare dall’allure romantica della Città dai Cento Orizzonti, che deve questa definizione così calzante al poeta Giosuè Carducci. Oltre a lui, tanti altri artisti, scrittori e intellettuali hanno soggiornato in questo centro – tra gli altri, l’attrice del primo Novecento Eleonora Duse, lo scrittore americano Ernest Hemingway, Robert ed Elizabeth Browning, Freya Stark e Pietro Bembo – e hanno amato la vista stupefacente che si gode dall’alto. In più, alcuni hanno l’hanno definita “la città degli inglesi e delle donne”, ma questo soprannome è uno di quelli che – dobbiamo dirlo – appartiene alla categoria di origine incerta.

Un luogo aguzzo tra le colline

Un colle, una rocca, uno sperone di roccia da cui ammirare dall’alto uno spazio vastissimo. È questa l’etimologia del nome della località che andremo a visitare, le cui prime tracce di insediamento umano sono antichissime: forse già nell’XI secolo a.C. qui vivevano i primi uomini della preistoria, e man mano che le civiltà iniziarono ad assumere una stabilità, allontanandosi dai tratti del nomadismo, si diffusero degli abitati simili a quelli attuali. Ancora una volta, sono però i Romani a dare a questo luogo, come a molti altri in Italia e nel bacino del Mediterraneo, una forma organizzata sotto forma di municipium, e anche il nome latino da cui deriva quello attuale, di cui parla persino Plinio il Vecchio. La storia, in quest’angolo di Veneto, segue per tantissimo tempo le fortune di Venezia come repubblica indipendente, grazie alla quale tutta la zona fiorisce; a fine Settecento è terra di confine, diventa austriaca per pochi decenni e infine è italiana dal 1866, nonostante la sua fama e riconoscibilità siano più legate a stranieri che l’hanno scelta come meta di viaggio, che ai nostri connazionali.

La più amata dagli intellettuali

Un paesaggio che ispira, le colline del Prosecco Valdobbiadene a un tiro di schioppo e quella allure internazionale che le deve una storia travagliata hanno fatto di questa cittadina del Veneto un luogo amatissimo dagli intellettuali. Addirittura Eleonora Duse, la diva per eccellenza di inizio XX secolo e musa (oltre che amante) di Gabriele D’Annunzio vi si fece seppellire, tanto era forte il suo legame con il borgo. Molti scrittori gli hanno dedicato delle opere, convinti da una presenza che, prima sparuta, si fece sempre più costante e che contribuì a sviluppare una sorta di culto soprattutto a cavallo tra gli ultimi anni dell’Ottocento e fino circa agli anni ’20 del Novecento, quell’epoca Liberty che tante rivoluzioni portò nella cultura e nei costumi.

Cosa vedere nel borgo dei 100 orizzonti

La Rocca di Asolo – o Rocca Braida – si trova in cima al Monte Ricco (310 m s.l.m.), che sovrasta il borgo. È una fortezza costruita tra la fine del XII e l’inizio del XIII con funzioni militari di difesa e che permette di godere di un paesaggio vastissimo, dalle Dolomiti fino a Venezia. Ci si può arrivare con una passeggiata di un quarto d’ora a piedi, che include superare 280 scalini per salire all’ingresso delle mura. È aperta al pubblico e la visita ha un costo di 3€; c’è la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo a 9€ che consente l’ingresso anche alla Torre e al Museo. Molto bella è anche la Torre Civica (o Torre dell’Orologio), un’altra delle attrazioni da visitare nella cittadina; si trova all’interno del castello, e dista due minuti a piedi dal Museo e da Piazza Garibaldi. L’ingresso è a 3€. Il castello, edificato nel X Secolo, era anche chiamato “Castello Pretorio” oppure “Castello della Regina Cornaro” perché fu dimora di Caterina Cornaro, Regina di Cipro, Gerusalemme e Armenia e Signora di Asolo. Infine, il Museo civico si trova si trova sulla piazza principale del centro storico – piazza Garibaldi – nel Palazzo del Vescovado e nell’edificio della Loggia della Ragione. Il recente riallestimento ospita la Sezione archeologica, la Pinacoteca, il Tesoro della Cattedrale, le sezioni Caterina Cornaro, Eleonora Duse e Freya Stark. Il biglietto ha un costo di 5€ (ma si può approfittare della promozione di cui sopra).

Consigli di viaggio

Mappa

Percorso

Asolo si trova nel cuore del Veneto, velocemente raggiungibile sia da Treviso (capoluogo di provincia) che da Vicenza. Per fare invece un bel giro panoramico, la partenza consigliata è da Trento: questo ci permette di percorrere gran parte della scorrevole statale SS47 della Valsugana, che si sviluppa ai piedi delle Dolomiti. L’arrivo in pianura è dalle parti di Bassano del Grappa: qui occorre svoltare a sinistra sulla provinciale SP248 per arrivare in pochi minuti a destinazione.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Giornalista, appassionato di viaggi e tecnologia, ho iniziato a occuparmi di TrueRiders sin dalla sua fondazione nel 2015. Mi piace raccontare il modo attraverso numeri e curiosità, perché ogni viaggio è un'esperienza da raccontare e condividere

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