Spoleto in moto: Valle Umbra su due ruote | TrueRiders

Spoleto in moto: la Valle Umbra su due ruote

Letizia  | 24 Giu 2021  | Tempo di lettura: 5 minuti
  • Titolo: Spoleto e Valle Umbra
  • Lunghezza (km): 142
  • Durata: 2 ore 14 minuti
  • Partenza: Perugia
  • Arrivo: Perugia
  • Principali località attraversate: Spoleto, Bastardo, Montefalco, Bevagna, Perugia
  • Chiusura invernale: No

Spoleto è il cuore pulsante della Valle Umbra. Questo territorio si estende a sud di Perugia, tra una bella pianura, dolci colline e la dorsale degli Appennini in Umbria. L’Umbria è famosa per essere una terra che ha conservato gelosamente la sua cultura medievale e le sue tradizioni. Un giro per la Valle Umbra non può prescindere dal visitare i suggestivi borghi come Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Madonna di Lugo, Montefalco, Bevagna e Cannara. Tra città arroccate, castelli fortificati, monasteri e palazzi rinascimentali, ecco l’itinerario per scoprire Spoleto in moto e la Valle Umbra circostante. 

Spoleto itinerario in moto

Mappa

Itinerario

Da Perugia prendiamo Via Manzoni e lo svincolo per Assisi-Foligno/Cesena. Entriamo in SS3bis, prendiamo l’uscita per Foligno e continuiamo su SS75. Imbocchiamo l’uscita Spoleto/Roma ed entriamo in SS3. Manteniamo la sinistra al bivio ed entriamo in SS395. Rimaniamo su SS395 e alla rotonda imbocchiamo Via Flaminia/SR 418. Eccoci a Spoleto. La SR 418 ci porta in centro città dove merita una visita il borgo antico. Per uscire da Spoleto prendiamo Via Bruno Buozzi/SP451 che poi diventa Via Bruno Buozzi/SR 316. In 30 minuti siamo a Bastardo. Continuiamo su SR316 e prendiamo località Casale, poi località Cerrete continuando su SP 446. Svoltiamo a destra su SP 445 per arrivare a Montefalco, località rinomata in tutto il mondo per il suo rosso DOCG di altissimo livello. Prendiamo SP445, poi SP444 e infine SP 443. Entriamo in Viale Roma/SR 316, svoltiamo a sinistra e prendiamo Viale Properzio. Eccoci a Bevagna nel giro di dieci minuti. Qui, da Via Giovanni Paolo II arriviamo sulla SP 403 e poi continuiamo su SP410. Rimaniamo su SP410 seguendo le indicazioni per SS 75. Teniamoci sulla corsia di sinistra per entrare in E45/SS3bis verso Perugia/Firenze. Poco più di mezz’ora dopo siamo di nuovo a Perugia. 

Spoleto e Valle Umbra

Dove si trova la Valle Umbra?

La Valle Umbra indica una zona pianeggiante dell’Umbria che si estende sino alle montagne limitrofe. Le sue propaggini partono da Spoleto, per questo è anche conosciuta come “Valle Spoletana”, e arrivano fino alla confluenza del fiume Chiascio nel Tevere, all’altezza di Torgiano, poco sotto Perugia. Ad est è delimitata dagli Appennini, mentre a sinistra incontra i Monti Martani. La sua origine è di tipo alluvionale e le Fonti del Clitunno sono tutto ciò che oggi resta delle originarie risorse idriche della vallata. 

Fonti del Clitunno
Le Fonti del Clitunno

Il nostro itinerario ci porta alla scoperta di alcuni borghi pittoreschi, da cui ancora vibra un’eco antica e spirituale, nonché artistica. Montefalco, per dirne uno, è un piacere sia per gli occhi che per il palato. Le chiese, i palazzi signorili e comunali e le stradine strette all’improvviso si aprono infatti verso un vastissimo panorama popolato di vigneti che donano il celebre Montefalco rosso DOC. Bevagna è un altro borghetto imperdibile in cui La piazza centrale ospita due delle chiese romaniche più suggestive della regione, inoltre non mancano mosaici romani, palazzi antichi e magnifici scorci del Clitunno tra le mura medievali. 

Per cosa è famosa Spoleto?

Spoleto è un borgo medievale famoso in tutto il mondo. Qui un paesaggio rigoglioso e morbido avvolge da secoli questo antichissimo centro in cui il tempo sembra davvero essersi fermato. Se le mura ciclopiche del V secolo a.C. sono andate perse, la cinta muraria medievale p invece ancora ben visibile. D’altronde sono innumerevoli i tesori storici, architettonici ed artistici conservati in questo gioiellino umbro. Tra i luoghi di culto più importanti di Spoleto ci sono la Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita nel 1067, la Chiesa di San Salvatore che costituisce una delle basiliche paleocristiane più antiche d’Italia. Molti sono anche gli altri punti d’interesse storico come Palazzo Spada, che ospita il Museo del Tessile e del Costume, il Ponte delle Torri, un acquedotto di epoca romana alto 82 metri e lungo ben 230 metri;  e ancora la Casa Romana risalente al I secolo d.C. e in cui si possono ancora i pavimenti e i mosaici originali, e la Torre dell’Olio, da cui veniva versato olio bollente addosso ai nemici che tentavano di assediare la città.

Spoleto
Cattedrale di Santa Maria Assunta a Spoleto

Spoleto è anche famosa per il Festival dei Due Mondi. Si tratta di un’iniziativa che si svolge ormai da molti anni e che, nei suoi quindici giorni di appuntamenti, ospita artisti di calibro internazionale. Balletti, concerti, mostre, proiezioni cinematografiche e spettacoli di prosa animano teatri, palazzi, piazze e strade cittadine.

Scoprite tutti i borghi più belli dell’Umbria in moto

Cosa si mangia a Spoleto?

strangozzi alla spoletina, piatto tipico di Spoleto
Un piatto di strangozzi alla spoletina con condimento al tartufo

L’Umbria non è solamente un luogo in cui l’arte e la storia medievale si sono conservate pressoché intatte. In questi territori anche la cucina porta avanti antiche tradizioni. Come tutte le cucine della regione, anche quella spoletina si basa su prodotti genuini e legati alla terra. I grandi protagonisti delle tavole di Spoleto sono la carne ovina, suina e selvaggina, salumi e formaggi, la pasta fresca, il Tartufo Nero di Norcia e il Tartufo Bianco della Val Tiberina. Di seguito alcuni piatti tipici della cucina spoletina:

  • zuppa di farro: unisce il farro alle verdure di stagione, magari anche a pancetta, speck o prosciutto tagliato a cubetti;
  • strangozzi alla spoletina: con un sugo leggermente piccante a base di pomodoro e aglio, sono apprezzatissimi anche quelli al tartufo;
  • risotto con strigoli: primo piatto condito con la suddetta erba selvatica.
  • baccalà in umido: condito con vino bianco, prugne secche e poco pomodoro;
  • attorta: un dolce di pasta arrotolata simile allo strudel che contiene mele, frutta secca, cacao alchermes.

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Letizia
Letizia

Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.



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