Cadore in moto: in viaggio tra le strade dell’Alto Veneto

Redazione TrueRiders , 29 Lug 2015
  • Lunghezza (km): 74
  • Durata: 1 ora e mezza
  • Chiusura invernale: No
  • Partenza: Cortina d'Ampezzo
  • Arrivo: Sappada
  • Principali località attraversate: Pieve di Cadore, Auronzo di Cadore, Santo Stefano di Cadore

 

Cadore in moto: alla scoperta della zona situata nell’Alto Veneto, una delle più belle aree delle Dolomiti orientali, ricca di picchi, passi e comuni tutti da scoprire. Con questo itinerario in moto scopriamo la strada che unisce la bella Cortina d’Ampezzo al vicino Friuli-Venezia Giulia.

Un percorso che prevede una deviazione verso Auronzo di Cadore e che si conclude a Sappada, in uno dei borghi più belli d’Italia.

Cadore in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Il tour motociclistico delle bellezze del Cadore parte, come già detto, da Cortina d’Ampezzo. Usciamo dalla cittadina e imbocchiamo la SS51 in direzione sud, costeggiando le bellezze del Monte Antelao. Subito dopo aver sorpassato San Vito, ci ritroviamo a Borca, il primo dei numerosi comuni (circa una ventina) che antepongono il nome della zona al proprio. Mantenendoci su questa strada, che è costeggiata dallo scorrere placido del Torrente Boité, tocchiamo Valle di Cadore e Tai di Cadore, prima di arrivare a Pieve, prima tappa intermedia del tour. Da Pieve di Cadore, seguiamo la SS52, toccando dapprima Calalzo di Cadore, e successivamente Lozzo di Cadore, da dove possiamo decidere di deviare per una bella escursione lungo le località di Vigo e Lorenzago di Cadore.

Giunti in prossimità di Bagni di Gogna, assistiamo al bellissimo spettacolo del Fiume Piave che si unisce al suo affluente di sinistra, al’Ansiei, a formare un unico e suggestivo corso d’acqua. Sempre seguendo l’Ainsei, deviamo verso sinistra sulla SR48, per raggiungere Auronzo di Cadore, bagnata dalle acque del Lago di Santa Caterina.

Una volta visitata Auronzo di Cadore, ripartiamo per l’ultima tappa del nostro tour. Tornati allo svincolo tra SR48 ed SS52, riprendiamo quest’ultima in direzione nord-est, lungo il percorso segnato dal Fiume Piave.

Una volta superate Santo Stefano e San Pietro di Cadore, iniziamo a scorgere il profilo dell’alto Monte Ferro, uno dei picchi che segna la zona di Sappada, comune nel quale arriviamo dopo un percorso di poche decine di chilometri.

Cosa vedere nel Cadore

Cortina d’Ampezzo

Cortina d'Ampezzo
Cortina D’Ampezzo, la “Regina delle Dolomiti”

Località celeberrima, Cortina d’Ampezzo è uno dei centri nevralgici del Cadore e non solo. Non a caso, è soprannominata regina delle Dolomiti.

La sua forte connotazione con il mondo dello sport sulla neve l’ha resa, nel 1956, la prima città italiana a ospitare un’edizione delle Olimpiadi Invernali. Lo tornerà peraltro a essere nel 2026, quando – prima volta nella storia – le olimpiadi invernali di Milano-Cortina segneranno un unicum poiché organizzate da due località congiuntamente.

Una passeggiata in centro, tra locali esclusivi e boutique griffate, permette anche di scoprire la bella Basilica dei Santi Filippo e Giacomo, che risale alla seconda metà del Settecento e presenta un elegantissimo stile alpino.

Sappada

Sappada
Uno scorcio di Sappada, con i ponti coperti in legno che superano il Piave

Prima del 2017, quando si raggiungeva Sappada si continuava a essere in Veneto. Poi un referendum, proposto dalla popolazione locale, ha spostato i confini e oggi questo è il comune più alto del Friuli-Venezia Giulia. Un po’ veneta (di storia), un po’ friulana (attualmente) e anche tedesca, per la presenza di molti parlanti tedeschi, è un comune davvero scenografico, con i suoi monti che dominano tutta la vallata circostante.

Sappada Vecchia ospita antiche chiese di stile alpino, case in legno e magnifici ponti che superano il fiume Piave, che proprio qui ha le sue sorgenti.

Lago di Misurina e Lago di Cadore

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Il Lago di Misurina, ad Auronzo di Cadore

Due laghi, uno più bello dell’altro. Nel Cadore c’è spazio per una natura magnifica, come quella del Lago di Misurina, anche detto del buon respiro. Il motivo?

Il grande albergo che è stato costruito sulle sue sponde in origine era un sanitario, ovvero ospitava le persone affette da problemi respiratori come l’asma, soprattutto i bambini. Ancora oggi si viene qui per respirare l’aria pura e fresca delle Dolomiti.

Tra Pieve, Calalzo e Domegge c’è il lago di Centro Cadore, un grande lago artificiale nato negli anni Cinquanta per la costruzione di una diga idroelettrica.

Tre Cime di Lavaredo

Tre Cime di Lavaredo
Le Tre Cime di Lavaredo (Drei Zinnen)

Tre Cime o Drei Zinnen. A 2999 metri di altitudine, sono il simbolo assoluto delle Dolomiti. Le Tre Cime di Lavaredo sono un complesso naturalistico formato da tre grandi cime in pietra, dette rispettivamente Grande, Ovest e Piccola.

Perfette per chi pratica l’alpinismo, sono in realtà accessibili in diversi modi e con vari gradi di preparazione.

Redazione TrueRiders
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