Borghi forlivesi, storia e natura dell'Emilia Romagna

Borghi forlivesi, storia e natura dell’Emilia Romagna

Redazione TrueRiders  | 26 Nov 2019  | Tempo di lettura: 4 minuti

L’Emilia Romagna offre a ogni viaggiatore qualcosa da scoprire, che siano i suoi meravigliosi paesaggi, le sue città storiche la cucina unica e raffinata e i borghi forlivesi.

La città di Forlì e i suoi dintorni costituiscono uno spunto interessante per un tragitto da percorrere in moto, coprendo una zona piuttosto ristretta ma di grande interesse.

Benché alcuni di questi borghi siano piccoli, ognuno è una perla che racchiude importanti testimonianze storiche o imperdibili tradizioni culinarie. Il tutto, ovviamente, unito a una vista impareggiabile sulle colline romagnole. Inoltre, la zona si trova a poca distanza dalla riviera romagnola, dove brulica la movida estiva.

Castelli, chiese e punti panoramici sono sparsi fra i principali borghi forlivesi, proposti qua in un itinerario comodo da percorrere anche in giornata.

Tutto quello che c’è da sapere sui borghi forlivesi

Cosa vedere

Ognuno di questi borghi forlivesi racchiude interessanti spunti per i viaggiatori più avventurosi. A Tredozio gli splendidi palazzi del Seicento e Settecento conservano lo sfarzo che il paese aveva conosciuto in quegli anni, nonostante le sue piccole dimensioni. A Civitella di Romagna si può visitare l’omonima rocca, una delle interessanti architetture militari della zona insieme al castello di Cusercoli, anch’esso borgo imperdibile per la sua posizione arroccata.

Bertinoro
Il trecentesco palazzo municipale di Bertinoro

Nel territorio di Meldola, invece, è possibile visitare la Rocca delle Caminate, che fu anche residenza di Benito Mussolini. Risalente al 1300 è il palazzo comunale di Bertinoro, dove si trova anche la Chiesa di Polenta, edificio caro a Carducci. Infine Longiano, borgo che si fregia della bandiera arancione del Touring Club Italiano, ospita il castello malatestiano del 1200 che viene ancora oggi conservato in maniera eccellente, per rispettarne al massimo la disposizione originaria.

Cosa vedere nei dintorni

Non sono solo i centri storici dei borghi a offrire delle attrattive interessanti: anche il territorio circostante merita di essere esplorato. Nei dintorni di Tredozio, per esempio, si può trovare il vulcano più piccolo d’Italia, ovvero quello che si trova sul Monte Busca. Si tratta di alcune fiammelle tenute accese per l’azione dell’ossigeno dell’aria su idrocarburi provenienti dal monte, che costituiscono uno spettacolo decisamente curioso.

Nei pressi di Bertinoro, invece, è possibile rilassarsi a Fratta Terme, dove ci sono stabilimenti dai quali sgorga un’acqua dotata di molte proprietà benefiche. Gli appassionati di escursioni potranno usufruire dei percorsi della Riserva naturale del Bosco di Scardavilla. In questo luogo la natura nei dintorni di Meldola viene protetta e può essere esplorata in tutta sicurezza, sia in solitaria che accompagnati.

Cesena
La centralissima Piazza del Popolo di Cesena con i suoi monumenti principali (Chiesa di Sant’Anna e Gioacchino, Municipio e la Fontana Masini)

Fra Bertinoro e Longiano, infine, si può visitare anche la città di Cesena, che insieme a Forlì forma l’omonima provincia. Un’occasione perfetta per provare la caratteristica cucina romagnola o scoprire luoghi unici al mondo come la Biblioteca Malatestiana, appartenente al Registro Memoria del Mondo UNESCO.

Borghi forlivesi in moto

Mappa

Percorso

Per riuscire a visitare agevolmente i borghi forlivesi si segue un percorso che parte da Tredozio per arrivare a Longiano. Nel mentre, si toccheranno i borghi di Civitella di Romagna, Cusercoli, Meldola e Bertinoro. La distanza da percorrere, circa 90 km, può essere coperta in 2 ore, con la tappa più lunga (1 ora circa) fra Tredozio e Civitella di Romagna.

Il viaggio può essere compiuto tutto attraverso la strada provinciale. Non sono previsti particolari ingorghi, in quanto il traffico veicolare è di solito scorrevole, con qualche eccezione nelle vicinanze di Cesena.

Alcuni tratti potrebbero risultare più impegnativi, in quanto vengono percorsi in piena campagna, su strade di collina. Nonostante ciò è raro che ci siano chiusure o disagi sulla carreggiata, e si può quindi guidare in tutta tranquillità. In alcuni casi è bene utilizzare un po’ di prudenza, soprattutto dove il fianco della collina si fa più ripido.

Consigli utili

Periodo migliore per visitare i borghi forlivesi

Il periodo migliore per una visita ai borghi forlivesi è quello che va da maggio a giugno, oppure da settembre a ottobre. In questi mesi, infatti, si riduce l’apporto di turisti che vanno in vacanza sulla riviera romagnola, creando così più intoppi alla circolazione.

Questo periodo è consigliabile anche per le condizioni meteo della zona, che non raggiungono temperatura troppo rigide o troppo elevate. Da tenere in considerazione che verso la fine di settembre potrebbe essere possibile incappare in piogge più frequenti.

Condizioni del percorso

Le strade di campagna della zona, unite alla posizione arroccata di diversi paesini, suggeriscono l’utilizzo di una moto da viaggio. Questa dovrà sopportare anche percorsi più accidentati: consigliate dunque le crossover o, addirittura, le enduro.

Queste ultime sono utili se si vuole approfittare delle scorciatoie dell’Appennino Romagnolo, con rilievi comunque meno impervi e difficoltosi di altre regioni italiane. Questa zona del forlivese è amata dai motociclisti per l’abbondanza di strade e percorsi che, nonostante possano essere piuttosto stretti, risultano ben tenuti.

Redazione TrueRiders
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