Città con un’anima antica e uno spirito moderno, Tortona è una delle gemme meno conosciute del Piemonte, adagiata tra le colline dell’Alessandrino, dove le estreme propaggini dell’Appennino Ligure finiscono quasi per fondersi nei territori dell’Oltrepò Pavese. Se sei in cerca di percorsi alternativi e mète fuori dalle destinazioni usuali, questa città può sorprenderti con un monumenti insoliti, bellezze paesaggistiche e atmosfere quiete e rilassate. Qual è il periodo giusto per partire? 365 giorni l’anno!
Tortona è facilmente raggiungibile in moto grazie all’A7 Milano-Genova o all’A21 Torino-Piacenza, che si incrociano proprio nelle vicinanze. Imbocca l’uscita autostradale e trovi subito la città. Da qui puoi partire per un itinerario nel sud del Piemonte, tra Monferrato e Appennino Ligure, tra colline e terme, tra vini e paesaggi Unesco. Prendi la strada statale per Genova e gira a sinistra sulla SP151 per Novi Ligure. Continua sulla SP35bis e SP161 per Gavi con il suo forte e il suo rinomato vino bianco. Prosegui sulla SP170 ai piedi dell’Appennino per raggiungere Belforte Monferrato e poi Ovada. Dunque taglia le colline del Monferrato per raggiungere infine Acqui Terme.
Tortona e il Santuario della Madonna della Guardia con la sua statua mariana.
A metà tra la tradizione piemontese e il dinamismo lombardo, e allo stesso tempo vicinissima alla Liguria, Tortona è una cittadina di ventiseimila abitanti in provincia di Alessandria. La storia del centro abitato è antica, e riserva una curiosità particolare, che deriva dalla presenza dei Cavalieri Templari nel XIII Secolo. Alcune leggende collegate all’ordine cavalleresco, infatti, sostengono che qui sia segretamente custodito il Sacro Graal. Anche se non riuscirai a trovarlo, scommettiamo che comunque vedrai comunque cose interessanti nella tua visita!
Il colpo d’occhio, appena si arriva, è inevitabile: una statua di 14 metri, dedicata alla Madonna della Guardia, svetta su un colle e domina la città dall’alto. Realizzata nel 1931 e collocata sull’alto campanile del santuario omonimo, è la statua in bronzo fuso dorato più alta al mondo. Un record poco conosciuto, ma che dà il tono al rapporto stretto tra Tortona e la spiritualità, anche grazie alla figura di San Luigi Orione, nativo del luogo, la cui presenza si percepisce ancora oggi. Fu su sua iniziativa, infatti, che venne costruito il Santuario della Madonna della Guardia, nel rione San Bernardino, che è anche una perfetta sosta panoramica per godersi la vista sulla città e sulle colline tortonesi.
Le spoglie di Don Orione all’interno del Santuario della Madonna della Guardia.
Il centro storico di Tortona è elegante e curato. Uno dei tesori architettonici è il Duomo, ovvero la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Lorenzo, che nell’altare maggiore in marmo del XVIII secolo conserva l’urna con il corpo di San Marziano. La chiesa è maestosa ma raccolta; dal 1940 è monumento nazionale.
Per chi ama la cultura, Tortona offre alcune chicche interessanti: il Teatro Civico, inaugurato nel 1842, è un gioiellino neoclassico ancora oggi attivo con rassegne teatrali e musicali. Da vedere la Pinacoteca Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, nel palazzetto medievale in Corso Leoniero 6, dove si può ammirare una collezione dedicata al Divisionismo, movimento artistico di fine ‘800 in cui brillò anche Giuseppe Pellizza da Volpedo, originario della vicina Volpedo. Altro luogo da vedere è il MA-DE (Museo Archeologico Dertona), museo di archeologia romana, in Piazza Arzano.
La cucina tortonese è semplice ma gustosa. Da non perdere il pane grosso di Tortona, perfetto per accompagnare salumi locali, e i Baci di dama, dolcetti nati proprio qui e poi esportati in tutta Italia. Da provare anche i piatti della tradizione piemontese: agnolotti, brasati e bagna cauda su tutti.
Tortona è anche una base perfetta per escursioni tra le Colline del Tortonese, dove si snodano strade poco trafficate, ideali per i motociclisti. Tra i borghi collinari spiccano Volpedo, patria del citato pittore del “Quarto Stato”, e Castellania Coppi, legata a Fausto Coppi, il campionissimo del ciclismo italiano. Tra una curva e l’altra, è facile imbattersi in vigneti scenografici e castelli medievali, come quello di Montegioco, e soprattutto in trattorie tipiche dove assaporare il Timorasso, vino bianco corposo che ha riportato la zona sotto i riflettori degli intenditori. Che ne dici di andare ad approfondire meglio il territorio alessandrino? Ecco un itinerario per te.
Paesaggio dei Colli Tortonesi.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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