Mare, monti o borghi? Ecco 5 percorsi in moto insoliti e originali da fare a giugno in Italia

Mare, monti o borghi? Ecco 5 percorsi in moto insoliti e originali da fare a giugno in Italia

Stefano Maria Meconi  | 06 Giu 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti

Giugno è finalmente tra noi. Per molti, è il mese più bello dell’anno, perché segna ufficialmente l’avvio dell’estate, delle domeniche al mare, dei tormentoni radiofonici e delle repliche in TV. E quindi, per fuggire a questo coacervo di emozioni e sentimenti nazionalpopolari, cosa c’è di meglio della insuperabile libertà della moto? Sono 5 itinerari, o meglio 5 proposte ideali per chi non rinuncia alla sensazione di “vuoto intorno” che solo le 2 ruote offrono. Andiamo?

1 Colle del Nivolet, per chi ama la montagna selvaggia


Colle del Nivolet

Il Colle del Nivolet è un valico a quota 2612 metri che sorge tra la Valle dell’Orco in Piemonte e la Valsavarenche in Val d’Aosta nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Per raggiungere il Colle del Nivolet da Milano dirigetevi invece verso Torino e da lì in direzione della Valle D’Aosta, per poi seguire il corso del torrente Orco e raggiungere Ceresole Reale. La salita che da Ceresole Reale si inerpica tra le Alpi Graie inaugura uno dei tracciati più incredibili in Italia da percorrere su due ruote. Tra paesaggi mozzafiato, non lasciatevi distrarre troppo dalle curve e i tornanti. In cima al colle si trovano il Lago Serrù e il Lago Agnel, presso i quali godersi del tempo in completo relax.

2 Maremma Grossetana, per chi ama le spiagge e l’arte


La spiaggia di Talamone, uno dei luoghi più belli della Maremma Grossetana

Non ci stancheremo mai della Toscana e dei suoi incredibili scenari punteggiati da antichi borghi medievali sono sempre una meta azzeccata per qualunque fuga dalla quotidianità. La Maremma Grossetana è il posto giusto per carpirne i segreti e le tante atmosfere. Le acque del mar Tirreno, dolci colline delle curve che sembrano disegnate apposta per essere percorse in moto. Ma anche città costiere a misura di turista, siti archeologici e borghi medievali immersi nel verde. Un percorso di 278 chilometri che parte da Grosseto e arriva a Talamone passando per città, borghi, montagne, colline, arrivando fino a Matera (quella toscana, per capirci) e risalendo verso Pitigliano. Niente male per questo giugno in sella, no?

3 Cilento, per chi ama il mare (ma non troppo affollato)

La Campania non è solamente Napoli e la Costiera Amalfitana. Il Cilento è un territorio che vale la pena esplorare soprattutto a giugno, sospeso tra montagna e mare azzurrissimo, dove le curve vi fanno da padrone. Roccadaspide sorge lungo il corso del fiume Calore Lucano, dominato dal castello voluto da Federico II. Come avrete capito, proprio questo borgo è il punto di partenza dell’itinerario lungo 51 chilometri che vi suggeriamo alla scoperta del Cilento e che segue inizialmente il tracciato della SS 488. La strada che vi proponiamo è un incessante susseguirsi di salite, discese, curve divertenti e panorami da non credere. La SS 488 penetra nel cuore più selvaggio e rigoglioso del Parco del Cilento, lì dove abitano solamente lupi, cervi, caprioli e tanti cinghiali. Partendo da Roccadaspide arrivate a Laurino, un borgo arroccato su un’altura che domina l’intero Parco. Da qui l’itinerario prosegue alla volta di Carmignano imboccando la SS 18, dove alberi altissimi proteggono con le loro chiome mischiate l’andare della vostra moto. Rofrano è il borgo che chiude il giro del Parco del Cilento in moto. 

4 Val Taleggio, per chi non rinuncia alla pausa gastronomica


Val Taleggio

Nel cuore dell’Alta Lombardia, immersa tra le montagne dolomitiche, c’è una piccola valle che ti farà venire l’acquolina in bocca, anche con i primi caldi di giugno. Sì, perché è la Val Taleggio che dà il nome al formaggio… o forse è il contrario? Qualunque sia la realtà, siate pronti a scoprire una zona di provincia. Vi chiederete perché visitare la Val Taleggio e non, ad esempio, la più famosa Valtellina. Qui, a differenza di tante altre zone, si può ancora godere di quella atmosfera “di un tempo”, tra piccoli borghi e strade poco battute. Un luogo dove riscoprire e riscoprirsi, all’insegna del turismo di prossimità e soprattutto dei grandi sapori della cucina lombarda, criminalmente poco conosciuta e particolarmente gustosa.

5 Lago di Como, per chi non rinuncia ai grandi classici


Il Resegone che si riflette sulle acque del Lago di Como

Alternativi sì, ma non per forza. La montagna con vista sul Lago di Como, il Resegone, è il posto giusto per godersi qualcosa di “già visto” e unirci qualcosa di “vorrei vedere”. Affilate come una sega, bianche di neve come una torta coperta dallo zucchero, le vette che dominano il Lario sono da sempre uno dei paesaggi più belli dell’Alta Lombardia. Una montagna impreziosita dalla citazione letteraria del Manzoni nei Promessi Sposi, che ce la introduce subito dopo aver dato spazio a quel ramo del lago di Como, che è appunto proprio quello lecchese. E c’è anche una sorpresa ad attendervi: Morterone, che con i suoi 31 abitanti è il comune più piccolo d’Italia. Per un giugno più originale di così!

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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