È uno dei crucci dei cruciverbisti, che spesso alla definizione un passo vicino a Susa non pensano immediatamente a lui. Eppure non è difficile riconoscere il Moncenisio tra tutte le strade di montagna del Piemonte, in una zona ricca di picchi e strade d’alta quota in quella Val di Susa molto apprezzata dai turisti.
Non lontani dal confine con la Francia, ecco un itinerario che sarà una vera e piacevole sorpresa per i novizi, e una conferma irrinunciabile per i grandi appassionati di viaggio.
Lasciamo Susa e, senza toccare il percorso autostradale della E70, ci dirigiamo sulla SP210, che costeggia lo scorrere del torrente Cenischia, uno dei tanti corsi d’acqua che, alla stregua del Po con il Monviso, parte dagli alti monti piemontesi.
La scalata al Colle del Moncenisio, che per molti è semplicemente il valico vicino a Susa, parte con la SP212.
Questa presenta un lungo tratto, di alcune decine di chilometri, ricchissimo di tornanti e deviazioni dal percorso rettilineo, per poter arrivare prima a Moncenisio e, successivamente, a Bar Cenisio, l’ultimo avamposto italiano prima del confine con la Francia.
Oltrepassato il confine, il nostro percorso prosegue sulla D1006, la strada che, in alcuni chilometri, ci porta a scoprire il profilo del Lago del Moncenisio.
Molto interessante è l’ultima parte del percorso che, scendendo verso Lanslebourg-Mont-Cenis, ci porta in una zona di montagna particolarmente curata, con il Parc National de la Vanoise, e a poca distanza da Bonneval-sur-Arc, da dove inizia l’ascesa al Colle dell’Iseran, il più alto valico alpino (asfaltato) d’Europa.
Tornante sul Colle del Moncenisio verso il lago
Il nome Moncenisio pare derivare dalla congiunzione delle parole Monte e ceneri. A quanto pare, infatti, vi si ritroverebbero delle tracce di un antico (quanto devastante) incendio che aveva ridotto i boschi circostanti in cenere. Dalla strada di valico prende il nome anche il comune, che in francese è reso come Mont-cenis.
Dove si trova il Colle del Moncenisio? Considera che da dopo la Seconda guerra mondiale l’intero colle del Moncenisio rientra nei confini francesi, ma la strada transfrontaliera unisce però ancora oggi Italia e Francia. Nel Bel Paese è la SS25 del Moncenisio, in territorio transalpino è denominata RD (Route départementale) 1006.Tra le vette di Alpi Cozie e Graie che lo circondano (ne è infatti lo spartiacque) troviamo la Punta Marmottere, il Monte Giusalet, Punta Roncia e Punta Clairy.
Lago del Moncenisio, Colle del Moncenisio, subito dopo il confine francese
Appena oltrepassato il confine, nella Savoia francese troviamo il Lago del Moncenisio, uno specchio d’acqua artificiale risalente a inizio Novecento. L’originale lago glaciale fu ampliato grazie a una diga costruita nel 1921, poi ampiamente rinnovata con materiale naturale nel 1968.
Oggi la diga del Moncenisio è una imponente costruzione dell’uomo, che sostiene il limite di un invaso capace di contenere fino a 320 milioni di metri cubi d’acqua. Il tutto, a una quota di 1974 m s.l.m. dunque con la possibilità evidente che il lago ghiacci in inverno.
Pur trovandosi in Francia è sfruttato ai fini della produzione di energia idroelettrica anche dall’Italia, attraverso la vicina centrale di Venaus.
Il Moncenisio ha una pendenza mediamente importante sia nel tratto italiano che francese. La salita da Susa è lunga 31 km con una pendenza media del 7% e una massima del 10,3% in corrispondenza del 12° chilometro. La salita da Lanslebourg-Mont-Cenis è lunga invece poco meno di 10 km con una pendenza media dell’8% e un picco del 10,6% alla fine del settimo chilometro, a quota 1850 metri. Nel complesso la salita del passo del Moncenisio, soprattutto sul versante italiano, è lunga ma non eccessivamente impegnativa, con una strada generalmente in buone condizioni.
Una vista di ‘mezza stagione’ del Moncenisio in moto
Riguardo la chiusura del Colle del Moncenisio, stiamo comunque parlando di un valico vicino Susa, per giunta alto 2083 m s.l.m.: non le condizioni migliori per chi ama viaggiare in inverno. Ecco perché il passo Moncenisio rimane chiuso da novembre a maggio. Per chi vuole attraversare il confine è consigliato percorrere il vicino traforo del Frejus.
Nel resto dei mesi estivi, e fino a inizio autunno (salvo meteo sfavorevole) il valico è aperto e può essere percorso senza particolari criticità.
Riguardo invece il meteo c’è da dire che la zona del Moncenisio ha una piovosità media alta, con quasi tutti i mesi sopra gli 80mm e un complessivo annuo sui 1091 mm. Il clima è piuttosto umido, ma mai eccessivamente freddo, con le minime che scendono sotto lo zero da dicembre a febbraio. Le massime, più alte a luglio che agosto, non superano i 20 °C.
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