Nel Nord Europa, una delle destinazioni di maggiore interesse turistico degli ultimi anni è l’Islanda in moto. Isola dai panorami selvaggi, ma ricchissima di luoghi da scoprire, può essere una meta insolita ma dal grande fascino anche su due ruote.
Quello che vi andiamo a proporre è un itinerario davvero molto particolare, che parte dalla capitale Reykjavik, situata nel nord-ovest dell’isola, e passando lungo il centro e la costa settentrionale, arriva ad Akureyri, la seconda città del paese, nei pressi del grande fiordo di Eyjafjörður.
Il percorso, lungo poco più di 400 chilometri, si divide in due grande tappe: da Reykjavik a Laugarbakki, passando per le zone interne del Vesturland e dell’Höfuðborgarsvæðið, regione quest’ultima dove è situata appunto la capitale, e da Laugarbakki ad Akureyri, passando per la Norðurland vestra e Norðurland eystra, le regioni più settentrionali dell’isola (i cui nomi, in islandese, significano appunto Regione del nord-ovest e regione del nord-est).
Capitale dell’Islanda e primo centro abitato in modo permanente, sin dalla fine del IX secolo, Reykjavik è una città davvero molto interessante, e non solo perché è una delle più settentrionali del mondo. Circondata da una splendida baia e da numerose fonti termali, come la rinomata Laguna Blu, la città merita sicuramente una visita approfondita, prima di partire alla volta di Laugarbakki.
Ammettiamo che il viaggio, anche solo per comprendere la lingua islandese (basata sull’alfabeto latino ma con alcune eccezioni grafiche), non sarà probabilmente dei più facili, ma sarete ripagati dalla bellezza dei luoghi toccati. Lasciamo il centro della città e ci immettiamo sulla Vesturlandsvegur/Þjóðvegur 1 (che troverete indicata come 1 nella cartellonistica stradale), seguendola per circa 7 chilometri. Seguiamo poi la Þjóðvegur 1 fino a Hvalfjarðarvegur (20 chilometri), e continuiamo in direzione della Vesturland, per poco più di 60 chilometri.
La Þjóðvegur è la strada più importante di tutta l’Islanda del nord. Il suo nome, infatti, significa Anello, e corre per un percorso record di 1339 chilometri, che segue il profilo stesso dell’isola, e mette in comunicazione diretta le principali città ai quattro punti cardinali del paese.
Proseguiamo verso la regione del Norðurland vestra (138 chilometri) e, prima di arrivare a Laugarbakki, deviamo sulla 704-Miðfjarðarvegur, che seguiamo per un chilometro e mezzo, per giungere in città e goderci una prima pausa.
Laugarbakki (parte del comune di Hvammstangi) è probabilmente uno degli insediamenti più piccoli di tutta l’Islanda del nord, con i suoi appena 57 abitanti. Nonostante ciò, il suo bel posizionamento, immerso in una zona dai prati verdi e con lievi rilievi nei dintorni, ne fa una meta curiosa e peculiare da visitare durante il nostro percorso.
Lasciata Laugarbakki, prendiamo la Miðfjarðarvegur per immetterci nuovamente sulla Þjóðvegur, che seguiamo in direzione nord-est, toccando la cittadina di Blönduós, spesso frequentata dai turisti che visitano la baia di Húnaflói, e proseguiamo poi per un lungo percorso senza toccare insediamenti particolarmente grandi, per un percorso di quasi 200 chilometri.
L’avvicinamento ad Akureyri è “segnalato”, negli ultimi chilometri, dalla strada che costeggia il fiordo di Eyjafjörður, e il cui termine meridionale è rappresentato proprio dalla città (poco più di 17.000 abitanti) di Akureyri, sulle sponde del fiume Glerá, con i suoi splendidi paesaggi che ci accompagnano nella tappa finale di questo viaggio alla scoperta dell’Islanda.
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