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Questo splendido bacino appenninico immerso tra i monti che sovrastano i comuni di Scanno e Villalago, può essere considerato come una delle più importanti destinazioni turistiche dell’Abruzzo: è il Lago di Scanno. Anzi, grazie al suo ambiente un po’ defilato e selvaggio è stato anche definito il Tibet Italiano. Un luogo idilliaco dove, tra paesaggi incontaminati e un piacevole silenzio, si può scoprire la natura autentica di una regione “del cuore”.
Partiamo da Sulmona, la capitale dei confetti. Procediamo su Via Fiume verso Via Circonvallazione Orientale che imbocchiamo presto girando a sinistra. Continuiamo su Via Circonvallazione Occidentale/SR 479 e giriamo a sinistra per prendere Via Stazione Introdacqua/SR 479. Ci manteniamo su SRSR 479 e teniamo sempre la sinistra, fino a girare su Via Santa Vittoria. In 20 minuti siamo nella Riserva Naturale Regionale Gole del Sagittario.
Continuiamo da Via Santa Vittoria verso Via Piagge e svoltiamo leggermente a destra in Via Colonna/Via Santa Maria delle Fornaci. Imbocchiamo Via Gabriele D’Annunzio a destra, poi Via Santa Maria in Campo a sinistra e alla rotonda proseguiamo dritto su SR 479. Svoltiamo leggermente a destra per rimanere su SR 479. 22 minuti ed eccoci finalmente al Lago di Scanno. Proseguiamo sulla SR 479 per arrivare a Scanno!
Spingetevi un po’ più a sud e scoprite l’Appennino tra Abruzzo e Molise!
Questo piccolo lago non supera il chilometro quadrato di superficie, ha una lunghezza massima di 1.500 metri e una larghezza di circa 800. La profondità raggiunge al massimo 32 metri. Il bacino fu originato da una frana del Monte Genzana che bloccò il corso del fiume Tasso, probabilmente avvenuta a causa dei movimenti tellurici tra i 12.820 e i 3.000 anni fa che ancora oggi rendono l’Abruzzo un territorio particolarmente sismico. L’equilibrio idrologico del lago viene mantenuto da due immissari: dal Fiume Tasso e dal Torrente Giordano; mentre il Fiume Sagittario è l’unico emissario, di carattere carsico tant’è che ha creato le Gole del Sagittario.
Durante i mesi invernali il Lago di Scanno è sempre ricco di acqua, e con lo scioglimento delle nevi alcune zone circostanti si trasformano a loro volta in piccoli laghi; stiamo parlando di: Lago Cupaglione, Lago Secco/Laguccio, Lago Pio/Cupìa e Lago Buono. In funzione di questo allagamento “progressivo”, la stessa profondità del Lago di Scanno può variare da un minimo di 30 a un massimo di 32 metri, senza tuttavia comprometterne la stabilità ambientale.
Dal punto di vista naturalistico, nella zona del lago ritroviamo cannucce di palude, brasche e gamberaie; mentre gli alberi più presenti sulle sponde boschive sono i salici, i pioppi e i tigli. Molto meno presenti, a causa dell’intervento dell’uomo, i pomi, i pruni e i viscioli. La zona è frequentata ampiamente da lupi e orsi, ma anche da varie specie di uccelli, come i germani reali, le folaghe, i gufi, i falchi e le aquile reali. Le acque del Lago di Scanno sono inoltre ricche di pesci, in particolare di pesce persico, coregoni e trote, ma anche pesci gatto e lucci. La pesca è regolamentata da un regolamento intercomunale approvato dalle amministrazioni di Scanno e Villalago ed è sottoposta a un tariffario specifico. Il permesso, che viene fornito su base giornaliera, settimanale, mensile o annuale ha un costo variabile dai 5 ai 150 euro.
Il comune di Scanno si trova a 1.050 metri sul livello del mare, nel cuore della Majella abruzzese. Si tratta di una zona di alta montagna con un clima piuttosto fresco durante tutto l’anno. Infatti la temperatura media varia dai -5/5 °C del mese di gennaio ai 10/26 °C del mese di luglio. Le estati sono piuttosto brevi e anche nei mesi più caldi, cioè luglio e agosto, le temperature mattutine restano fresche. Di conseguenza le acque del lago non sono particolarmente invitanti per la balneazione, benché sia ammessa e anzi il lago goda addirittura della Bandiera Blu. In inverno il Lago di Scanno è ghiacciato, con uno strato superficiale molto solido che permane da dicembre fino a febbraio inoltrato. È sempre possibile recarsi al Lago di Scanno, spetta a voi scegliere se godere della frescura estiva o del panorama da fiaba d’inverno.
Dal belvedere di San Vincenzo è possibile ammirare il Lago di Scanno nella sua interezza, accorgendosi che il profilo disegna la forma di un cuore piuttosto precisa. Un luogo romantico dunque, al quale non a caso è dedicata l’antica leggenda di Pietro Baialardo e della Fata Angiolina. L’uomo, innamorato della bellissima fata, avrebbe ordinato ai suoi scagnozzi di rapirla, ma Angiolina fece comparire un lago proprio sotto i piedi dei due servitori di Baialardo, facendoli annegare.
Un curioso mistero, piuttosto recente invece, riguarda invece i campi magnetici che investono la zona del Lago di Scanno. A quanto pare, nelle profondità del bacino vi sarebbero dei depositi metallici di origine naturale che farebbero entrare in crisi il normale funzionamento delle bussole e degli strumenti di orientamento. Nessun UFO od oggetto extraterrestre insomma ma un fenomeno naturale, comunque oggetto di studi approfonditi, nel 2012, da parte degli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
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