Tra Val Polcevera e Val Lemme, a metà strada tra Piemonte e Liguria troviamo il valico di confine di Passo della Bocchetta.
Una strada facile in termini di altitudine e lunghezza, dal buon profilo altimetrico e soprattutto dalla storia lunghissima. Il tutto da scoprire, come buona tradizione, in sella alla vostra moto.
La costruzione del Passo della Bocchetta risale addirittura alla Repubblica romana. Insieme alla Via Postumia, che univa Genova ad Aquileia, fu infatti realizzato intorno al 148 avanti Cristo da Postumio Albino, console dal quale prende il nome l’intero asse viario.
Il percorso attuale fu spostato in sede nel Cinquecento, retrocedendo leggermente dal fu Pian di Reste, il valico scelto dai Romani per affrontare questo tratto di Appennino ligure. Nel periodo di massimo potere dei genovesi, si rese necessario ampliare le vie del sale, fondamentali collegamenti commerciali tra città.
La strada, finanziata dal Banco di San Giorgio (una sorta di project financing ante litteram), collegava Pontedecimo e Voltaggio. Il completamento richiese appena due anni di lavori, dal 1583 al 1585.
Meno di due secoli dopo, nel 1771, si decise di ampliare la strada. Grande impulso lo diede il l doge genovese Giovanni Battista Cambiaso, vista anche la diffusione sempre più ampia delle carrozze. In questo modo si resero più facili i collegamenti tra Sampierdarena e Novi Ligure (oggi in Piemonte).
Nell’Ottocento il Passo della Bocchetta perde importanza con la costruzione del valico del Giovi, mentre nel Novecento è il ciclismo a donarle nuova importanza, grazie al giro dell’Appennino. Fausto Coppi, Giambattista Baronchelli, Gilberto Simoni, Marco Pantani e Vincenzo Nibali sono solo alcuni dei nomi storici delle due ruote che qui hanno scritto pagine indimenticabili di storia sportiva.
Il Passo della Bocchetta raggiunge un’altitudine massima poco rilevante, 772 metri sul livello del mare. Per questo è simile a passi della zona, come quello del Biscia. Compensa tuttavia con una pendenza massima abbastanza alta, l’8,7% su un percorso dalla lunghezza complessiva di poco inferiore ai 20 chilometri.
Le due località collegate, Campomorone e Voltaggio, sono le due estremità delle rispettive valli, Polcevera e Lemme. Queste prendono il nome da due fiumi torrentizi, lunghi rispettivamente 19 e 34 chilometri.
Mentre il Lemme scorre verso nord, sfociando nell’Orba il Polcevera (famoso anche per essere il fiume attraversato dal fu Ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018) scorre verso sud, sfociando nel Mar Ligure in corrispondenza del porto di Genova.
Per raggiungere e valicare il Passo della Bocchetta, TrueRiders vi propone un itinerario dalla lunghezza adeguata, 120 chilometri. Un percorso da fare in giornata o, perché no, in due giorni se volete approfittare delle interessanti proposte termali della città di arrivo.
Qualsiasi sia la vostra scelta, fissiamo il punto di partenza a Busalla. Comune della Valle Scrivia, fa parte del parco naturale regionale dell’Antola. Bella meta per gli amanti del verde, dista solo 27 chilometri dal capoluogo Genova, raggiungibile tramite l’Autostrada A7.
Lasciata Busalla, sono due le strade che ci permettono di arrivare al Passo della Bocchetta. La prima prevede di arrivare a Campomorone, per poi risalire la SP5 in direzione del valico, tramite la A7. Vi consigliamo invece di proseguire verso nord, fino a Voltaggio per poi imboccare la SP5 verso sud. In questo modo passerete dalla Liguria al Piemonte, e poi nuovamente in Liguria. Particolarmente piacevole, la strada della Bocchetta prosegue poi fino a Campomorone, dove ci immettiamo sulla SP6. Raggiunta anche San Martino di Paravanico, siamo alle porte del parco naturale delle Capanne di Marcarolo, con il quale torniamo nuovamente in terreno piemontese.
Zona di montagna e di verde incontaminato, raggiungiamo il comune di Capanne di Marcarolo nell’Alessandrino in circa 15 chilometri da San Martino, tra fiumi e laghetti ad alta quota che riempiono gli occhi di bellezza. Tramite la SP165 raggiungiamo così Voltaggio, sulle pendici dell’Appennino ligure. Nonostante si trovi in Piemonte, il comune è da sempre legato a Genova. È proprio per questo che, pur appartenendo alla provincia di Alessandria, appartiene in via onoraria anche alla città metropolitana di Genova.
Altri 30 chilometri per arrivare a Rocca Grimalda, ma prima una breve visita a Gavi, con il suo fortino e le antiche mura che proteggevano questo bel borgo piemontese.
È la bella architettura del Castello Malaspina-Grimaldi, del XIII secolo (ma modificato nel Settecento) a segnalarci l’arrivo a Rocca Grimalda, penultima tappa di questo percorso con al centro il Passo della Bocchetta.
Si cominciano quasi a respirare le atmosfere del Monferrato, terra di vino e sapori celebre nel mondo insieme a Roero e Langhe. La meta finale è Acqui Terme, dove insieme alle terme si ammirano splendidi esempi di architetture romane, medievali e rinascimentali.
Scopri anche il Passo dei Giovi in moto.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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