È sempre una bellezza andare in Umbria, soprattutto in moto. Il “cuore verde d’Italia” regala una natura mozzafiato, certo, ma anche l’enogastronomia non è da meno. Scoprire la Strada del Sagrantino ti farà conoscere uno dei vini più apprezzati della regione, che da secoli viene coltivato quasi esclusivamente in una manciata di comuni della provincia di Perugia.
Acquolina in bocca e tanta voglia di partire, vero? E allora partiamo per questo bell’itinerario in moto nel cuore dell’Umbria, alla scoperta della Strada del Sagrantino.
Si parte da Montefalco, centro più importante della Strada del Sagrantino. Da qui prendi la strada del Vocabolo Collearfuso nella direzione di Spoleto. Confluirai nella SP451 che ti porta fino a Castel Ritaldi, dopo aver oltrepassato la Chiesa di San Cassiano e l’area industriale.
Per proseguire l’itinerario, torna sulla SP451 da dove sei venuto, e prosegui su questa strada fino alla località Bivio Moscatini. Qui gira a sinistra sulla SP452 che ti porta in pochi minuti fino a Giano dell’Umbria.
Dopo aver visitato il paese scendi di nuovo sulla strada principale e prendi in direzione sinistra la SP452 raggiungendo una località il cui nome non passa certo inosservato: Bastardo. Attraversa il paese sulla SR316 e poi SP415, e prima di arrivare alla Centrale Termoelettrica di Bastardo svolta a destra in Via Reginaldo per arrivare a Gualdo Cattaneo.
Continua sulla SP422: andando sempre dritto ti troverai a Bevagna. Da qui, dopo aver visitato il borgo, prendi la SR316 per ritornare al tuo punto di partenza, Montefalco.
Il tuo itinerario sulla Strada del Sagrantino è concluso: speriamo che tu abbia fatto ottime degustazioni! Se vuoi proseguire con altri itinerari tra gusto, arte e natura, ecco alcune idee nel centro Italia.
Siamo sicuri che ti è venuta sete. Ma anche fame, visto che il Sagrantino si abbina perfettamente alla tradizione culinaria della carne dell’Umbria. E come perfetto accompagnamento di questo viaggio nel gusto, i magnifici borghi storici medievali del territorio, di cui tra poco ti parleremo. Però, prima di accendere il motore, parliamo del vino!
Il Sagrantino DOCG è un vino scuro di grande struttura, con una importante trama di tannini, che si presta a un lungo invecchiamento. È un vitigno antico rimasto nei secoli ancorato al territorio dove viene prodotto, nelle campagne perugine.
Perché si chiama Sagrantino? Il nome deriva dal latino sacer, “vino sacro” per le feste della tradizione cristiana, che scandivano la vita rurale. Nasce come vino passito, ma dal secolo scorso viene vinificato e imbottigliato nella versione secca.
Le terre del Sagrantino si trovano nel cuore dell’Umbria, a sud del capoluogo di provincia, Perugia. I comuni, insieme ad altre realtà come ristoranti, albergatori, produttori, commercianti e agricoltori, sono riuniti nell’associazione Strada del Sagrantino che si occupa della promozione turistica ed enogastronomica del territorio.
Ecco quali sono i centri principali, che attraverserai nel tuo viaggio su due ruote; scoprirai che tanti altri vini, sapori, bellezze artistiche e testimonianze storiche rendono queste località degne di essere visitate con interesse e curiosità.
Montefalco è il centro del territorio vinicolo in cui si producono il Sagrantino di Montefalco e il Montefalco rosso, e fa parte del club dei Borghi più belli d’Italia. Sulla sommità del colle su cui sorge, i panorami sono mozzafiato: per questo si è guadagnato il soprannome di “ringhiera d’Italia”. Da vedere il borgo medievale, attorniato dalla natura dove da secoli è forte la tradizione della caccia.
Castel Ritaldi, alle pendici dei Monti Martani, è un borgo che domina un territorio agricolo attorniato da boschi, vigneti ed uliveti. Da vedere la chiesa romanica Pieve di San Gregorio, il santuario rinascimentale Madonna della Bruna e la chiesa medievale di Santa Maria. Da degustare, oltre al Sagrantino, anche il Trebbiano Spoletino (Spoleto è a pochi km da qui).
Giano dell’Umbria è città del vino ma anche città dell’olio: qui viene prodotto il DOP Umbria dei Colli Martani. È un borgo cinto da mura medievali, che conserva tracce delle origini romane; da visitare ci sono l’abbazia di San Felice e la chiesa di San Francesco, per poi immergersi nel vasto panorama della pianura dal Monte Martano.
Gualdo Cattaneo è un borgo che è un vero e proprio insieme di castelli e costruzioni fortificate. Il protagonista di questo antico complesso difensivo è il Castello di Simigni, costruito nel 1103.
Bevagna è un bellissimo borgo medievale con un “cuore” romano. Perché si chiama così? La località era un tempo nota per le tele pregiate che qui venivano prodotte, e che venivano chiamate “bevagne”. Il paese è inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia e tra le Bandiere arancioni.
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