Dal Piemonte alla Francia e ritorno: potremmo sintetizzare così l’antico uso del Col de Joux, un bel valico della Valle d’Aosta che in passato era un crocevia di popolazioni e traffici.
Ci troviamo del resto in un territorio montuoso dove, tutt’intorno a noi, le vette non di rado si spingono sopra i 4000 metri di quota. E con altezze così imponenti, c’è sempre bisogno di una “vallata” dove passare. Un tempo a piedi, oggi in moto, ripercorrendo quelle strade che ci portano verso un colle strategico. Il percorso unisce infatti la valle della Dora Baltea con la Val d’Ayas, collegando Chatillon e Saint-Vincent con Brusson, un incantevole borgo alpino.
Affronteremo un percorso impegnativo ma nello stesso tempo avvincente che ci porterà verso altezze considerevoli. Pronti a partire?
Col de Joux è un posto incantato tanto d’estate che d’inverno. Nella stagione fredda diventa un importante centro sciistico grazie al suo moderno impianto di risalita e i suoi 10 km di piste, il luogo adatto per gli amanti dello sci. In estate, invece, il paesaggio si trasforma e la neve lascia spazio ad un scenario alpino unico, immerso nel verde dei boschi ed irradiato dai caldi raggi del sole.
Noi di TrueRiders vi consigliamo di affrontare questo itinerario in moto durante la bella stagione perché ad accogliervi, nonostante i 1640 metri di altitudine, troverete un clima mite e piacevole. Il motivo? Col de Joux si trova in una posizione strategica tra due cime del monte Zerbion, Testa di Comagna e Cima Botta, che lo proteggono dai venti del nord.
Col de Joux è facile da raggiungere: basta servirsi dell’autostrada A5, Torino – Val d’Aosta e uscire al casello di Chatillon. Vi attenderà un percorso da veri intenditori, bello da punto di vista naturalistico ma abbastanza impegnativo dal punto di vista stradale. Affronterete delle pendenze considerevoli ma niente paura, la strada verso il valico alpino è larga ed in gran parte asfaltata con un manto in perfette condizioni e questo renderà più facile affrontare i gomiti e le pieghe che via via vi accompagneranno in questo motoitinerario.
Ogni tanto durante la salita sarete “costretti” a spegnere i motori ed a inchinarvi di fronte a cotanta bellezza e maestosità. Vi aspettano viste davvero incantevoli sul Monte Bianco e su tutte le cime della Valle d’Aosta.
Il motopercorso di oggi vi porta verso una delle salite più affascinanti di tutta la regione. È un’arrampicata tra curve e gomiti importanti che si tuffano a intermittenza tra i boschi di pini. Poi, a tratti, lasciano spazio a panorami spettacolari da cui è possibile ammirare gran parte della Valle d’Aosta.
Si parte da Brusson, lungo la direttrice che unisce la E25 a Champoluc e Sousson. Da qui, pochi chilometri di salita ricca e piacevole vi permettono di arrivare in vetta. È qui che vi attendono prati immensi dove potervi stendere per un meritato riposo e per godere di un po’ di relax coccolati dal sole e dai suoni che solo la montagna sa regalare. Troverete un’area verde attrezzata proprio per regalare ai turisti un soggiorno tranquillo circondati da uno dei paesaggi naturalistici e faunistici più suggestivi della Valle d’Aosta.
Non può mancare una piacevole pausa pranzo assaggiando salumi e formaggi valdostani e l’immancabile polenta con salsiccia, piatti semplici ma gustosi che non deludono mai.
Al termine della sosta, si riparte in discesa verso Saint-Vincent e Chatillon, borghi montani davvero incantevoli che ospitano deliziose stazioni termali. Ancora una volta affronterete tornanti larghi con asfalto in ottime condizioni, questa volta però tutto in discesa, di nuovo verso il fondovalle.
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