Prato alla Drava (Winnebach, il nome originale tedesco) si trova nelle immediate vicinanze del confine fra Italia ed Austria, in Val Pusteria. Può essere una destinazione perfetta per una gita di un giorno, muovendosi verso Lienz, oppure per un intero week end, optando per un percorso più lungo.
Qualunque sia la destinazione, però, è certo che scegliendo di dirigersi verso Prato alla Drava, si attraversano luoghi suggestivi e panorami mozzafiato e, percorrendo queste strade in moto, il divertimento è maggiore. Vediamo, allora qualche suggerimento di viaggio per ammirare i luoghi più interessanti che si trovano nelle vicinanze di Prato alla Drava.
Prima tappa, dunque è San Candido, un comune immerso in una delle valli più note delle Dolomiti, la Val Pusteria, appunto. Se ci si regala una gita un po’ più lunga, vale la pena conoscere meglio questi luoghi fatti di natura incontaminata e storia. I bagni di San Candido, ad esempio, dimostrano come essa fosse una località di vacanza già nell’Ottocento, quando nobili, politici e personaggi di rilievo per trascorrere giorni di relax immersi nelle acque minerali.
Nei dintorni, poi, c’è il Parco Naturale Tre Cime, molto amato dagli escursionisti e dagli sciatori. In alternativa, ci si può regalare un pomeriggio di divertimento presso l’Aquafun, proprio nel centro del paese, con tantissime attrazioni per grandi e piccoli, compreso uno scivolo gigante. Qualora il tempo a disposizione fosse poco, invece, si può sempre optare per una passeggiata nel centro storico pedonale, magari per fare shopping o per ammirare le tre chiese principali, soprattutto la Collegiata, la più antica del Tirolo.
Terminato il tour della cittadina, ci si può rimettere a bordo della propria due ruote e avvicinarsi a Prato della Drava, iniziando un percorso che porterà in Austria. In realtà da San Candido il valico dista appena 8 chilometri, quindi si raggiunge in pochissimo tempo. Da vedere, inoltre, la chiesetta del borgo che si trova su una collina dalla quale si gode anche un bellissimo panorama.
Proseguendo si supera il confine e si giunge in Austria e precisamente a Tassenbach, distante solo 3 chilometri. Qui si prende una strada ben curata ed asfaltata che, attraverso alcuni tornanti, porta in alto verso un percorso che attraversa la Valle del Gail. Per circa 50 chilometri si costeggiano solo pascoli verdi, boschi e piccoli gruppi di case che rendono il viaggio tranquillo e piacevole, anche perché la strada è piuttosto larga e dritta nel tratto iniziale. Bisogna invece porre attenzione man mano che si procede perché essa si restringe quando si incontrano i borghi e si rasentano i ruscelli e, in alcuni casi, si possono trovare anche sensi unici alternati. Si giunge a Kötschach-Mauten e subito dopo si tocca il valico di Monte Croce Carnico, per un totale di circa 12 chilometri.
Si rientra in Italia percorrendo una strada ripida che scende fino a Paluzza, in provincia di Udine, dove è possibile visitare varie botteghe artigiane, specializzate nella lavorazione del legno. Uscendo da Paluzza ci si dirige verso alcune frazioni (Ligosullo) e, superato Bosco Durone e Lius, si scende verso Paularo fino a giungere a Cason di Lanza, il percorso è di circa 27 chilometri in tutto, con strade piuttosto strette sulle quali bisogna fare attenzione e, in molti casi, ridurre la velocità perché sono poco pulite ed umide. In questa zona si può fare una piacevole sosta per rifocillarsi con prodotti tipici del Friuli.
Circa 20 chilometri separano Passo Cason di Lanz dall’austriaca Kirchbach in Carinzia, dove è consigliabile approfittare per gustare dell’ottimo formaggio locale, realizzato secondo le più antiche tradizioni delle malghe. Dalla sua strada principale, svoltando a sinistra, si imbocca una stradina che porta al valico Gailberg Sattel, si prosegue fino a Oberdraunburg, affrontando alcuni tornanti, ed infine si arriva a Lienz.
Questa è una cittadina particolarmente graziosa che vale davvero la pena visitare. È anche nota come “perla delle Dolomiti” ed è molto vivace da un punto di vista artistico e culturale. Bisogna ricordare che da giungo a settembre tutto il centro è interdetto ai veicoli. Fra sue attrazioni ci sono il castello Tammerburg, il Phonomuseum, dedicato agli apparecchi per ascoltare la musica, la bella chiesa parrocchiale e, poco distante, il sito archeologico di Aguntum. Conclusa la visita, si riprende la moto e ci si dirige verso Prato alla Drava e, quindi a San Candido tramite la strada statale.
Dal bivio della Strada Statale per Prato alla Dava si può arrivare alla piazza centrale della cittadina e proseguire fino a giungere a via Parggen; questa è una stretta strada asfaltata che esce dal paese e si inoltra nei boschi con strette curve e tornanti alternati a tratti di rettilinei fino ad arrivare alla più alta frazione di Prato alla Dava da cui si osserva tutta la vallata. Questo tratto, a causa delle curve molto angolate e della sezione molto stretta, è sconsigliato per le moto Gran Turismo o Custom e per le Sport Touring.
Prato alla Drava è una località posta a 1160 m s.l.m., al confine fra Tirolo Orientale ed Alto Adige, non lontano da San Candido, del quale è una frazione. Nonostante sia un piccolo borgo di appena 400 abitanti, è una piacevole e apprezzata località turistica grazie alla sua posizione, che permette di raggiungere impianti sciistici e zone incantevoli, oltre ad avere una serie di comode strutture ricettive. Monte Elmo, in particolare, che dista appena 2 chilometri, è una meta molto ambita, sia in inverno che in estate, poiché offre l’opportunità di praticare sport e addentrasi nella natura seguendo uno dei tanti percorsi indicati.
La località di Prato alla Drava deve il suo nome al fiume omonimo lungo ben 750 km, che attraversa oltre all’Italia diversi altri paesi, immettendosi finalmente nel Danubio. Seguendo questo itinerario si passa varie volte il confine con l’Austria, oltre a toccare anche il Friuli. Il punto di partenza e di arrivo è proprio San Candido, con un percorso lungo circa 260 km da fare tutto in un giorno o, se si preferisce, fermandosi una notte presso una delle tante località della zona, per godersi questi meravigliosi ambienti naturali.
La distanza diretta tra Lienz e San Candido è, in realtà, di 43 chilometri che si percorrono in circa 45 minuti; il valico si raggiunge tramite la Strada Statale 49 che diventa la E66 (Drautal Straße 100) in territorio austriaco. Tuttavia vale la pena allungare il percorso per godere delle tante particolarità della zona, che difficilmente si potrebbero notare in altre occasioni.
Bisogna ricordare che il limite di velocità è di 70 Km/h in Italia e 100 Km/h in Austria, dove però alcuni tratti, pur essendo extraurbani, hanno il limite di 50 Km/h.
Tutta l’area da Dobbiaco a Leinz ha strade perfettamente asfaltate, anche quelle relative a percorsi secondari o che si inerpicano sui monti, con le uniche eccezioni dei sentieri che si diramano da esse che sono in terra battuta o ghiaietta per cui ci vogliono obbligatoriamente moto Enduro o Crossover.
In genere non ci sono particolari criticità per ciò che riguarda il periodo in cui organizzare questo itinerario, anche se in inverno la neve potrebbe ostacolare il passaggio in alcuni tratti. Si consigliano, quindi la primavera inoltrata o gli inizi dell’autunno anche perché i colori della natura in questi periodi sono particolarmente belli e suggestivi.
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