Lucidate i vostri gioielli, l’estate 2018 è alle porte. Come ogni anno, è arrivato il momento di pianificare la vacanza della stagione, ovviamente sempre in sella. Avete già deciso quali strade solcare e quali luoghi affascinanti visitare?
TrueRiders e LIDL VIAGGI vi consigliano le 5 mete top, con tanto di itinerari imperdibili, della stagione estiva 2018 in montagna, tra passi mozzafiato, strade indimenticabili e tantissime attrazioni da vivere.
Se volete scegliere la zona alpina italo-francese come meta ultima delle vostre vacanze in moto, optate per la splendida Valle d’Aosta, in particolare per la Val d’Ayas. Ai piedi del Monte Rosa, sono tanti gli itinerari che potete scegliere per vivere pienamente questa caratteristica parte delle Alpi.
Il nostro particolare viaggio ci porta alla scoperta dei borghi principali della valle, con la partenza puntata ad Ayas, nella quale potrete visitare l’antico nucleo di Lignod e la deliziosa chiesa di Antagnod. Lasciatevi cullare poi dalla SR45 in direzione sud verso Brusson; attraverserete i campi sciistici di Champoluc, molto rinomati, e della stessa Antagnod.
A Brusson, perla del paesaggio, sostate al lago artificiale, dove potrete riposare e rifocillarvi, prima di ripartire verso Col de Joux, prendendo la SR33. La strada qui sale, poiché vi porta dritta verso il valico alpino, uno dei più importanti della zona, a quota 1640 metri, nel comune di Saint Vincent.
Seguendo le strade SR33 e SR7, arriviamo poi a Col Tzecore, una delle mete preferite da ciclisti e, soprattutto, motociclisti. Continuiamo verso Sommarese e, ancora, in direzione Challand-Saint-Anselme. Dopo aver fatto su e giù su strade magnifiche, torniamo in piena vallata, seguendo il corso del torrente Evançon, affluente della Dora Baltea.
Di seguito incontreremo anche gli altri borghi della Val d’Ayas, come Challand-Saint-Victor e Verrès. Proprio in quest’ultimo comune terminerà il nostro viaggio. Visitate il centro storico di Verrès; rimarrete ammaliati dall’omonimo castello.
Un’altra di quelle perle imperdibili per gli amanti della montagna (e delle motociclette) è la Val di Fiemme, nel cuore delle Dolomiti trentine. Questa valle offre tantissime attrazioni per i bikers; strade magnifiche, panorami mozzafiato e – perché no – tante primizie gastronomiche che vi faranno innamorare.
Nel nostro percorso scopriremo ogni meandro di Fiemme, partendo da Passo Lavazè, la “porta” a nord della valle. È qui il nostro “start” che, data la quota (più di 1.800 metri d’altezza) e la storia, potrebbe essere tranquillamente già considerato un punto d’arrivo. Gli occhi si spalancheranno sulla valle una volta presa la strada verso Varena, la magica SS620.
Il nostro cammino alla scoperta della Splendida Comunità di Fiemme parte da qui, dal borgo piccolo e incantevole di Varena. La nostra via, da qui in avanti, sarà invece la SS48, la strada delle Dolomiti. Incontriamo in sequenza Molina-Castello di Fiemme, dove è possibile osservare la mitica Cascata di Fiemme, Cavalese, il centro culturale e amministrativo della valle, Tesero, Ziano, Panchià e Predazzo.
Il cammino, che ricalca quello del torrente Avisio, è piuttosto pianeggiante e semplice, ma è mirato a farvi scoprire gli scorci più belli del luogo, compresi i suoi splendidi borghi. Dopo Predazzo, invece, ricomincia la nostra salita verso il punto d’arrivo. Il mitico Passo Rolle, infatti, ci aspetta ai piedi delle Pale di San Martino. La strada che ci porta a quasi 2.000 metri di altezza vi lascerà a bocca aperta, con tornanti e abeti che ruberanno l’occhio dal primo all’ultimo metro.
Proseguendo l’itinerario precedente, quello dell’adiacente Val di Fiemme, è possibile creare un vero e proprio viaggio nel cuore delle Dolomiti trentine. In questo caso partirete con la vostra moto dal punto di arrivo del percorso appena citato, per catapultarvi nella realtà di San Martino di Castrozza e della valle di Primiero.
Il Passo Rolle, quindi, alzerà il sipario. Dato che stiamo parlando di un valico piuttosto importante, vi consigliamo di visitarlo in lungo e in largo, grazie anche alle sue deliziose malghe pronte a farvi scoprire la cucina locale. Un’altra attrazione da non sottovalutare è il Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, vero tesoro naturalistico della zona.
Potrete perdervi tra queste splendide montagne, ma ci pensano TrueRiders e LIDL VIAGGI a indicarvi la via. Tramite la SS50 dirigetevi verso sud. Incontrerete il caratteristico borgo di San Martino di Castrozza, sede dell’albergo più antico dell’intero comprensorio e, successivamente Fiera di Primiero.
La SS50 è davvero fantastica: sembra essere nata per le due ruote, soprattutto quelle a motore. A Fiera di Primiero, però, fate una piccola deviazione per visitare i borghi di Mezzano e Imer, prima di riprendere il percorso. Il punto d’arrivo coincide con il confine ultimo del Trentino con il Veneto, nella frazione di Monte Croce O Pontet, diviso a metà tra i comuni di Imer (Trento) e Sovramonte (Belluno).
Rimanendo nella stessa regione, ma cambiando totalmente località, costumi e usanze, approdiamo in Alto Adige, esplorando il comprensorio Racines-Giovo. In moto sull’estremo nord d’Italia, quindi, più su di Merano e del capoluogo Bolzano. Una località facilmente raggiungibile anche dalla vicina Austria.
La nostra partenza corrisponde alla città di Racines, deliziosa e ammaliante. Qui potrete visitare il Castello Wolfsthurn e il museo provinciale delle miniere. Poi salite in moto e partite in direzione Stanghe, attraverso via Pratone e via Stanghe. Non potete assolutamente esimervi dal visitare le celebri Cascate di Stanghe, punto panoramico unico e tra i più conosciuti dell’intero Alto Adige.
Ma il nostro viaggio non è di certo terminato. Un percorso ci porta a visitare Mareta e, successivamente, Telves di Sopra, avvicinandoci verso Vipiteno. Inserita nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, Vipiteno è una tappa obbligata per tutti i biker, sia per la sua accogliente realtà culinaria sia per i tanti luoghi culturali da visitare. Una sosta alla Torre delle Dodici, vero e proprio simbolo della città, è d’obbligo.
Ripartendo da Vipiteno, il nostro prossimo obiettivo è il “famigerato” Passo di Monte Giovo, meta storica per tutti i mototuristi. La strada è la SS44, con circa 20 chilometri di salita, in piena Valle Isarco, che vi faranno innamorare di questo paesaggio montano. Il valico delle Alpi Retiche orientali, a quasi 2.100 metri di altezza, divide proprio la valle di Vipiteno con la Val Passiria.
La nostra ultima destinazione di montagna è la Val Pusteria, un evergreen per tutti gli appassionati. Gli itinerari possibili da queste parti sono innumerevoli, alla pari delle attrazioni e dei luoghi simbolo da vedere. In questo caso ci immergiamo nelle acque più belle dei laghi alpini scoprendo, passo dopo passo, le zone indimenticabili dell’amata Val Pusteria.
Si parte dal Lago di Dobbiaco. Situato a quasi 1200 metri di altezza, questo bacino d’acqua alpino apre il nostro itinerario. D’inverno ghiacciato, d’estate meta di bikers ed escursionisti. La strada SS51 ci porta nel comune di Dobbiaco, sede invernale di sci alpino, nordico e biathlon di primaria importanza a livello nazionale e internazionale.
Attraverso la SS49 della Pusteria ci avviciniamo alla seconda tappa: il Lago di Braies. Lungo la strada, se desiderate, potete sostare alla Casetta di composizione di Gustav Mahler, uno degli autori di musica classica più conosciuti al mondo. Ma, tornando a noi, Braies rappresenta davvero la meta perfetta per i mototuristi, che almeno una volta nella vita desiderano raggiungere questo straordinario tesoro paesaggistico e naturalistico.
Sostate pure quanto volete, riposatevi ed esplorate il paesaggio prima di rimettervi in marcia. La nostra terza e ultima destinazione è il nord, l’estremo nord dell’Alto Adige. Riprendendo, infatti, la SS49, costeggiamo il Lago di Valdora, prima di svoltare per la SP44 nei pressi di Rasun di Sotto. La strada che ci porta verso Anterselva e il suo lago omonimo è a dir poco incantevole. Giunti al lago, poi, rimarrete ancora una volta ammaliati dagli scorci caratteristici, tipici di questa zona di confine delle Alpi.
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