Ai piedi del suo antico duomo dalle "torri gemelle", questo incredibile borgo dell'Alto Adige si prepara a regalarti il Natale più bello d'Italia

Ai piedi del suo antico duomo dalle “torri gemelle”, questo incredibile borgo dell’Alto Adige si prepara a regalarti il Natale più bello d’Italia

Stefano Maria Meconi  | 16 Nov 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Non è un mistero che i mercatini di Natale più belli d’Italia li si possa trovare in Alto Adige/Südtirol, complice la tradizione che lega quest’angolo del Bel Paese al Mitteleuropa e in particolare ad Austria e Germania, dove i Weihnachtsmärkte sono maggiormente diffusi. Ed è proprio qui, in una città che nasce convenzionalmente addirittura nell’anno 901, che da oltre trent’anni si organizzano i mercatini “da cartolina” per definizione, capaci di attirare ogni visitatore e ogni età. Soprattutto chi viaggia in moto, che troverà nella meraviglia di Bressanone e della sua iconica Piazza Duomo abbellita a festa una destinazione di viaggio assolutamente irrinunciabile tra novembre e dicembre. Insomma, pronti a partire?

Bressanone in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Nonostante l’itinerario che collega Bolzano e Bressanone sia piuttosto semplice (sostanzialmente le soluzioni sono due: autostrada A22 del Brennero o statale SS12 dell’Abetone e del Brennero, che ricalca la stessa direttrice), non è detto che vi aspetti una non-avventura motociclistica. Infatti, abbiamo pensato a un itinerario un po’ più lungo, con un paio di piacevoli deviazioni. Lasciata Bolzano, seguiamo la SS12 (in alternativa all’autostrada) fino a Prato Isarco, e da qui deviamo sulla LS24 discostandoci dal fiume Isarco, raggiungendo in appena 18 chilometri Fié allo Sciliar, bella località altoatesina. Continuiamo sulla LS24, passiamo per Siusi e arriviamo in 10 chilometri alla bella Castelrotto. Da qui, siamo sulla SP64 fino alle porte di Ortisei, poi SS242 e SS242d per altri 30 chilometri in direzione Gudon. Ritorniamo sull’Isarco, ma dall’altra sponda, e riprendiamo infine la SS12, poi SP28 e SP29 per 4 chilometri, fino a raggiungere Bressanone/Brixen al termine di un itinerario di 73 chilometri e circa 2 ore di guida, soste escluse.

Un angolo di Natale ‘mitteleuropeo’ dove l’Italia incontra il nord all’insegna dei mercatini


Durante il periodo dei mercatini di Natale, Bressanone si veste a festa con il suo abito più scintillante

Bressanone (Brixen in tedesco) si trova a 559 m s.l.m. e con i suoi 22000 abitanti è il terzo centro più popolato della provincia autonoma di Bolzano. La stagione invernale è quella in cui si anima maggiormente, grazie alla vicinanza con diverse piste sciistiche. Tuttavia l’attrazione principale rimangono i mercatini di Natale, che richiamano turisti da tutta Italia e oltre. Nel centro di Bressanone/Brixen – tra il Duomo, la Chiesa di San Michele e il municipio – da fine novembre a inizio gennaio prendono vita quelli che possiamo considerare come i mercatini di Natale più belli d’Italia. Le caratteristiche casette di legno propongono prodotti artigianali, specialità gastronomiche, souvenir e curiosità. Non solo consumismo natalizio: è un “Green Event” che privilegia i cibi di stagione, gli ingredienti biologici, i prodotti km 0, con gestione organizzativa improntata al riciclo e la sostenibilità. Al centro della Piazza del Duomo domina l’albero di Natale, tra mille luminarie. Ma il Natale è davvero la specialità di Bressanone, e questo si vede anche dalla collezione di presepi allestita nell’Hofburg (piazza Palazzo Vescovile 2, ingresso 10 €), l’ex palazzo vescovile. In questo edificio c’è il Museo Diocesano, che espone il Tesoro del Duomo di Bressanone e opere d’arte di valore dal Medioevo al XX secolo.

La curiosa storia del ‘Cavallefante’

Il Duomo di Santa Maria è sicuramente una visita obbligata, per di più in una cittadina come Bressanone che storicamente è una mèta di viaggi papali (si ricorda, ultima in ordine cronologico, la presenza di Papa Benedetto XVI che, complice la sua nazionalità tedesca, in terra germanofona si sentiva sicuramente a casa). Oltre al valore architettonico di questo edificio costruito nel XII in stile romanico, c’è una curiosità molto particolare. Sotto una volta si vede dipinto un animale con le sembianze di un cavallo e una proboscide da elefante, conosciuto confidenzialmente come “cavallefante“. Gli artisti del tempo, dovendo rappresentare la battaglia di Eleazar, in cui i siriani attaccarono Israele con gli elefanti, non sapevano immaginare un animale esotico mai visto prima: scelsero come modello l’animale più grande che conoscevano (il cavallo) e aggiunsero le caratteristiche dell’elefante conosciute attraverso racconti orali.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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