Ciò che non raccontano gli abitanti di un tempo, lo raccontano le case, in uno splendido borgo di montagna

Ciò che non raccontano gli abitanti di un tempo, lo raccontano le case, in uno splendido borgo di montagna

Paolo Albera  | 28 Set 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti

Capita che un paese perda tanti abitanti, ma non per questo perda il suo fascino, anzi lo accresca. Il passato di cent’anni fa, quando Ingria era una località di duemila persone, sembra così lontano ma anche così vicino. Il ricordo del Novecento ricorre ancora nella memoria di pochi residenti rimasti, ma soprattutto rivive sui muri delle case, dove i visitatori possono trovare un’esposizione di foto e storie dei tempi andati. L’iniziativa del Comune – che dal 2021 è membro dell’associazione dei Borghi Più Belli d’Italia – fa rivivere l’epoca in cui questa località era conosciuta e frequentata nella piemontese Val Soana. Oggi ce la godiamo così, con un’atmosfera serena e rilassata, ai piedi delle montagne innevate!

Viaggio alla scoperta della Val Soana: itinerario in moto per Ingria

Mappa

Percorso

Torino è distante appena 57 km, eppure lungo il viaggio lo scenario cambia completamente: dalla pianura adagiata sul fiume Po, si sale alle montagne che guardano verso il Gran Paradiso. Alla partenza dal capoluogo, prendi il raccordo autostradale Torino-Caselle, ed esci all’uscita 3, che ti introduce nella strada statale SS460 di Ceresole. Supera Rivarolo e Cuorgné. In prossimità di Pont Canavese, dirigiti a destra (via Roma) in direzione del centro. Da Pont parte la strada per la Val Soana (SP47) e tra i primi centri troverai Ingria: segui l’indicazione a sinistra e sei arrivato, per una durata complessiva di un’ora e un quarto di viaggio.

Le case raccontano… il passato di Ingria, porta della Val Soana

 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Borghi Italiani 🇮🇹 (@borghi.italiani)

Ingria si trova nella Città Metropolitana di Torino, in Piemonte. Più precisamente ci troviamo nella Val Soana, all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso. L’altitudine è di 816 m s.l.m. ed è uno dei comuni più piccoli d’Italia per numero di abitanti: nel momento in cui scriviamo ne conta 47, mentre un secolo fa sfiorava i duemila.

Una passeggiata a Ingria

Con le sue case in pietra con i tipici tetti in lòse (lastre di pietra), che si alternano con i vicoli stretti e tortuosi affacciati sulla natura piena di verde, Ingria è il luogo ideale se cerchi una fuga tra paesaggi alpini mozzafiato e un silenzio rigenerante. Ben ventuno frazioni compongono la località, benché molte siano disabitate. Oltre l’abitato dalla tradizionale architettura rurale, i boschi e i sentieri sono segnati da percorsi escursionistici. I riferimenti principali sono la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo (XVI secolo) con la torre campanaria, e la frazione di Pasturera (996 m s.l.m.) contraddistinta da un inaspettato campanile costruito su un costone di roccia e da un’antica fontana.

Le immagini e i racconti del passato da scoprire

Passeggiando tra le stradine di Ingria, si può notare sui muri di pietra l’attrazione del paese, ovvero la mostra permanente all’aperto Le case raccontano – Le mazon i contiont. Con un’esposizione di pannelli con foto in bianco e nero corredate da didascalie in patois francoprovenzale e in italiano, riprendono vita le storie e le vicende delle famiglie del luogo, di giovani e anziani, di feste e processioni ma anche momenti di svago in osteria.

L’ecomuseo e gli antichi mestieri

Altra zona di interesse è la borgata Bech, con un bivacco in cui gli escursionisti possono pernottare (disponibili 8 posti letto su prenotazione). Proprio accanto al bivacco c’è un Ecomuseo che racconta gli usi e costumi del passato della Valverdassa e Valle di Codebiollo. Tra strumenti da lavoro, abiti d’epoca, oggetti di uso quotidiano, l’esposizione ripercorre i secoli passati di un luogo di vita e di lavoro, anche noto per il lavoro di tanti magnìn, artigiani del rame. La Valle Soana è un tesoro poco conosciuto che merita di essere scoperto, e per farlo puoi continuare sull’itinerario che la attraversa fino a Piamprato!

 

Visualizza questo post su Instagram 

Un post condiviso da Manuela (@manuela.hev)

Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.



Articoli più letti

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur