Oggi vi proponiamo un itinerario in Piemonte, nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso. Un giro in moto in Valle Soana è davvero un viaggio in un paradiso naturalistico in cui non mancano esperienze culturali ed enogastronomiche di tutto rispetto.
Da sempre crocevia tra l’Italia e la Francia, questo luogo è stato scenario dei passaggi più diversi: dalle incursioni saracene ai cammini eremitici come quello di Sant’Orso, dalle soste di Napoleone alle dimore di villeggiatura dei Savoia.
Partiamo da Torino, il capoluogo del Piemonte, regione nella quale d’altronde si sviluppa l’intero itinerario. Prendiamo la E612 in direzione di Via per Caluso/SP53, quindi imbocchiamo l’uscita verso San Giorgio Canavese sempre dalla E612. Continuiamo sulla SP 53 e quando possibile ci immettiamo nella SP222 e SP58 in direzione della SP 460 di Ceresole verso Cuorgnè, attraversando qui la frazione di Spineto. Seguiamo la Via Valle dell’Orco e Via Roma in direzione di Via Caviglione per arrivare a Pont Canavese. Nel giro di un’oretta e percorsi 55 chilometri siamo nella località.
Da Pont Canavese procediamo in direzione nordest da Via Caviglione per riprendere Via dell’Orco. Seguiamo Via Valle Soana e SP47 fino a Ronco Canavese, attraversando nell’ultimo tratto della SP 47 che ci separa da Valle Soana, una strada a traffico limitato. In 22 minuti eccoci a Valle Soana.
Ecco un altro fantastico itinerario che parte da Torino per arrivare in Francia. Procedi in direzione nord ovest sempre lungo la SP 47 che in questo tratto è ancora una strada a traffico limitato. Al primo bivio teniamo la destra e prendiamo prendi SP48. In 13 minuti siamo a Piamprato, ultima tappa del nostro itinerario che alterna tratti decisamente rettilinei ad altri caratterizzati da numerosi tornanti.
La Val Soana è una valle del Piemonte di origine fluviale; questo ne spiega la peculiare forma allungata. La vegetazione lussureggiante è invece dovuta all’alta umidità che caratterizza la zona tutto l’anno. La Val Soana è una distesa rigogliosa di boschi di latifoglie, dove i castagneti a valle lasciano gradualmente il passo ai faggi.
Nei diversi piccoli borghi che popolano la valle la cultura locale è un tesoro custodito con delicatezza. Ad esempio, qui si possono incontrare abitanti in costume tradizionale che parlano ancora il patois, un dialetto franco-provenzale originale.
Imperdibile è una sosta all’Ecomuseo del rame: in una struttura risalente alla fine del Seicento gli ospiti possono partecipare a laboratori in cui viene insegnato come battere e modellare il rame. Anche l’Uomo e i coltivi a Campiglia Soana merita una visita. Il percorso di visita ripercorre la storia dell’agricoltura, sottolineando il ruolo dell’uomo e il suo dinamico rapporto con la natura in questi luoghi. Ovviamente il centro punta molto sulle energie rinnovabili.
Il meteo Val Soana può essere definito un clima oceanico caratterizzato da precipitazioni durante tutto l’anno. Il periodo migliore per ammirare la valle in tutto il suo splendore è quello che va da giugno a settembre, quando la temperatura è mite e soprattutto l’alta densità di precipitazione sembra dare un po’ di tregua.
Un giro breve nel cuore del Piemonte non può che raggiungere il suo apice in un’esperienza di gusto tra i piatti della tradizione locale. Ecco tre ristoranti top per chiudere in bellezza la vostra gita su due ruote!
La Locanda dell’Aquila Bianca a Piamprato è un ristorante accogliente e squisito dove servono un’ottima cena con polenta concia, densa di fontina e toma, accompagnata da un bicchiere di Canavese Barbera.
Miniere è un ristorante a Traversella. Uno scorcio da cartolina incluso anche nella Guida Michelin che propone piatti della tradizione piemontese insieme ma con uno sguardo un po’ contemporaneo. Eccellente è soprattutto il rapporto qualità-prezzo.
Cà Praudin nei pressi di Vico Canavese è una struttura in pietra immersa nel verde: la classica baita che tutti sogniamo in montagna. Un po’ difficile da raggiungere a dire il vero, tuttavia le bruschette con salumi locali, la polenta e i formaggi saporiti sapranno ripagarvi della fatica.
Spingendovi un po’ oltre, potete anche scoprire il Colle del Nivolet tra Piemonte e Valle d’Aosta!
Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.
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