Passo del Ghisallo e il Santuario 'delle due ruote' - TrueRiders

Passo del Ghisallo e il Santuario ‘delle due ruote’

Redazione TrueRiders  | 13 Set 2019  | Tempo di lettura: 4 minuti

Il Passo del Ghisallo (o Colle, com’è spesso chiamato in zona) è un valico situato nel cosiddetto “Triangolo Lariano”, ovvero la zona definita dai due rami del Lago di Como. Nei pressi di un così importante e suggestivo luogo turistico, il Ghisallo è spesso meta di gite in moto.

Turisticamente rilevante anche per la presenza di uno storico Santuario, è molto apprezzato anche dai ciclisti per i motivi che scopriremo in seguito.

Tutto quello che c’è da sapere sul Passo del Ghisallo

Posizione

Il Passo del Ghisallo corrisponde ad un valico stradale considerato tra i più importanti del Nord Italia. Si trova a Ghisallo, frazione del comune di Magreglio in provincia di Como. Nei pressi della vetta di questa montagna, situata ad un’altezza di 754 metri, è presente anche l’iconico Santuario della Madonna del Ghisallo, autentico simbolo del territorio non solo dal punto di vista religioso.

La zona si trova a pochi chilometri in linea d’aria dal ramo lecchese del Lario, ed è facilmente raggiungibile da Bellagio passando per Civenna. Per chi proviene da Lecco, invece, si prosegue fino a Onno per risalire ad Asso e dirigersi al Ghisallo. In alternativa si prosegue per Cesana Brianza e, risalendo per Canzo, si arriva nuovamente ad Asso.

Cosa vedere

Santuario della Madonna del Ghisallo
Il piazzale antistante il Santuario della Madonna del Ghisallo

Il Santuario della Madonna del Ghisallo è un complesso religioso di ridotte dimensioni, costruito in epoca medievale. La sua realizzazione si deve al voto di un viandante che, affidandosi alla protezione della Vergine, riuscì a scampare dall’assalto di un gruppo di briganti.

Più volte tappa del Giro di Lombardia e del Giro d’Italia, la zona è particolarmente frequentata dai ciclisti. Per questo motivo Don Ermelindo Viganò, che fu parroco e rettore del Santuario dal 1944 al 1985 (anno della sua morte), chiese e ottenne da Papa Pio XII che la Madonna del Ghisallo divenisse la Patrona universale dei ciclisti. Alla dedicazione, nel 1949, giunsero gli stessi Bartali e Coppi, che trasportarono la fiaccola bronzea benedetta da Papa Pacelli. Ancora oggi vi è un fuoco eterno acceso nel Santuario, che simboleggia la memoria dei ciclisti scomparsi e la “fiamma” della Fede.

A lato del santuario, ti suggeriamo di scoprire il Museo del Ciclismo, inaugurato a partire dal 2006 e capaci di proiettarti in un mondo davvero intrigante. La struttura interna è costituita da tre piani in successione e raccoglie una sequenza infinita di oggetti e accessori donati dalle vecchie glorie del ciclismo.

Ti basta spostarti di poco, invece, per dare un’occhiata a varie località in grado di rendere il panorama complessivo davvero unico. Per esempio, Canzo viene considerata come un’autentica perla della zona, nei pressi del suggestivo lago del Segrino ed immersa tra diversi Corni. Immancabile, ovviamente, una visita alle sponde del Lago di Como.

Passo del Ghisallo in moto

Bellagio
Le pittoresche stradine di Bellagio, da dove si parte verso il Ghisallo

A questo punto, non ti resta altro da fare che scoprire insieme a noi i segreti di un itinerario sul Ghisallo capace di garantirti diverse ore all’insegna del puro divertimento.

Tra le varie strade a disposizione, la più praticata e famosa anche per i ciclisti corrisponde al versante di Bellagio. Uscendo dalla Strada statale 583 si percorrono circa 4 chilometri di salita, che vengono seguiti da un tratto in discesa e da un ulteriore chilometro e mezzo di salita. La pendenza media è di circa il 5,5% proprio a causa della discesa intermedia, ma in alcuni tratti supera il 14%.

Una variante un po’ più complicata del percorso è quella verso Guello, con 5 chilometri di salita e poi 4 di discesa che conducono al Santuario.

Una valida alternativa per salire sul Passo del Ghisallo è partendo da Canzo, con la chance di ammirare un panorama verdeggiante e rigoglioso. Nelle giornate limpide e soleggiate si riescono a scorgere le vette della vicina Svizzera e degli Appennini. Da qui si ridiscende a Bellagio per dirigersi verso Como, sulla sponda dell’omonimo lago e in uno scenario che lascia a bocca aperta.

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