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Nelle gole dei canyon

Community TrueRiders  | 17 Ott 2022  | Tempo di lettura: 2 minuti

Approfittando del ponte del 2 Giugno, ci siamo concessi il nostro primo viaggio all’estero in compagnia di un amico che essendo pratico della zona ci ha fatto da Cicerone.

Il nostro viaggio inizia di giovedì, imbocchiamo l’autostrada da Modena e ci dirigiamo verso il confine per uscire a Cuneo. Da lì, 70 km di strada statale ci separano dal colle della Maddalena, il passo alpino che varca il confine verso la Francia.

Varcato il confine, attraversiamo Barcellonette e deviamo verso Saint André des Alpes. Il panorama si fa già molto più roccioso con tratti di laghi e fiumi che diventano più simili a dei piccoli canyon, tipici della zona del Verdon. Passato Castellane, arriviamo ad Aiguines dove pernotteremo le prossime due notti.

Dopo una notte di riposo ripartiamo l’indomani per inoltrarci nel parco regionale del Verdon dove il percorso ci porta a salire e scendere lungo le pareti rocciose dei vari canyon; il meteo non ci assiste molto nella mattinata, ne approfittiamo per pranzare dove incontriamo altri motociclisti italiani (la maggior parte dei motociclisti che girano per queste zone sono dei nostri) e dopo pranzo il tempo migliora per consentirci di godere appieno dei magnifici panorami rocciosi, dove valli e fiumi si intrecciano nelle gole profonde delle spaccature di questo territorio che è casa di condor e marmotte. Concludiamo la nostra giornata intorno alla zona di Palud sur Verdon con una breve visita a Moustiers Sainte Marie, ridente paesino incastonato nella roccia col suo caratteristico campanile, prima di rientrare ad Aiguines per cena.

Il giorno dopo, fatte le valigie, ci rimettiamo in sella per gustare le ultime immagini di laghi e specchi d’acqua per poi iniziare a salire sul Colle della Cayolle, dove la strada si snoda in mezzo a biforcazioni continue in mezzo alla roccia delle montagne.

Subito dopo passiamo a strade più simili alle nostre col panorama di una montagna nuda e grigia, il Colle della Bonette (dove la nostra guida non resiste alla provocazione di un centauro locale e si concede un garino sulle curve di questa montagna) la vista dalla cima è a dir poco spettacolare, e anche il vento con le sue fresche raffiche si fa sentire.

E dopo le ultime foto di rito e gli ultimi sguardi intorno a queste magnifiche montagne, scendiamo verso Isola, raggiungiamo Vinadio, ci concediamo un boccone leggero per cena prima di rientrare in autostrada che ci riporterà a casa nella frescura della sera.



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