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L’itinerario “mari e monti” della Sicilia, per scoprire una regione che non è di sole spiagge

Stefano Maria Meconi  | 23 Apr 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti

Il gruppo montuoso delle Madonie raggiunge altezze di poco inferiore ai 2000 metri, costituendosi come una delle zone di alta quota di maggior rilievo in Sicilia. Le vette sono tutelate sin dal 1989 con la costituzione dell’area naturale protetta del Parco delle Madonie. Definire un singolo itinerario per scoprire le Madonie in sella significa concedersi non una giornata, ma almeno un weekend per fare delle soste d’autore: tutt’intorno al Pizzo Carbonara, la vetta più alta con i suoi 1979 m s.l.m. si apre un paesaggio fatto di borghi medievali, vestigia della Magna Grecia e tradizioni ottimamente conservate. Non solo dunque i paesaggi costieri di Cefalù, con la sua Cattedrale della Trasfigurazione: questo angolo di Sicilia è anche patria di Gangi (Borgo dei borghi 2014), Isnello, Geraci Siculo, Petralia Soprana (Borgo dei borghi 2019) e tantissimi altri. Ben 15 borghi, quelli inseriti nel perimetro del Parco delle Madonie, che si possono raggiungere con un percorso motociclistico all’insegna della natura e dei sapori di questo territorio.

Parco delle Madonie in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Le Madonie in moto si vivono attraverso un continuo saliscendi, che dalle spiagge di Cefalù ci portano fino agli oltre mille metri di Petralia, Gangi e Polizzi. Un percorso di 173 chilometri che trova nella città arabo-normanna il punto di partenza e approdo, seguendo un percorso pressoché circolare in senso orario. Lasciata Cefalù, la direttrice costiera della SS113 ci porta verso Finale, da dove poi prendiamo la SP52 in direzione interna. In circa 27 chilometri arriviamo così alle Gole di Tiberio, nel territorio di San Mauro Castelverde, dove possiamo godere della prima sosta naturalistica dell’itinerario.

Per arrivare a San Mauro ci attende un percorso di altri 15 chilometri, caratterizzato prima dell’arrivo da una serie di piacevoli tornanti dai quali godere del panorama di zona. Siamo già a una quota abbastanza interessante, ma saranno i prossimi 27 chilometri a farci superare “quota 1000”, con l’approdo a Gangi.

Qui vale la pena sostare per qualche ora (o anche di più, a seconda del tempo a disposizione) per passeggiare con tutta calma tra le stradine del centro storico. Da qui, seguendo la Statale 120, si può raggiungere sia Geraci Siculo che, tornando indietro, le “due Petralia”, Soprana e Sottana. Il nome stesso ci racconta della diversa altitudine, ma entrambe, al confine meridionale del Parco delle Madonie, si mostrano in tutta la loro bellezza ai visitatori.

Superata anche Petralia Soprana, ci attendono Polizzi Generosa (18 km) e Isnello (31 km). Il tratto tra Polizzi, Isnello e Gratteri è quello che ci fa vivere appieno le Madonie, con pochissimi insediamenti e strade che tagliano a metà fittissimi boschi, dove soffia un’aria fresca anche nei mesi più caldi e dove il silenzio della natura è musica per le orecchie. Da Isnello a Cefalù il percorso prosegue per altri 30 chilometri, lasciandosi alle spalle il parco naturale e tornando così a livello del mare. Una full immersion in quella Sicilia che conquista il turista in sella… e non solo!

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Il Parco delle Madonie, polmone verde della Sicilia


Petralia Soprana

Il Parco delle Madonie, istituito nel 1989, si estende per quasi 40mila ettari. Al suo interno, il paesaggio è decisamente eterogeneo e coinvolge, insieme alle vette montuose delle Madonie, anche parte della fascia costiera tirrenica e i due fiumi Imera e Pollina. Una zona nella quale si trovano ben quindici comuni: Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Gangi, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni. Due di questi borghi hanno ottenuto il riconoscimento di Borgo dei Borghi (Gangi, Petralia Soprana), ben fanno parte dei Borghi più belli d’Italia (Cefalù, Gangi, Petralia Soprana, Geraci Siculo) e proprio Petralia Soprana ha fatto il triplete, aggiudicandosi anche la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Con i suoi 1147 m s.l.m è, inoltre, il comune più alto del parco, mentre il più basso non poteva che essere Cefalù, trovandosi proprio sulla costa.

Cosa vedere in zona


Veduta delle grandi montagne verdi intorno a Gangi, lungo il Parco delle Madonie

Il contesto storico-artistico del parco delle Madonie si fa più evidente, in modo particolare, nel corso della dominazione normanna. È a questo periodo che si possono ascrivere i gioielli della zona, come la Cattedrale di Cefalù, con i suoi suggestivi mosaici bizantini che gli valgono, nel 2015, l’iscrizione nei Beni patrimonio dell’Umanità UNESCO.  Gangi, a 1011 m s.l.m., domina una collinetta che restituisce al centro storico una forma curiosamente tondeggiante. L’intero borgo è dominato da antiche architetture religiose, come la Chiesa madre di San Nicolò (o Nicola di Bari), di origine trecentesca o la Chiesa di San Giuseppe dei ricchi, dalla bella facciata in pietra con due piccoli campanili gemelli. Da ammirare anche il Castello dei Ventimiglia, ottimamente conservato e ben inserito nel contesto urbanistico cittadino, caratterizzato da architetture monocrome tendenti al grigio-ocra.

Geraci Siculo, con il suo impianto urbanistico medievale, si trova quasi a 1100 metri di quota. Storico dominio della famiglia Ventimiglia, che vi costruirono il castello (del quale oggi non rimangono che poche mura perimetrali) e numerosi altri complessi, ospita il cosiddetto Salto dei Ventimiglia, una passerella trasparente sospesa sul vallone del Torrente Grosso: non adatta ai deboli di cuore!

A San Mauro Castelverde è possibile camminare (o navigare) lungo le acque delle gole di Tiberio, un canyon naturale scavato dall’azione del fiume Pollina particolarmente interessante dal piunto di vista paesaggistico, dove gli appassionati di trekking si ritrovano durante tutto l’arco dell’anno. Qui è inoltre possibile, dall’estate 2020, approfittare del cosiddetto Volo dell’angelo: una zipline lunga 1650 metri e sospesa a decine di metri da terra per vivere un’emozione da brividi con vista sulle Madonie.

A Isnello è possibile visitare il Parco astronomico delle Madonie. Concepito negli anni Settanta per ospitare l’Osservatorio dell’Europa meridionale, è una struttura di fondamentale importanza per lo studio delle scienze astronomiche, che qui può contare su un bassissimo inquinamento luminoso e su strutture d’eccellenza, come il telescopio robotico del Monte Mufara, a 1865 m s.l.m.

  • Titolo: Parco delle Madonie
  • Lunghezza (km): 167
  • Durata: 4 ore
  • Partenza: Cefalù
  • Arrivo: Cefalù
  • Principali località attraversate: Finale, San Mauro Castelverde, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Isnello, Gratteri
  • Chiusura invernale: No
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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