Il suo nome viene scritto in più modi, ma la sostanza non cambia: il Passo di Correboi è la strada più alta della Sardegna. Un percorso che si inerpica tra le vette del nuorese, raggiungendo una altitudine piuttosto significativa in una regione marittima. In più, la strada fa parte dell’antica direttrice intermedia della Sardegna, oggi rinnovata. Il Correboi è un valico amatissimo dai motociclisti, e non è difficile capire perché. Andiamo ad approfondirne la conoscenza, tra curiosità e possibili idee di itinerario.
Il nostro tour sardo verso il Correboi parte dal nuorese, più precisamente da Arbatax. Frazione marittima di Tortolì, è uno dei porti più importanti della Sardegna orientale, ricca di spiagge candide ideali per una vacanza estiva. Arbatax dista 5 chilometri da Tortolì e 22 da Lanusei, che percorriamo seguendo la SS198 di Seui e Lanusei. È proprio da qui che inizia la SS389 e la sua variante, che risalgono le vette del Gennargentu fino alla Madonnina di Correboi.
La statua della Vergine domina dall’alto questa strada montuosa, alla quale arriviamo in circa 34 chilometri. Una full immersion nel verde della Foresta di Montes, dalla quale deviamo verso Forni, non prima di aver “superato” la SS389var. È questa la direttrice più recente, che supera il valico con un tunnel lungo quasi 2 km. La strada storica ci porta verso il Lago di Gusana, dal quale si stacca permettendoci di proseguire fino a Ovodda lungo la SS128. Anche qui si possono ammirare numerosi siti archeologici nuragici, tra domus de janas, menhir e veri e propri nuraghi.
Attraverso la SP31 – SP15 arriviamo a Bidonì, dove il Tirso si apre nel grande lago Omodeo. Abbiamo già percorso 65 chilometri, ma ne mancano ancora 72 all’arrivo. Prima di arrivare a Cuglieri possiamo fare una deviazione al Parco archeologico naturalistico di Santa Cristina a Paulilatino, importante sito storico dell’oristanese. L’ultima parte di questo itinerario ci condurrà infine a Bosa. Il bel porticciolo dell’oristanese è meta di arrivo (o partenza, a seconda della direttrice) della Alghero-Bosa, universalmente considerata una delle più belle strade da percorrere in sella.
La strada del Correboi era anticamente una delle rotte della transumanza del Gennargentu. Il valico si trova infatti nel cuore della Sardegna montana, tra la Barbagia e l’Ogliastra, territori a forte vocazione agricola e di allevamento. Passare per il Corr’e Boi (ovvero corno di bue, questo il significato in lingua sarda) significava valicare le vette che separano Arbatax e il golfo di Orosei e l’oristanese. Proprio da queste due città, oggi, è possibile raggiungere il valico e la vicina Foresta di Montes. Ci troviamo, peraltro, nel Parco del Golfo di Orosei e del Gennargentu, una delle più importanti aree naturali protette della Sardegna.
Il Passo di Correboi si trova in provincia di Nuoro, tra i comuni di Fonni e Villagrande Strisaili. Il primo ha una altitudine di 1000 m s.l.m. ed è il capoluogo storico della Barbagia di Ollolai. Il secondo è situato a 700 metri di altitudine, nell’Alta Ogliastra. Nel suo punto più alto, il Corru de boi raggiunge una altitudine massima di 1246 m s.l.m. ovvero 236 metri in più della Genna Silana. Non molto rilevante la pendenza, che nel suo punto maggiore raggiunge il 3,6% sul versante di sud-est (verso Fonni), mentre è del 2,7% verso nord-ovest. Più rilevante la lunghezza, con una ascesa di 22,1 chilometri verso nord e di 10,2 chilometri verso sud.
In sostituzione dell’antico valico di Correboi, negli ultimi anni è stata realizzata una variante stradale dotata, tra le altre cose, di un lungo tunnel sotto il passo. La nuova SS389 di Buddusò e del Correboi, lunga quasi 180 chilometri, taglia la Sardegna da ovest a est congiungendo Monti e Lanusei. Il percorso è dotato di ulteriori diramazioni secondarie, come la SS389 dir/B che unisce Fonni al lago di Gusana o la SS389 var che da Predas Arbas raggiunge proprio Villagrande Strisaili.
Laghi, boschi e foreste. L’entroterra sardo del quale il Correboi è meta privilegiata è un territorio ricco di verde, selvaggio e incontaminato che merita varie deviazioni. A quota 642 metri incontriamo il bel Lago di Gusana a Gavoi, circondato dalle vette innevate del Gennargentu. Virando verso Oristano si incontra il Lago Omodeo, un enorme lago artificiale protetto dalla diga Eleonora d’Arborea, dedicato alla giudicessa della Carta de Logu.
A Fonni è possibile visitare l’antica area nuragica di Gremanu, che risale all’Età del bronzo. Villagrande replica con domus de janas e menhir, che richiamano i fasti della civiltà nuragica. Da scoprire la cascata di Sothai, alta settanta metri e alimentata dal Flumendosa, che ha scavato il canyon del Bau Vigo.
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