Una vista a perdita d’occhio sulle colline che circondano Verona, e la separano idealmente dal Lago di Garda. È un paesaggio idilliaco, che dà il meglio di sé in due momenti precisi dell’anno: la primavera, periodo di rinascita e di una natura che esplode nella molteplicità variopinta dei suoi colori. E l’autunno, quando il mosto riempie antichi catini di pregiato legno e pian piano, complice l’opera dell’uomo e quella inimitabile della natura, si trasforma in alcuni tra i vini di maggior pregio d’Italia. È il fascino autentico di un borgo, Negrar di Valpolicella, strategicamente posto tra colline e paesaggi di…vini. E dove lasciarsi inebriare da antico e moderno, natura e storia, buon vino e altrettanto buon mangiare. Partiamo?
Lasciamo il centro di Verona prendendo la SS12 fino al bivio con la SP1, che prendiamo in direzione di Parona. Da qui SP4 per oltrepassare Arbizzano-Santa Maria e deviamo sulla SP12 che ci porta a Negrar di Valpolicella in 16 chilometri. Visita al borgo e ripartiamo in direzione nord, lasciando la SP12 per Giare, da dove raggiungiamo il sito storico del Ponte di Veja. Da qui continuiamo verso sud, superando Corrubio e prendendo la SP34 per Marano di Valpolicella. Nuova sosta, poi sempre SP34 fino al bivio della Pieve di San Floriano Martire, da dove prendiamo la SP4 per Sant’Ambrogio di Valpolicella. L’ultimo tratto di strada segue la direttrice est-ovest, oltrepassando la A22 e raggiungendo tramite la SP31 la località gardesana di Bagolino. L’itinerario si completa così in poco meno di 70 chilometri e circa 2 ore, soste – ovviamente – escluse.
L’impianto barocco di Villa Mosconi Bertani ad Arbizzano di Negrar
Negrar di Valpolicella è un comune ricco di storia e di cultura, come del resto la vicina Verona, che non a caso può essere considerata – alla pari di Venezia e Padova – città di pregiatissimo valore da questo punto di vista. Le testimonianze di questo ricco passato si ritrovano nelle numerose ville venete che si trovano nel comune. Tra le più importanti si possono menzionare l’antica Villa Rizzardi, tenuta seicentesca che appartiene ancora oggi alla famiglia, e che fa da “contraltare” ideale a Villa Serego Alighieri a Sant’Ambrogio di Valpolicella e Villa Mosconi Bertani di Arbizzano-Santa Maria.
Villa Rizzardi, oggi location ideale dove realizzare dei grandi eventi, è la fu tenuta di Pojega che i Rizzardi acquistarono a metà Seicento, trasformando gli oltre 5 ettari di terreno circostante in un capolavoro di giardino all’italiana, con giardini botanici, giochi d’acqua e veri e propri angoli di quiete e serenità. Per contro, l’impianto della villa con la sua forma a ferro di cavallo è di un fascino semplice ed elegante, da dove ammirare le meraviglie del Giardino.
La Villa Mosconi Bertani è una villa del XVIII secolo che è stata trasformata in un hotel di lusso. La villa è circondata da un parco di 50 ettari e ospita una cantina vinicola che produce vini di alta qualità. Progettata da Adriano Cristofali, è meravigliosamente arricchita dagli affreschi del Salone delle Muse, mentre il parco tutt’intorno è in stile inglese, ovvero lasciato crescere secondo i canoni tradizionali della natura, con ridottissimi interventi umani. Nei giardini della villa c’è spazio anche per i vigneti che danno vita ai vini della Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani.
Nel centro di Negrar è possibile ammirare numerose chiese dallo stile romanico e non solo, tra cui l’Arcipretale di San Martino, la chiesa di San Pietro Apostolo che risale all’XI secolo o la Chiesetta di San Pietro, che si trova in una località di campagna e dalla quale si ammira un suggestivo panorama sulle colline della Valpolicella.
I vigneti della Valpolicella durante la stagione estiva
La Valpolicella è una delle zone vitivinicole più importanti d’Italia. Il territorio è caratterizzato da un clima mite e da un terreno fertile, che sono ideali per la coltivazione della vite.
La produzione di vino a Negrar risale all’epoca romana. Oggi, il comune è sede di numerose cantine che producono vini di alta qualità, tra cui l’Amarone della Valpolicella, il Valpolicella Classico e il Recioto della Valpolicella. L’Amarone della Valpolicella è un vino rosso dolce che viene prodotto con uve appassite. È un vino di grande complessità e struttura, che richiede un invecchiamento di almeno due anni.
Il Valpolicella Classico è un vino rosso secco che viene prodotto con uve Corvina, Rondinella e Molinara. È un vino versatile che può essere consumato giovane o invecchiato. Il Recioto della Valpolicella è un vino rosso dolce che viene prodotto con uve appassite. È un vino fruttato e aromatico, che viene spesso servito come vino da dessert.
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